Di Filippo: “Sveglia, alessandrini: il cambiamento dipende da tutti noi”. Intanto scatta la protesta con Ica: “Ci boicottano?”

Di Filippo nuova“Agli alessandrini che parteciperanno al MoviFest a fine settimana, e a tutti gli altri con cui entreremo in contatto nei prossimi mesi, lo diremo forte e chiaro: volete un cambiamento vero per questa città? Partecipate in prima persona, non aspettate che siano altri a decidere per voi”. Domenico Di Filippo, dal 2012 consigliere comunale del Movimento 5 Stelle a Palazzo Rosso, è appena rientrato dalla pausa estiva nella sua terra natìa, a Salerno, ma è pronto a ‘riabbracciare’ con entusiasmo le battaglie mandrogne: “amo questa città, sono qui dall’età di 22 anni, e ne ho 62: ad Alessandria qui ho trovato da subito persone aperte, ospitali, e all’epoca anche una classe politica degna di questo nome. Oggi è un po’ diverso, e cose da cambiare ce ne sono davvero tante: ma di centro sinistra e centro destra, che nel 2016 sono assolutamente uguali, io mi sento avversario, sia chiaro. Nemico mai”.

Cerchiamo allora di farci raccontare dal consigliere Di Filippo, già presidente della commissione Speciale sulle Partecipate (“ne abbiamo scoperte di cose, ma ad un certo punto l’hanno chiusa, e tanti saluti”), e anche autore di romanziin cosa consiste questo MoviFest alessandrino in programma da venerdì 16 a domenica 18 settembre alla ex caserma Valfrè, e soprattutto quale sarà, da lì in avanti, lo spirito e la strategia con cui i ‘grillini’ di casa nostra si prepareranno alla sfida elettorale del 2017, per cercare di conquistare il piano nobile di Palazzo Rosso. Per ora, di certo c’è la protesta nei confronti di Ica, esplosa ieri sui social: davvero la società privata che, in maniera estremamente solerte,  provvede alla riscossione delle imposte sulla pubblicità per le attività commerciali, si è in questo caso ‘dimenticata’ di completare in città l’affissione dei manifesti del MoviFest?  Attendiamo sviluppi.

 
Consigliere Di Filippo, partiamo subito dal MoviFest: cultura, dibattiti, ma anche ciboMovifest 2 e musica. E’ così? E la star Appendino arriverà o no?
Chiara speriamo davvero di averla, sarebbe la ciliegina sulla torta: il lavoro che ha fatto a Torino in questi primi mesi da sindaca è straordinario. Ma come sempre la nostra forza è il progetto collettivo, non la singola star. E da questo punto il MoviFest sarà un evento straordinario, a cui speriamo partecipino tanti cittadini come noi, da tutta la provincia. C’è un grande bisogno di rimettere in moto Alessandria, e possono riuscirci solo gli alessandrini: senza delegare, senza aspettare che ci pensi qualcun altro. Dico di più: chi accetta passivamente il sistema, magari lamentandosi, è complice, connivente. E’ ora di dire basta.

Beghin 2Ma concretamente cosa succederà alla Valfrè?
Si parte venerdì alle 18, e si continua fino a domenica sera. Non mancheranno cibo, musica e divertimento, ma il senso del progetto è un altro: confrontarci sui grandi temi internazionali e nazionali, ma soprattutto sulla situazione di Alessandria, e su come ‘liberarla’, mi passi il termine, e farla ripartire davvero. Ci saranno nomi importanti del movimento, a partire dalla nostra europarlamentare Tiziana Beghin, accompagnata da diversi altri nostri rappresentanti a Bruxelles. Ecco, questo è un punto qualificante: quando vinceremo ad Alessandria, perché nel 2017 vinceremo, la prima cosa da fare a mio modo di vedere è inviare due funzionari del comune per alcuni mesi in Europa: non in vacanza, si intende, ma a studiare tutto quel che c’è da sapere. Mi creda, esistono risorse europee ingenti, con cui si possono finanziare miriadi di progetti: ma occorre saperli chiedere, e il comune di Alessandria finora ha dormito.

Parlerete anche di referendum?
Assolutamente sì, ci sarà un dibattito ad hoc, con esperti veri, che illustreranno le ragioni non solo politiche, ma tecniche del nostro no senza se e senza ma al referendum di Renzi. Io credo che il no vincerà, e che quel no avrà per forza conseguenze rilevanti sullo scenario nazionale. Magari anche elezioni politiche anticipate, vedremo.

