“Sei una partita Iva e vuoi sviluppare network e business? Ecco come fare”. L’esperienza alessandrina di BNI Cittadella

di Ettore Grassano

 

“In tanti, soprattutto negli ultimi anni, hanno compreso l’efficacia del nostro modello, cercando di replicarlo: ma BNI rimane unica, e naturalmente sa evolvere, per tenere il passo con i tempi: l’efficacia delle nostre riunioni su zoom ne è una prova, e presto arriveranno altre novità”.

Marco Degiorgis, consulente finanziario a Valenza, è un professionista cinquantenne che, circa un anno e mezzo fa, ha aderito a BNI Cittadella, nuovo ‘capitolo’ alessandrino dell’organizzazione di scambio referenze più vasta e di successo a livello mondiale. Ogni settimana organizza e partecipa agli incontri con i suoi colleghi: “con una particolarità tutta nostra: da sempre le riunioni dei nostri ‘capitoli’ si fanno dalle 7 alle 9 del mattino. Ci si confronta con grande concretezza, e poi si parte per la giornata di lavoro, nelle rispettive attività professionali”.

Con i suoi oltre 270.000 membri, Business Network International (BNI) è la più grande organizzazione mondiale di business networking, nata negli Stati Uniti nel 1985, ed è presente in provincia di Alessandria con 5 diversi ‘Capitoli’, ossia gruppi territoriali (ognuno di almeno 25 iscritti) a cui possono aderire liberi professionisti, artigiani, consulenti: insomma tutto il vasto, eterogeneo mondo dei lavori autonomi. Ma cosa significa business network? Chi può aderire a BNI, e come concretamente si svolgono gli incontri? Qual è l’impatto sul business di ogni iscritto, e come viene misurato?

In un momento delicatissimo per tante attività professionali, messe a dura prova dalla lunga pandemia sanitaria ed economica, sono sempre più numerose le partite Iva che guardano con interesse a forme di aggregazione orientate non alla lamentela o alla protesta, ma a sviluppare concreti reti di business, per far crescere il fatturato. A Marco De Giorgis abbiamo chiesto di spiegarci come funziona BNI Cittadella, e più in generale quali sono le opportunità generate dal network BNI.

 

Dottor Degiorgis, ci spieghi che cos’è BNI.
Business Network International (BNI) è la più grande organizzazione di business networking, con oltre 270.000 membri in tutto il mondo. E’ nata negli Stati Uniti nel 1985 da una intuizione di Ivan Misner, che ha creato un network, articolato in Capitoli, diffusi, oggi, sul territorio di oltre 70 Stati, che riunisce professionisti, artigiani ed imprenditori che credono in un modello di economia collaborativa. Nei Capitoli BNI non esiste concorrenza; può esservi solo un professionista, artigiano o imprenditore che svolga una determinata attività: ad esempio un solo architetto, un solo consulente nel settore della sicurezza degli alimenti, un solo decoratore o un solo imprenditore nel settore della produzione e vendita di vini. I nostri rapporti sono regolati da un codice etico (che rispetta gli obblighi deontologici dei professionisti iscritti ad albi) e da regole che garantiscono correttezza e serietà. Il metodo è antico: il passaparola, che qui diviene strutturato, positivo, professionale.

In Alessandria, quali sono i Capitoli?
Nella provincia ci sono cinque ‘capitoli’ BNI: “Cittadella” (di cui faccio parte) e “Marengo”, in città, e poi “Aleramo” a Casale Monferrato, “La Bollente” ad Acqui Terme e da poco “I Campionissimi” a Novi Ligure e Tortona. Ciascun gruppo ha almeno 25 componenti, tra professionisti, artigiani e imprenditori.

 

Come funziona BNI Cittadella, e più in generale quali sono le opportunità generate dal vostro network?
Il Capitolo Cittadella è nato alla fine del 2019 e da allora ci siamo incontrati settimanalmente, per fare networking – cioè collaborare tra noi, scambiare informazioni e referenze. Tra i nostri impegni, c’è quello di approfondire la reciproca conoscenza, attraverso incontri diretti che ci consentono di comprendere quale sia il settore in cui il collega di capitolo meglio svolge la sua attività. Questo ci consente di essere concreti ed informati quando ci prendiamo la responsabilità di darne referenza.
I nostri incontri sono (di regola) colazioni di lavoro: ogni giovedì , dalle 7 alle 9 ci si incontra – prima di andare in ufficio, in negozio, in ditta – per fare networking, presentarci a colleghi ed ospiti e testimoniare i nostri risultati. Ogni settimana, a rotazione, un iscritto ha anche a propria disposizione 10 minuti per raccontarsi e presentare la propria attività. Ci sono, inoltre, momenti dedicati alla formazione sul metodo BNI, ai nostri progetti, alle attività benefiche.

