A Palazzo Rosso c’è chi sta lavorando bene: 10 a Locci, Barosini e Borasio [Le pagelle di GZL]

Locci: “In consiglio comunale avrò un ruolo super partes: ma non smetto di fare politica”. E sull’affaire Aral…. CorriereAldi Graziella Zaccone Languzzi

 

1) Al presidente del consiglio comunale di Alessandria, Emanuele Locci. Di ogni rappresentante politico, istituzionale o dirigenziale nell’amministrazione locale alessandrina (comunale, provinciale e regionale) dal novembre ’94 in poi ho osservato e osservo i comportamenti, l’impegno, la coerenza, il rispetto del bene pubblico e del cittadino. Il presidente Locci nella trascorsa consiliatura è stato il politico che ha denunciato tutte le situazioni ritenute non proprio corrette, inascoltato e pure senza “sponde” da parte di colleghi, ha sempre cercato di sollevare quei veli utili ad evitare piccoli o grandi danni futuri per la nostra città. Il suo importante incarico attuale per fortuna non modifica il suo modo di fare politica, con continuo controllo e denuncia. Una garanzia confermata nell’intervista che segnalo: “Locci: sui conti Aral e sul bilancio comunale serve massima trasparenza: chi ha paura, e di cosa?. E sulla Provincia: “Non mi vogliono? Aprirei il faldone trasporti..” Nell’intervista Locci risponde alle domande su diversi argomenti, e sono due quelli che desidero sottolineare : “I conti del Comune” e la vicenda “Aral”. Per i conti del Comune, Locci ha risposto: “Sicuramente si sta lavorando con impegno, ma troppo spesso emergono voci inaspettate, debiti inattesi. Personalmente, se fossi stato eletto sindaco, avrei optato subito, nei primi mesi, per un ente certificatore esterno in grado di fare uno screening completo ed esaustivo, per sapere davvero tutto, senza dimenticare nulla in qualche cassetto”. Presidente Locci, l’avrei fatto anch’io come primo atto, il pregresso insegna. Per Aral ha risposto togliendosi anche un “sassolino dalla scarpa” e citando le “responsabilità che hanno portato a questa condizione con le pessime gestioni dell’azienda almeno da 15 anni a questa parte. Che hanno nomi e cognomi. E’ sugli errori del passato che non si devono più ripetere e sui protagonisti del passato che non devono più essere coinvolti”. Questa è buona politica! Presidente, tiri fuori tutto da quei faldoni, compresi i nomi e cognomi, e se trova qualche “ macchia” lo racconti alla sua città. I tempi del “tutto va ben”, pensando di crearsi nuova verginità per la prossima volta, anche se trattasi di “svarioni” per incapacità, devono finire.
Voto: 10

 

