Grigi: la Festa del Cristo non è poi così lontana. Avremo una squadra per allora?

Grigi: dal libro Cuore alla tragedia del Poseidon CorriereAldi Jimmy Barco
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Mancano pochi giorni alla chiusura ufficiale della finestra estiva del calciomercato calciatori e chissà quanto tempo alla partenza del campionato. Fra la chiusura del mercato e l’inizio del campionato si potranno fare operazioni in entrata e in uscita sfruttando i vari escamotage consentiti dal regolamento e si potrà contare sull’esercito dei giocatori svincolati da altri club.

La situazione delle categorie e dei gironi, che descriverei eufemisticamente farraginosa, è tutt’altro che definita e tutto ciò non aiuta certo la composizione degli organici di B e di C, già messa a dura prova dalle defezioni di tre società della cadetteria con svincolo automatico di una settantina di giocatori.

All’inizio di questa sessione estiva di compravendita di giocatori, e considerata la rivoluzione annunciata da Di Masi, mi ero ripromesso di rinviare qualunque tipo di giudizio relativo a squadra ed allenatore fino a che non si potrà vedere operare sul campo la nuova Alessandria destrutturata prima e costruita poi dal duo Cerri-Soldati, citati in rigoroso ordine alfabetico. E così farò, per rispetto nei confronti della Società e di chi sta lavorando in questa lunga e contradditoria estate.

Dire oggi quello che c’è e quello che manca è talmente evidente che non vale neppure la pena di sottolinearlo ma è chiaro che l’arrivo di nuovi giocatori è condizionato dalla partenza di almeno 4 elementi (Gonzalez, Gazzi, Gozzi e Sciacca) i quali cubano, solo di stipendi e oneri, qualcosa come 1 milione e 600 mila euro a stagione. E’ ovvio che se partissero i su citati ci si potrebbe rinforzare, sfruttando le risorse risparmiate da quelle cessioni, in modo adeguato.

In situazione analoga ci sono altre squadre che, nella nostra categoria, hanno intrapreso strade analoghe a quella voluta da Di Masi. Una di queste è il Pisa e, visto lo stallo nel mercato dei toscani dovuto, come da noi, alla ferma intenzione di alcuni big contrattualizzati di voler monetizzare a tutti i costi i vantaggi di un contratto ancora in essere i tifosi del Pisa hanno pubblicamente fatto sapere che loro e tutta la città considera questi professionisti sul piede di partenza alla stregua di “indesiderati”.
Un segnale da parte dei tifosi nerazzurri forte, che può aiutare le operazioni di cessione volute dalla società.

Fra le cose invece che non mi so spiegare della gestione tecnica e sportiva dei Grigi, pur riconoscendo che in situazioni caotiche spesso si sceglie il male minore, c’è la vicenda relativa a quei giocatori in rosa teoricamente in partenza i quali, pur guadagnando un botto di euro, non si allenano o si allenano a rate con i compagni. Ci saranno sicuramente ragioni da vendere ma sarei curioso di saperle, visto che fino ad oggi sono stati sempre puntualmente pagati da questa società.

Comunque sia il conto alla rovescia è cominciato e si potrà avere una visione definitiva di quello che è stato fatto, come è stato fatto e gestito.
E la tappa fondamentale della Festa del Cristo ai primi d’ottobre, dove i nodi vengono al pettine, sembra lontana, in realtà è dietro l’angolo.

Se mi chiedete invece un’impressione del tutto personale e superficiale di quello visto fin qui ritengo che le cose più facili sino state portate a termine, quelle invece più problematiche non si faranno o, se si faranno, saranno un autentico bagno di sangue. Quanto invece ai nuovi arrivi credo si potesse e si dovesse fare di più e meglio, ma spero di sbagliarmi, accecato dal sole agostano.