Come ha influito il Covid sulla vostra attività?
In realtà, abbiamo avuto modo di incontrarci dal vivo, purtroppo, solo per un paio di mesi.
Poi è arrivata la pandemia, ma non ci siamo lasciati bloccare. BNI ha rapidamente adottato, in tutto il mondo, una diversa modalità di incontro: la videoconferenza. Non è certo la stessa cosa e non vediamo l’ora di ritornare ai nostri incontri dal vivo, ma gli incontri tramite Zoom ci hanno permesso di rimanere collegati tra noi, di supportarci in un momento difficilissimo e senza precedenti. E devo dire che è stato importante: nessuno si è sentito solo e tutti si sono impegnati per sostenere i colleghi di capitolo.

Lei nel Capitolo, che ruolo ha? Con chi collabora?
Il capitolo ha una sua struttura ben precisa e gli incarichi ai vari componenti sono semestrali: alla guida c’è un Comitato di Gestione, attualmente composto dal Presidente, avv.Loredana Lupano (subentrata al dott. Mauro Repetto, osteopata) dalla Vicepresidente, rag. Gabriella Bringiotti, commercialista e dal Segretario dott. Fabio Barbero, broker. Io mi occupo dei social e della comunicazione. Siamo molto attivi: c’è il progetto Business Voices, dedicato alle scuole, seguito dalla dott. Martina Buzio e da Attilia Coppa; c’è una specifica formazione sul metodo BNI, ora curata dall’arch. Massimo Bergamasco. Giusi Scaccuto (che produce il Gavi DOCG “Mine”) è responsabile del Comitato Ospiti, che accoglie gli imprenditori, artigiani e professionisti che desiderano conoscerci e farsi conoscere – e magari diventare futuri membri del Capitolo. Matteo Bernardotti (amministratore di Bibigi Gioielli) e Gianni Rangone (assicuratore UNIPOL SAI) sono sia mentori, seguendo la prima attività dei neo-iscritti, sia ambassador, per curare i rapporti tra i Capitoli.
Il Capitolo, inoltre, è seguito dal nostro Director, Raffaele Caiulo, che offre l’esperienza di BNI.

Per le partite Iva la pandemia non è solo sanitaria, ma economica….
La pandemia ha causato e sta causando a tanti di noi, come partite Iva, non pochi danni: abbiamo tra gli iscritti il titolare di una palestra, un ristoratore e altri lavoratori autonomi che hanno fatto e fanno i conti con chiusure prolungate, riaperture ‘a singhiozzo’, regole incerte e tutto quello che abbiamo purtroppo imparato a conoscere negli ultimi 15 mesi.
BNI, però, fin dalle primissime settimane di marzo del 2020, ha riorganizzato i nostri incontri settimanali mattutini tramite l’applicazione Zoom, e che si è rivelata ottimale. Anzi, soprattutto durante il primo lockdown, quando c’era enorme preoccupazione e ansia un po’ ovunque, poter fare comunque il ‘punto’ settimanale della situazione on line è stato davvero decisivo, un bel valore aggiunto. Ed in un momento delicatissimo per tante attività professionali, messe a dura prova dalla lunga pandemia sanitaria ed economica, sono sempre più numerose le partite Iva che guardano con interesse alla nostra forma di aggregazione e network – che ha al suo attivo ben 36 anni di vita, sperimentazione e crescita.

Ancora una cosa: come si rapporta il Capitolo Cittadella con gli altri Capitoli?
I settori professionali, artigianali e imprenditoriali sono moltissimi: impossibile averne rappresentanza piena in un capitolo. I Capitoli si tengono in contatto tra loro, sviluppano progetti condivisi (ad esempio è appena nato il progetto “Le vie del sale”, che propone sinergie tra Piemonte e Liguria) e si avvalgono di collaborazioni. Se nel Capitolo Cittadella non c’è un determinato artigiano, ad esempio, potrò trovarlo in un altro capitolo e instaurare una più ampia collaborazione.
Il network non è solo locale: ci sono eventi che interessano aree regionali, oppure tutta Italia. In determinati settori (ad esempio quello vitivinicolo) sono sorte iniziative e collaborazioni internazionali, consentendo di far conoscere ovunque le nostre eccellenze.

E domani? Finita, speriamo presto, la pandemia?
Quando potrà esservi sicurezza, torneremo ad organizzare i nostri incontri in presenza. La pandemia, però, ci ha insegnato ad avvalerci pienamente di internet e conserveremo questa utilità. Gli incontri via zoom hanno mostrato tutta la loro efficacia, azzerando le distanze e consentendoci di partecipare non solo ai nostri incontri, ma anche alle iniziative organizzate da altri Capitoli, in tutta Italia e, talora, a livello internazionale. Potenziare questa modalità, per molti iscritti significherà aprirsi a nuovi potenziali mercati.

Dottor Degiorgis, se qualcuno dopo aver letto questa chiacchierata è incuriosito e vuole saperne di più, come può contattarvi?
La nostra pagina, nel sito di BNI, è http://bni-alessandria.it/15-alessandria-bni-cittadella/it/index Lì si trovano tutti i nostri dati, i riferimenti ai diversi responsabili del capitolo ed ai nostri successi. Sono a disposizione per i chiarimenti che potranno essere ritenuti utili: il mio recapito telefonico è 3358429622. Potrà essere l’occasione, per chi è interessato, per un invito a partecipare, come ospite e senza impegno, ad una nostra riunione settimanale.