Qualità della vita e decoro urbano: Alessandria può migliorare, e come? Rispondono i candidati sindaco

di Ettore Grassano

 

Continua il nostro ‘viaggio a puntate’ di approfondimento delle idee e delle proposte dei quattro candidati sindaco del Comune di Alessandria: il sindaco uscente Gianfranco Cuttica di Revigliasco, e gli sfidanti Giorgio Abonante, Gianni Barosini, Vincenzo Costantino, e la new entry Angelo Mandelli.

Questa settimana ci occupiamo di decoro urbano, e qualità della vita.

Ecco la domanda precisa che abbiamo rivolto a tutti i candidati:

Qualità della vita e decoro urbano: Alessandria può migliorare? Come?

Ed ecco le risposte dei candidati sindaco: buona lettura!

Gianfranco Cuttica di Revigliasco (Centro Destra: Lega – Fratelli d’Italia – Forza Italia – UDC – Per Alessandria – Per la Nostra Città – Alessandria Domani per Cuttica Sindaco)

Alessandria, con i suoi oltre 200 chilometri quadrati di estensione, è il comune più vasto dell’intero Piemonte. Chiaro quindi che serve, sul fronte della qualità della vita, del decoro e della gestione del territorio, un approccio diversificato: senza mai scordare che non esistono cittadini di serie A e di serie B. Il progetto Smart City, estremamente complesso e ricco di sfaccettature, potrà da questo punto di vista contribuire in maniera notevole, nei prossimi cinque anni, non solo ad ottimizzare e a rendere più efficienti e meno costosi servizi essenziali come la raccolta rifiuti e l’illuminazione pubblica, ma anche a far fare a tutto il nostro territorio un ‘salto’ poderoso sul fronte della qualità di vita, e del rispetto dell’ambiente. Si pensi ad esempio che i ‘pali intelligenti’ consentiranno di svolgere un monitoraggio ambientale della qualità dell’aria, via per via e zona per zona, e di offrire servizi evoluti di telemedicina, a partire dall’installazione di defibrillatori. Non solo: qualità di vita oggi significa anche accesso, per tutti e in ogni angolo del territorio, a servizi wireless evoluti, e anche questo sarà uno degli asset per nulla marginali della smart city. Naturalmente altro aspetto fondamentale sono gli investimenti in lavori pubblici, e anche in questo caso ricordo che la giunta di centro destra ha varato, poche settimane fa, un piano di investimenti 2022-2024 da oltre 100 milioni di euro, di cui circa oltre 84 già finanziati. Le risorse sono arrivate dal PNRR, Regione, Bando ‘Periferie’, Terzo Valico, Decreto ‘Crescita’. Concretezza, non libro dei sogni. Infine ricordo il masterplan per la riqualificazione delle 13 piazze della Città, creato al fine di elaborare un “sistema delle piazze” di Alessandria in grado di intercettare, interpretare e sviluppare una percezione della Città diversa da quella della vita di tutti i giorni. Si studierà come le piazze e gli spazi vengono vissuti, usati per girare a piedi, percepiti, fotografati o anche immaginati dai residenti e dagli ospiti. Il tutto attraverso un percorso di ricerca e progettualità, che passerà dalla prima fase di analisi appena conclusa, attraverso la presentazione agli stakeholder, al completamento dell’analisi e alla redazione del vero e proprio masterplan, entro il prossimo autunno.

Giorgio Abonante (Centro Sinistra: Partito Democratico – Movimento 5 Stelle – Abonante per Alessandria – Alessandria Civica – Moderati – Europa Verde Verdi Alessandria)