2) All’assessore comunale alessandrino Paolo Borasio, con deleghe “Ambiente e politiche per la Aral, lunedì in Prefettura incontro decisivo. Borasio: “Ma non esiste emergenza rifiuti per i cittadini” CorriereAlsostenibilità ambientale – Servizio integrato dei rifiuti – Iniziative nel campo della salute e dell’educazione sanitaria – Rapporti con il Consorzio di Bacino Alessandrino per la raccolta ed il trasporto dei rifiuti solidi urbani e A.T.O. G.R.A. – Protezione civile”. Il carico di impegni che comporta l’ambiente è pesante, e Borasio appena nominato assessore si è trovato subito due grane ereditate: una cattiva gestione dei rifiuti e lo scandalo ARAL (scoppiato tra fine giugno e la prima decina di luglio 2017, quando l’amministrazione Cuttica si era appena insediata), e i cittadini ‘rilocalizzati’. Dei rifiuti riparleremo presto, ma sui rilocalizzati desidero spiegare il perché del massimo voto all’Assessore Borasio. Un buon politico è tale se sa affrontare i problemi anzichè eluderli, e se cerca di fare funzionare la macchina, in questo caso comunale: quest’ultima parte però ad Alessandria è da sempre la più complessa. Paolo Borasio è il primo assessore comunale che, dopo tre amministrazioni di colorazioni politiche ad intermittenza, ha preso a cuore la biblica richiesta di rilocalizzazione dei plurialluvionati indotti. Al tempo della costruzione dell’argine, i preposti avrebbero dovuto trovare una soluzione alternativa, ma non successe. L’Assessore Borasio non ha girato le spalle a questi cittadini sfortunati, ma ha avocato a sè tutto l’iter burocratico sia della Protezione Civile che dell’Urbanistica, non solo trattando l’argomento localmente, ma recandosi in Regione con i tecnici per concordare le procedure: era pure il giorno del suo compleanno. Da marzo è una lotta di carte da presentare. Una pratica che dovrebbe essere semplice sta diventando la tela di Penelope, zeppa di contraddizioni e non per colpa dell’assessore: abbiamo però il sentore che la rilocalizzazione “non sa da fare”, siamo quasi a fine giugno e la confusione regna. Il Presidente del Comitato “Oltre il fango”, Giuseppe Monticone, plurialluvionato, da mesi vive nella speranza tra pratiche, perizie asseverate considerate prima corrette, poi non corrette perché devono essere giurate, ora corrette e forse giurate ma non si sa. Che si tratti di becera burocrazia o incapacità, c’è da andare fuori cranio. Monticone preoccupato mi ha detto: “Borasio tra i rifiuti e i rilocalizzati ha una carica di lavoro pazzesca, temo che uno di questi giorni sbatta quella porta e ci mandi tutti al diavolo” . Speriamo di no! Attendiamo: in questa vicenda la Regione si è comportata bene, l’Assessore Borasio idem, se anche questa volta salta perché la rilocalizzazione “non sa da fare”, qualcuno lo dovrà spiegare.
Voto: 10

 

Merci via treno da Mortara alla Cina Barosini: "opportunità che anche Alessandria saprà cogliere" CorriereAl 23) All’assessore comunale Giovanni Barosini, segnalando l’elenco delle Deleghe assegnategli: “Lavori e opere pubbliche (progettazione, realizzazione, manutenzione) – Pubblica illuminazione – Cimiteri – Verde pubblico -Valorizzazione gestione e alienazione del Patrimonio comunale – Welfare animale” . Anche questo Assessore merita attenzione in positivo. Questa pagella e il massimo voto mi è suggerita dalla presenza dell’Assessore Barosini alla trasmissione “Filo Diretto” Telecity/7Gold di venerdì 15 giugno. Intanto è bene far notare la quantità di settori a lui destinati, molto spesso ‘compromessi dal precedente abbandono, e
da rimettere in carreggiata.
Venerdì 15 a Telecity sono arrivate le telefonate di cittadini. Alla prima lamentela l’Assessore Barosini ha risposto con garbo e senza accusare nessuno, ha solo detto genericamente che la situazione trovata esige i tempi necessari, ma la macchina comunale arriverà quanto prima. Subito dopo la telefonata di un altro ascoltatore che ha visto nella risposta una accusa diretta all’ex amministrazione, e in modo borioso sufficientemente villano ha rimproverato Barosini di fare ancora propaganda elettorale. Barosini ha precisato che non aveva fatto accuse mirate (ed era vero), e si è pure quasi scusato anche se non era il caso. Non sono riuscita a prendere la linea telefonica, peccato. A quell’ascoltatore avrei ricordato il degrado aumentato giorno dopo giorno, anno dopo anno. Ci sono le alluvioni, i terremoti e sono situazioni in cui nessuno può farci nulla, ci si rassegna, ci si tira su le maniche e si riparte. Ma ci sono purtroppo altri tipi di “calamità” difficili da capire e ingoiare, il troppo lassismo nelle manutenzioni è inaccettabile e i fatti sono stati sotto gli occhi di tutti. All’assessore Barosini offro la mia solidarietà per il peso che si è caricato sulle spalle, i cittadini non capiscono che la nuova Giunta non ha la bacchetta magica.
Voto: 10