Borgoglio sulla delibera Manutencoop: “Non ci sono i presupposti per il project financing”. L’ex sindaco si rivolge a Corte dei Conti e Autorità Anticorruzione

Borgoglio 2Lo aveva preannunciato, e lo ha fatto: nei giorni scorsi Felice Borgoglio, già sindaco di Alessandria dal 1972 al 1979, e poi a lungo parlamentare del Psi, ha presentato un esposto alla Procura regionale della Corte dei Conti e all’Autorità nazionale anticorruzione. Oggetto è il servizio di manutenzione e fornitura di calore ed elettricità per gli edifici di proprietà del comune di Alessandria, e da mesi a chiedere che sulla questione si accendano i riflettori dell’opinione pubblica (e ora anche delle autorità competenti) è tutto il movimento di Partecipazione Democratica, di cui Borgoglio e il Psi alessandrino sono tra i promotori, insieme a diversi altri soggetti politici.

Ecco quanto afferma lo stesso Felice Borgoglio nell’esposto alla Corte dei Conti:

“Si sottopone all’attenzione di codeste Autorità la decisione assunta dalla Giunta Comunale di Alessandria il 23 dicembre 2014 con la delibera in oggetto, con cui è stata affidata a Manutencoop la presentazione di un progetto non ben definito, è stata dichiarata di pubblico interesse la proposta dalla stessa presentata e avviate le procedure per la messa a gara della manutenzione e la fornitura di calore ed elettricità per la città.
Contrariamente a quanto indicato in delibera, nel caso di specie non si ritiene sussistano i presupposti per l’affidamento, in project financing, di una concessione di servizi.
In delibera sono elencate una serie di attività:
manutenzione ordinaria estraordinaria;
fornitura dei vettori energetici;
attività di esercizio e conduzione degli impianti;
fornitura dei materiali di uso e consumo;
assunzione del ruolo di terzo responsabile;
servizio di reperibilità e pronto intervento;
gestione informativa del processo manutentivo;
servizi di consulenza gestionale;
che, se del caso, dovrebbero essere oggetto di una gara ad evidenza pubblica e affidate al miglior offerente, all’esito della procedura prevista, ai sensi della normativa vigente.
La palese violazione delle regolepreviste dalla normativa vigente è evidenziata dallaComune Alessandria 3 circostanza che le somme indicate in delibera si riferiscono al costo dei servizi in questione e non al corrispettivo di un’attività di concessione; ne consegue che il richiamo al project financing e ad una concessione di servizi appare inconferente e fuorviante, in quanto non ne ricorrono i presupposti giuridici. Non si configura nel caso di specie alcuna concessione di servizi, secondo quanto previsto dall’art. 30 del Codice dei contratti pubblici. Tale progetto peraltro, in relazione all’entità del contributo pubblico previsto, sembra elidere completamente la necessaria traslazione del rischio di gestione sull’affidatario della concessione.
Pertanto si ritiene che decisione sia stata assunta in violazione delle regole ad evidenza pubblica previste dal Codice dei contratti pubblici, provocando un grave depauperamento del patrimonio e delle finanze del Comune di Alessandria, già compromesso dalla delicata situazione in cui si trova”.

“Ci si potrebbe chiedere pertanto – continua l’esposto dell’ex sindaco – in base a quale titolo e per quali ragioni sia stata scelto dalla Giunta Comunale di Alessandria il progetto presentato da Manutencoop, chiarendo altresì quale sia stata la convenienza per l’amministrazione comunale a operare tale scelta. La decisione assunta si rivela in contrasto delle più elementari regole di trasparenza e correttezza, ed è tale da esporre la Giunta comunale alle conseguenti responsabilità.
Alla luce dei gravi profili evidenziati, si chiede l’intervento delle Autorità in indirizzo”.

Rimane ora da capire se e in che tempi l’esposto sarà preso in considerazione, e quali eventuali conseguenze potrebbe comportare.