Carlo Carrà da Quargnento, cinquant’anni dopo: una mostra-evento per ricordare il grande pittore

Carrà QuargnentoSabato 24 settembre 2016 alle ore 16:00, nella prestigiosa e suggestiva Villa Cuttica di Cassine in Quargnento gentilmente concessa dalla famiglia del barone Giuseppe Guidobono Cavalchini Garofoli, Quargnento commemora e celebra il figlio più illustre della propria terra, il grande maestro Carlo Dalmazio Carrà con la mostra/evento Carlo Carrà da Quargnento. 1881 – 1966 cinquant’anni dopo.

Afferma il Sindaco di Quargnento Luigi Benzi “In questa importante ricorrenza, essere l’unico ente che ricorda il grande maestro quargnentino, uno dei più grandi artisti del ‘900, rende ancora più speciale l’evento Carlo Carrà da Quargnento. 1881 – 1966 cinquant’anni dopo. L’evento che ha avuto il patrocinio della Regione Piemonte, della Provincia e della Camera di Commercio di Alessandria, non si sarebbe potuto realizzare senza l’indispensabile sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino e della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria. Sostegno dimostrato anche dall’Associazione per l’Arte e la Cultura Il Nuovo Futurismo Onlus e da importanti realtà aziendali del nostro territorio”.

Continua il Sindaco “Un sentito grazie alla Famiglia Carrà, ai prestatori delle opere, agli Amministratori e dipendenti comunali, e a tutti coloro che si sono prodigati per l’allestimento ed organizzazione della mostra. L’evento inaugurale è reso ancora più straordinario perché organizzato nella Villa Cuttica di Cassine della Famiglia Guidobono Cavalchino Garofoli che ringrazio di cuore”.

La mostra è curata da Maria Luisa Caffarelli, Luca Carrà e Rino Tacchella.Carrà la strada di casa Nel catalogo di 104 pagine sono riprodotte tutte le opere in mostra e molte fotografie dell’artista quargnentino. Vi compare inoltre una conversazione con i nipoti Laura, Fiammetta e Luca e un breve racconto biografico curati da Maria Luisa Caffarelli e Rino Tacchella.

Il nipote Luca Carrà, fotografo professionista, ricorda l’importanza della commemorazione “sono ormai passati cinquant’anni dalla scomparsa di mio nonno Carlo Carrà e sono molto lieto che l’Amministrazione comunale del suo paese natale abbia fortemente voluto ricordarlo con una mostra significativa accompagnata da un innovativo catalogo che ne mette in luce anche il lato più umano. Questa esposizione, attraverso una trentina di opere, sottolinea la continua ricerca di innovazione, purificazione e semplificazione artistica partendo dal suo primo quadro del 1900 La strada di casa, realizzato a Quargnento, per arrivare all’ultima natura morta terminata pochi giorni prima di morire e rimasta ancora sul cavalletto dello studio.
Grazie quindi al Sindaco di Quargnento Luigi Benzi e a tutti i collaboratori e organizzatori della mostra che con la loro tenacia sono riusciti a portare a termine nel migliore dei modi questa celebrazione”.

Rino Tacchella mette in evidenza la figura del maestro quargnentino “Carrà è considerato uno dei grandi artisti italiani del Novecento, importante per le esperienze d’avanguardia condotte nel primo decennio del secolo quando, dopo un’esperienza in ambito divisionista, fu tra i firmatari del manifesto futurista, ma anche per la significativa parentesi metafisica che lascia un segno indelebile nella sua ricerca, e per il successivo “ritorno all’ordine” della classicità e della tradizione che lo rende capace di una poetica originale e densa di suggestioni. Le opere in mostra ripercorrono tutta la carriera attraverso i ritratti dei parenti di Quargnento, il primo lavoro
firmato e datato e sempre legato alla sua terra d’origine, alcune opere divisioniste, futuriste e poi paesaggi nei quali ha impresso una personale testimonianza dei luoghi in cui è vissuto e dipinto negli anni successivi”.

Maria Luisa Caffarelli, nell’introdurre la conversazione con i nipoti dell’artista, evidenzia come la mostra abbia “un duplice risvolto e diremmo un’importante interfaccia. In primis riporta Carlo Carrà a Quargnento, con opere di primo piano e di snodo, offrendosi come l’unica occasione espositiva nell’anno del cinquantenario della sua scomparsa. Non meno determinante poi è la presenza, in catalogo – e in mostra – di materiali fotografici inediti provenienti dall’Archivio Carrà, che raccontano l’artista nella sua dimensione più intima e familiare, materiali che i nipoti – scomparso il loro padre Massimo, unico figlio dell’artista e depositario della memoria del padre – hanno scelto di concedere al Comune di Quargnento proprio per valorizzare la dimensione
“biografica” di questa esposizione commemorativa”.

La mostra, visitabile a Quargnento nella Sala d’Arte “Carlo Carrà” del Palazzo Municipale (piazza I° Maggio), rimarrà aperta sino a domenica 23 ottobre con i seguenti orari: dal lunedì alla domenica dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30; ingresso gratuito.