10 all’on. Borgoglio e al sindaco Baldi di Bozzole. 2 a chi lascia le scuole al freddo [Le pagelle di GZL]

Sindaco Rossa a ruota libera: bilancio di fine mandato e 'trailer' del programma elettorale CorriereAl

di Graziella Zaccone Languzzi

1) C’erano una volta gli statisti: se qualcuno non se ne è accorto esiste una bella differenza tra politici di ieri e politici di oggi, e vado al dunque. Il massimo voto va al contenuto delle risposte date dall’On. Felice Borgoglio in una intervista su Corriereal: “Felice Borgoglio: “Il Governo Meloni è il ritorno della politica: valutiamolo in base a scelte e risultati. PD al capolinea, la sinistra riparta dal popolo”. E su Alessandria….” Ne consiglio la lettura a chi se la fosse persa, o rilettura. Questa intervista mi ha indotto a valutazioni sui comportamenti dei politici dei tempi nostri, a raffronto con quelli del passato. Oggi una parte politica, inutile evidenziare quale, conosce solo il dileggio e la delegittimazione della controparte come strumento di lotta politica. L’ultima campagna elettorale del centro sinistra per le elezioni di settembre è stata vergognosa. Negli ultimi undici anni con i “governi dei presidenti” siamo stati inoltrati, complice il coro asservito di tutti i grandi media, da melassa retorica, affiancata da scelte (operate altrove: certa politica è ormai solo cinghia di trasmissione) discutibili, se non pericolose, per il sistema Paese. Ma non è così che dovrebbe funzionare. Sono venute a mancare le scuole dei vecchi partiti: scuole che servivano a preparare dirigenti capaci e politici al servizio dello Stato, cioè dei cittadini nel loro insieme, non di interessi particolari o di lobbies. Se poi parliamo di malaffare, quello non ce lo siamo fatti mai mancare: ma che squallore quando lo stesso è ammantato da ipocrisia e supponenza di superiorità etica, come nelle recenti cronache da Bruxelles. Ladroni che si permettono pure di fare la morale agli altri!
Mediamente manca poi la competenza, che è necessaria quanto l’onestà. In una pagella su caro bollette e geotermico della scorsa settimana scrissi che una delle cause principali del processo degenerativo del paese Italia sta nella qualità del nostro ceto politico, che vive alla giornata ponendosi obiettivi di pura sopravvivenza personale. Quasi nessuno è in grado di sviluppare progetti che abbiano un respiro pluriennale, o comunque di portarli avanti. Ai politici di un tempo non mancavano qualità, senso dello Stato e il dovere di rispettare o far rispettare le Leggi e la Costituzione. Nelle risposte dell’On. Borgoglio vi è esperienza, capacità e maturità politica di un tempo. Come non rivalutare la prima Repubblica, alla luce di quel che è arrivato dopo?
Voto: 10

2) Al Sindaco di Bozzole, Ugo Baldi, va il massimo voto per il suo impegno nella faticosa ricerca di ascolto da parte dei soliti Enti preposti per la sicurezza idrogeologica del suo paese, che sono la Regione Piemonte e l’AIPO. La notizia (in cartaceo) è su Il Monferrato del 09/12/2022 a pag 8 con questo articolo: “Po, arcate e alveo ostruiti Bozzole in serio pericolo”. E’ l’allarme del Sindaco Baldi e la rabbia e apprensione degli abitanti di Bozzole e territori vicini per la massiccia presenza di materiale ghiaioso e legnoso sotto e nelle vicinanze delle arcate del Ponte di Ferro sul fiume Po e nell’alveo, e in caso di piena il piccolo paese sarebbe in serio pericolo. Siamo a fine 2022 e già il 07/10/2018 il Sindaco denunciava lo stesso rischio odierno: “Sicurezza. Le arcate del Po ostruite. Per Bozzole grave rischio. Il sindaco Baldi: «Se non si interviene scrivo alla Procura”. E’ notizia che Bozzole è stata alluvionata nel 1857,1968, 1994, 2000. Inascoltati nella richiesta di manutenzione per la corretta prevenzione, gli abitanti di Bozzole, non sapendo più a chi rivolgersi e come agire per risolvere questa situazione difficile, si sono appellati alla Madonna dell’Argine e al loro santo Protettore, il taumaturgo San Gregorio, santo venerato contro le intemperie naturali che sul finire del Seicento, piantando in terra il suo bastone, riuscì a calmare un fiume in piena che stava per travolgere le case.

