Ivaldi ‘il civico’ corre senza partiti, ma non da solo: “Siamo gente comune, e vogliamo riaccendere Alessandria”

Ivaldi 'il civico' corre da solo: "Siamo gente comune, e vogliamo riaccendere Alessandria" CorriereAldi Roberto Cavallero

 

 

Gianni Ivaldi corre. E corre da solo, ossia senza partiti alle spalle. Il funzionario delle Poste, ex capogruppo PD a Palazzo Rosso ed ex assessore della Giunta Rossa (ex perché nel 2013 gli furono ritirate le deleghe dal primo cittadino causa la sua decisione di non votare l’ipotesi di Bilancio stabilmente riequilibrato) si è ufficialmente presentato come candidato sindaco di Alessandria alle prossime elezioni comunali che tra pochi mesi decreteranno chi sarà il nuovo inquilino di Palazzo Rosso (oppure sanciranno la rielezione della sindaca Rossa).

Davanti alla stazione, come qualche mese fa, Ivaldi ha presentato lunedì pomeriggio le liste civiche LED (Laboratorio di Energie per il Domani) e Riaccendiamo Alessandria.

“Perché abbiamo deciso di candidarci? Perché la città vive un momento di forte degrado, ha perso attrattiva e il lavoro non si trova. La qualità della vita non è buona e le opportunità sono sempre meno.”

Parole dirette, dunque, che vogliono subito fare il punto della situazione. “Noi non abbiamo una base fissa, siamo tra la gente e in questi anni lo abbiamo dimostrato. La nostra associazione politico-culturale ha cercato di coinvolgere sempre più la cittadinanza attraverso diverse iniziative su svariati temi locali e nazionali con un solo scopo: favorire la partecipazione e ridare energia.”

Da qui il nome LED (lista già completa, mentre Riaccendiamo Alessandria è ancora alla ricerca di alcuni candidati, ndr), con all’interno i più svariati soggetti, dal medico all’insegnante all’infermiere.

“LED ha il colore arancione, il colore dell’energia mischiato al grigio, simbolo della città e della sua squadra di calcio. Noi abbiamo cinque parole chiave: entusiasmo, decoro, sicurezza, qualità della vita e buon governo. Vogliamo rispettarle tutte.”

Ivaldi (che alle elezioni comunali del 2012 fu ‘mister preferenze’, ossia il candidato più votato in assoluto) non perde certo tempo e snocciola rapidamente tutto ciò che non va, e che andrebbe rimesso a posto, ad Alessandria.

A partire dallo scalo ferroviario: “fino a non molto tempo fa lo snodo Stazione Fs Alessandriaalessandrino era fondamentale, al pari di quello di città come Bologna. Ora siamo praticamente ad un punto di non ritorno per quanto concerne la situazione di collegamento treni e comodità di viaggio con molte linee, fra cui quella per Bologna o per Roma, quasi del tutto soppresse”. E parlando di stazione non si può non pensare ai giardini davanti alla stessa: “in uno stato di degrado totale con delle strutture ormai abbandonate da tempo.”

CangiassiEsempi virtuosi da cui prendere spunto ce ne sono e Ivaldi ne trova uno, ed in provincia. “La stazione di Tortona che davanti a sé ha un negozio di fiori, molto ben fornito. Una proposta potrebbe essere questa. Perché non sfruttare un luogo, come ad esempio l’ex bar Cangiassi, e farlo diventare un negozio, magari proprio di fiori?”

Tortona è solo uno dei vari esempi. “Per lavoro spesso mi reco a Milano e ho avuto modo di vedere, ad esempio, i giardini di Porta Venezia, rimessi a nuovo ed ora fruibili da tutti ma mi viene in mente anche una città più piccola, Piacenza dove i giardini della stazione sono frequentati dalla gente fino a notte inoltrata.”

Ivaldi, ovviamente, non parla solo dei giardini della stazione ma cita anche i giardini Giardini PittalugaPittaluga dove il degrado “è ormai profondo e radicato” e anche le piazze, tutte “una volta punti di ritrovo, ora diventate del tutto anonime (l’esempio che Ivaldi mette subito in evidenza è piazza della Libertà, definito ormai “solo un enorme parcheggio”).

Non mancano, naturalmente, proposte sulla carta virtuose come (l’esempio citato è la città di Modena) l’istituzione di albi di cittadinanza di quartiere dove, in un apposito albo appunto, possono essere registrati i cittadini interessati allo svolgimento di settori come la manutenzione, l’ambiente oppure servizi di aiuto in occasione di eventi e gestione di iniziative e attività territoriali.

La quasi-alluvione di fine novembre 2016 e i suoi molti curiosi aspetti CorriereAlRispettando la scaletta dei cinque punti evidenziati, Ivaldi parla di sicurezza, “manca un piano strategico in questo senso, basti pensare alla recente emergenza dello scorso novembre con il Tanaro che ha lambito la città sfiorando un’altra alluvione”, qualità della vita e buon governo, “Alessandria attrae sempre meno, perché ad esempio le aziende non vengono più ad investire nel nostro territorio? Noi crediamo in un progetto che crei le condizioni perché il lavoro si sviluppi e le aziende siano incentivate ad investire.”
Ma Gianni Ivaldi correrà da solo? Lui non vuole alleanze. “Perché spero di vincere alla grande, almeno con il 70% (ride ndr)”. La squadra è già pronta,  Ivaldi tiene a sottolinearlo, e di alleanze manco a parlarne, “perché siamo pronti a vincere. Nel caso di un esito diverso, però, daremo tutta la nostra fiducia a chi si avvicinerà di più ai nostri progetti. Noi mettiamo a disposizione la nostra onestà, competenza, capacità, energia e tempo.”

E sul neonato Quarto Polo creato da Borgoglio?Oria Trifoglio candidata sindaco del Quarto Polo: “Alessandria mi ha dato tantissimo: nei prossimi cinque anni vorrei vederla rinascere” CorriereAl 1
“Conosco bene Borgoglio e lo stimo molto così come Oria Trifoglio, una collega di Giunta con cui ho avuto uno splendido rapporto lavorativo.”
Commento abbastanza contenuto, insomma.

Intanto la lista civica Riaccendiamo Alessandria non è ancora completa ma Ivaldi assicura: “lo sarà entro metà aprile quando organizzeremo un evento pubblico di presentazione delle due liste.”