Colletti: “Il Deposito Nucleare di scorie radioattive non è un gioco: inaccettabili certi tira e molla’

Il commento del sindaco di Castelletto Monferrato dopo l’annuncio del ritiro dell’autocandidatura del comune di Trino ad ospitare il Deposito Nazionale di scorie radioattive

La questione sul Deposito Nazionale di Scorie Radioattive non è un gioco.
Serve serietà e responsabilità, il tira e molla fa male al nostro territorio e non aiuta al confronto.

“Sulla situazione relativa al Deposito Nazionale di Scorie Radioattive la sensazione è che qualcuno stia affrontando la questione con leggerezza – commenta Gianluca Colletti, Sindaco del Comune di Castelletto Monferrato.
Rimaniamo notevolmente stupefatti dal cambio di direzione da parte del Sindaco di Trino Daniele Pane, il quale da ben tre anni continua impropriamente a strumentalizzare la questione relativa all’installazione del Deposito Nazionale di Scorie Nucleari, mettendo a serio rischio la sicurezza del nostro territorio e dei suoi abitanti.
Sin dal primo giorno abbiamo rimarcato la necessità di bonificare le aree ormai compromesse del nostro territorio, vessato da decenni di disastri ambientali di ogni genere e tipo. Di notevole importanza è la bonifica ed il trasferimento delle scorie radioattive dal sito Eurex di Saluggia, dove peraltro a pochi chilometri di distanza insistono i pozzi dell’Acquedotto del Monferrato.
Proprio per questo e per non ripetere gli errori ambientali fatti in passato, i Sindaci della provincia di Alessandria, basandosi su studi e dati tecnico-scientifici, hanno sin da subito dimostrato l’inidoneità della provincia di Alessandria ad ospitare il Deposito Nazionale di Scorie Radioattive, ritenendo inoltre che gli stessi territori siano già notevolmente compromessi in termini di pressione ambientale.
Pertanto – conclude Colletti – i Comuni, le Associazioni, i Comitati e i diversi portatori di interesse continueranno a mobilitarsi per rimarcare la netta contrarietà ad ospitare il Deposito Nazionale sul nostro territorio per ragioni chiaramente oggettive e non ideologiche”.