Se per ottenere concretamente la sicurezza di un territorio è necessario rivolgersi alla Madonna ed ad un santo nella speranza che il fiume se ne stia calmo nell’alveo siamo proprio alla frutta, nel disinteresse totale di chi ha questa responsabilità ed incarico. L’articolo del Monferrato mi porta con la mente a Brescello, con Don Camillo che porta in processione il “Cristo parlante” sull’argine del Po durante una piena minacciosa. Il sindaco Baldi nel 2018 ha giustamente minacciato di rivolgersi alla Procura, spero che oggi e dopo quattro anni lo faccia, se non altro per non venir accusato di disastro colposo, visto che come Sindaco ha avuto il corretto comportamento di denunciare tale situazione ai preposti rivolgendosi pure agli organi di informazione per la difesa del suo paese e dei suoi cittadini. Sindaci e Comitati inascoltati, è assurdo: la richiesta di tutela di un territorio non deve restare solo una trascrizione nel registro protocollo di posta ricevuta.
Voto: 10

3) Di bene in meglio: “Freddo nelle aule: al Saluzzo e al Plana studenti a casa, al Volta lezioni con le coperte”. Ragazzi ed insegnanti nella morsa del freddo costretti a stare in aule gelide, imbacuccati con maglioni e giubbotti pesanti e coperte. Nell’articolo è tutto spiegato. Ci obbligano a vivere al freddo nelle nostre case, a meno che non siamo in grado di pagare migliaia di euro di bollette del gas e dell’elettricità. E ora pure gli edifici scolastici nel gelo. Ovvio che in questa vicenda è mancata programmazione, e capacità di vigilanza da parte della politica, non solo nazionale ma europea: ma le cronache da Bruxelles e Strasburgo già ben ci stanno descrivendo in questi giorni le vere priorità di questa elite politica progressista continentale: con gli italiani sempre in prima fila, naturalmente! Ma che ora debbano patire anche i nostri ragazzi negli istituti superiori è fuori da ogni orbita conosciuta. Le scuole superiori sono di pertinenza alle Province, un ente smantellato o smembrato economicamente e di personale per tre quarti dall’ex ministro Delrio nei governi Letta/Renzi, poi dimenticato dai governi a seguire fino a Draghi. Suppongo che non esistano risorse per sostituire caldaie obsolete, ma potrebbero perlomeno far partire quel poco calore due ore prima dell’ingresso a scuola degli studenti. Per fortuna ora abbiamo un governo politico, che guarda agli interessi del paese e non dibatte sul “sesso degli angeli” come è successo fino ad ora, ma la situazione ereditata dal premier Meloni e dal centro destra è semplicemente disastrosa. Sul fronte scuole: “Ottime notizie da Valditara, la scuola è tra le priorità del Paese”. Si legge di risorse economiche ferme ormai da oltre un anno: chissà cosa aspettava Draghi ad assegnarle! Scuole secondarie superiori che per anni non hanno ricevuto finanziamenti e che dovrebbero essere messe al centro delle priorità del Paese, essere luoghi sicuri e accoglienti, in grado di accompagnare la crescita degli studenti e di sostenere docenti e personale. Nonostante i segnali inquietanti che arrivano dei sindacati, dalla magistratura, da Bankitalia e da Confindustria speriamo che il Governo Meloni vada dritto per la sua strada: è davvero la nostra ultima spiaggia!
Voto: 2