La città di Alessandria necessita di un cambiamento incisivo nell’utilizzo degli spazi pubblici e del decoro urbano, anche per aumentare la sicurezza dei cittadini, nella logica di un utilizzo intelligente e consapevole del territorio e delle proprie risorse; solo così possiamo aumentare la qualità della vita degli alessandrini. L’ambiente urbano è ciò che accomuna tutte le persone, pertanto necessita di
cura e attenzione straordinarie. Crediamo che uno sviluppo di Alessandria non possa prescindere da un nuovo e rinnovato modello di trasporto locale, che possa migliorare i collegamenti tra i sobborghi e il centro cittadino. La manutenzione ordinaria e straordinaria per il mantenimento dello spazio pubblico sarà gestita attraverso un dettagliato piano di intervento comunale, unito alla valorizzazione e al coordinamento delle indispensabili iniziative di intervento privato, soprattutto dell’associazionismo.
Le politiche di riqualificazione e rigenerazione dello spazio pubblico sono strettamente legate alle politiche sociali in tema abitativo e alla qualità del vivere in tema di contrasto del disagio e sicurezza: vivere in una città sicura e socialmente accogliente è un diritto che deve essere garantito a tutte e a tutti e deve essere inquadrato in un intervento di prevenzione e azione positiva. Per affrontare un fenomeno complesso come la sicurezza urbana è necessario pensare ad un approccio integrato che oltre la garanzia di adeguata presenza degli agenti di polizia preveda in modo puntuale la sicurezza reale e quella percepita dai cittadini, creando sistemi integrati di tecnologie che permettano di raccogliere i dati dell’intero territorio urbano e dare un supporto decisionale e predittivo agli amministratori e alla cittadinanza.
Alcuni altri punti del nostro programma prevederanno inoltre: 1) la necessità di un rilancio dei parchi pubblici, in particolare a partire dai giardini della stazione, per ridare grande vitalità a questo luogo fondamentale di Alessandria, migliorandone in primis la sicurezza e la possibilità di accedere a nuovi servizi. La vivibilità di una città è infatti il primo fattore di attrazione, in modo da invertire il trend nefasto di decrescita demografica di Alessandria degli ultimi anni; 2) valorizzazione delle aree pubbliche già attrezzate (es. Parco Carrà, Giardini Pittaluga) per garantire a tutti uno spazio di divertimento e di aggregazione, anche attivando per la gestione risorse di cittadinanza attiva, partecipazione e coinvolgimento dei soggetti percettori di misure sociali; 3) maggiore coordinamento fra le forze dell’ordine: promozione di iniziative di sinergia tra Polizia Municipale, Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Agenzia delle Dogane per il controllo ordinario su strada; 4) programma pluriennale di riqualificazione delle aree a maggior tasso di degrado sociale e incuria, anche attraverso laboratori di quartiere che coinvolgano le persone e mettano le persone al centro.

 

Gianni Barosini (Azione +Europa – SìAmo Alessandria – Alessandria Viva – Alessandria Pulita)

Alessandria può e deve migliorare, sebbene tutti gli indicatori sulla qualità della vita siano non all’altezza della città. Alessandria ha tutte le carte in regola per farlo. Ma ci vuole coraggio e determinazione, collaborazione tra Amministrazione e Cittadini per una collaborazione e una sensibilizzazione continua. Sanzioni e prescrizioni per chi trasgredisce? Il primo passo lo deve fare il Comune, migliorando i servizi e la cura della Città.
Occorre chiudere il centro all’accesso delle auto, verso una grande zona pedonale fruibile e vivibile da chi ci vive e da chi viene da fuori. Ovviamente questo non deve essere un provvedimento contro qualcuno, ma realizzato attraverso un ampio coinvolgimento di tutti i portatori di interesse. Però davvero o adesso o mai più: i tempi sono maturi perchè Alessandria faccia un vero salto di qualità, in linea con le più grandi città italiane, ed europee.
Migliorare il servizio di segnalazioni per igiene pubblica e decoro urbano su aree incolte, problemi igienico-sanitari, abbandono di rifiuti, predisponendo un servizio telefonico, via web/email e app.
Creare campagne di sensibilizzazione per una Città più bella e per la legalità contro chi imbratta e danneggia, chi sporca o disturba. Ma solo dopo aver aumentato posacenere stradali, migliorato la raccolta differenziata. Solo in seguito si potrà pensare a sanzionare i recidivi.
Fontane, giardini, cura del verde migliorato
arte urbana diffusa per migliorare la vivibilità delle piazze e di luoghi di aggregazione ed incontro per i giovani. Favorire un nuovo simposio di arte figurativa come negli Anni ‘80.
Occorre poi migliorare la mobilità aumentando i mezzi pubblici, e facilitare l’installazione di pannelli solari o generatori di energia rinnovabile
Proseguire con lo smart working comunale, con la digitalizzazione di servizi, attivare servizi online per il cittadino.
Alessandria deve realmente diventare la città delle biciclette e del verde/fiori. studiando una limitazione delle auto private all’interno degli spalti.
Favorire la ristrutturazione di immobili fatiscenti o in degrado con incentivi fiscali, favorire il recupero degli edifici rurali nei sobborghi.

Vincenzo Costantino (ItalExit)

Alessandria deve dotarsi di strumenti semplici, e tutti gli interventi di trasformazione del territorio vanno sviluppati nell’interesse della collettività, ma soprattutto coinvolgere il cittadino nelle scelte. La città ha bisogno di un nuovo Piano generale del Traffico Urbano (PGTU) e un Piano Generale del Decoro Urbano (PGDU), partendo da una discussione che deve avere una nuova visione urbanistica ma anche una diversa visione della mobilità.
Dobbiamo iniziare a pensare la città con occhi diversi dove strade, case, condomini, negozi e servizi pubblici devono diventare parte integrante di un vero processo di cambiamento; dove la scommessa è provare a ragionare attorno all’idea di cosa possa significare “coscienza urbana” e “cultura urbana” e che temi delicati, come quello dell’inquinamento atmosferico e della sicurezza stradale, vengano posti in primo piano.
Con l’innovazione tecnologica abbiamo gli strumenti per raggiungere reali risultati: ora dobbiamo aggiungere la sensibilizzazione del cittadino al loro uso.
Tra le soluzioni che pensiamo di mettere in atto a favore di una mobilità smart rispettosa dell’ambiante sosterremo il car sharing, il potenziamento del trasporto locale trasformando il parco automezzi ornai vecchi in elettrici, creazione di app e sistemi di info-mobilità, incentivare l’uso della bicicletta e realizzare piste e percorsi ciclabili utili e condivise con le associazioni, parcheggi a tariffazione agevolata, incentivazione della mobilità elettrica, semafori intelligenti, linee di trasporto ad alta frequenza con navette elettriche sia per il centro, per le zone industriali e commerciali e per le periferie e sobborghi. Inoltre maggiore cure dell’ambiente migliorando il verde pubblico e realizzando aree verdi attrezzate per bambini e famiglie, come pure migliorare e creare percorsi fitness all’aperto come alternativa alla palestra
Pensiamo che la gestione di un assessorato importante come questo debba essere occupato da persona qualificata del settore, che conosca le problematiche delle politiche urbanistiche e della viabilità e del decoro urbano che metta fine al continuo consumo di suolo, che promuova il recupero dell’esistente, che consenta la rigenerazione urbana ridefinendo un maggior utilizzo delle piazze e degli spazi pubblici di qualità, del centro storico e delle periferie e che definisca l’insediamento di attività produttive con forme innovative e sperimentali di edilizia.

Angelo Mandelli (Popolo della Famiglia)

Per chi raggiunge Alessandria da Torino è possibile cogliere il graduale passaggio dalla chiesa campestre di San Michele alla città, cui si accede attraverso strade scorrevoli e bastioni alberati, con comodi parcheggi gratuiti, per poi raggiungere via via le accoglienti piazze del centro, ove però parcheggiare ha costi di una consistenza notevole. Il primo impatto è con una città ariosa e operativa, a misura d’uomo, che merita di essere ancor più valorizzata.
In effetti il decoro urbano è il biglietto da visita di una città e per quanto Alessandria, ad una prima impressione, sia di per sé bella ha bisogno di recuperare massimo decoro, partendo ad esempio dalla pulizia di muri imbrattati fino ad una migliore manutenzione delle strade danneggiate da buche e marciapiedi sconnessi, che occorre liberare dagli arbusti ed erbacce che possono rendere insidioso il cammino ad anziani e mamme con piccoli e passeggini. Importante favorire una mentalità di maggior rispetto dei beni comuni, spronando le persone, dai piccoli agli adulti, ad utilizzare i cestini onde gettare i rifiuti, che invece spesso vengono abbandonati. Occorre inoltre valorizzare aree pubbliche per favorire la ripresa dei contatti sociali tanto limitati negli ultimi due anni.
Negli spazi del centro, occupati dalla movida giovanile, occorre intervenire per tenere lontani i nostri giovani da quelle che noi del PdF chiamiamo le “colonie del male”, abitate soprattutto dallo spaccio di droghe. La microcriminalità e le baby gang vanno gestite con la dovuta fermezza potenziando la presenza di forze dell’ordine che le contengano.
La qualità della vita deve migliorare grazie ad un programma educativo che restituisca ai cittadini il senso della propria appartenenza e responsabilità.