Rimaniamo sul MoviFest: che altro da segnalare?Polizia 2
Un approfondimento importante sul tema sicurezza: che sia reale o percepita, è evidente che questo oggi, ad Alessandria come altrove, è uno dei temi su cui la popolazione chiede certezze. Anche qui coinvolgeremo figure autorevoli, da Athos Vecchi, oggi alla Questura di Biella dopo una lunga esperienza nella nostra provincia, al comandante della polizia provinciale Ezio Bassani. Vogliamo capire come stanno davvero le cose, capire difficoltà ed esigenze delle forze dell’ordine, e confrontarci con la cittadinanza.

 

Raggi 2Di Roma cosa direte? La sindaca Raggi è nella bufera, e non solo lei…
Parleremo di tutto: anche dell’Italia sempre più in basso nelle classifiche internazionali sulla libertà di informazione, superata anche da diversi paesi africani. Come il sistema mediatico al servizio dei soliti noti ci stia massacrando è sotto gli occhi di tutti: ma nei prossimi mesi si vedrà l’effetto boomerang, ne sono certo. Dopo di che, Roma è Roma, e non aggiungo altro. Il Movimento però sta amministrando ormai un numero di città rilevanti, a cominciare da Torino. Vedrete che i risultati arriveranno.

 

Torniamo su Alessandria Di Filippo. Va bene, i progetti europei, su cui Comune Alessandria basso altosiamo certamente carenti. Ma il resto? Su cosa punterete se davvero gli alessandrini decideranno di darvi fiducia?
Su alcune idee cardine, che sono attrarre capitali in città (attraverso agevolazioni per chi decide di investire: se non succede non si riparte), ma anche Alessandria smart city con innovazione vera, e rilancio del centro chiuso alle auto e vero outlet naturale, e riqualificazione delle periferie. Ma tutto, vorrei sottolinearlo, attraverso un percorso di condivisione e trasparenza decisionale rispetto al quale la giunta Rossa ha fallito completamente. Vogliamo parlare dell’emblematico ultimo bando ministeriale per il rilancio dell’area tra Alessandria e Spinetta?

Prego, parliamone: non vi è piaciuto il metodo, o il merito?
Non ci è piaciuto nulla, e gli alessandrini ancora si chiedono di che cosa si sta parlando. Hanno presentato un progetto sconosciuto persino alle associazioni ambientaliste (la cui realizzazione è stata affidata al solito amico, come sempre a cifre che consentissero, di un euro, l’assegnazione senza gara), in tutta fretta, durante la pausa di agosto. Le pare abbia un senso? Dopo di che, per quanto ne sappiamo il bando del Ministero chiede che non ci sia consumo di suolo, quindi temo che il progetto stesso venga anche bocciato. Ma in ogni caso perché non parlarne prima in consiglio comunale, e con i cittadini? Da quattro anni tutto in questa città viene deciso da due o tre persone, in segrete stanze. Tutto il resto, anche dentro il Pd, è semplice cinghia di trasmissione. Quanto agli alessandrini, poi, semplicemente non pervenuti.

Ponte BormidaDel progetto di riqualificazione di Spinetta stupisce non poco l’ipotesi di una pista ciclabile che costerebbe quanto un ponte: il ponte che manca sulla Bormida, appunto.
Ripeto: quando le informazioni vengono sistematicamente occultate, le voci si moltiplicano, magari anche accompagnate da inesattezze. Ma la responsabilità è tutta di sindaco e giunta, che gestiscono la città come fosse una loro proprietà personale. E, a proposito di bluff pre-elettorali, mi lasci citare anche la Cittadella: sta andando a pezzi, alla faccia dei manifesti sui 34 milioni di euro. Ma quando, ma dove? In compenso un progetto articolato del Movimento 5 Stelle, con proposte precise e puntuali sul recupero e riutilizzo della Fortezza, non è mai stato neppure considerato.

Consigliere Di Filippo, lei si candiderà a sindaco? E comunque quando gli alessandrini potranno conoscere il candidato o candidato del Movimento 5 Stelle?
No, io non penso di candidarmi a sindaco, e se ho ben compreso non intende farlo neppure il mio collega Cammalleri: anche se entrambi metteremo ovviamente la nostra esperienza di consiglieri uscenti a piena disposizione del Movimento. Comunque entro fine novembre toccherà al nostro staff, e ai circa 530 iscritti al meet up alessandrino, scegliere il candidato o candidata, tra coloro che nel frattempo si saranno fatti avanti. Puntiamo a figure di alto profilo, sia per il primo cittadino, che per la squadra di governo della città. E su selezioni trasparenti: basta figli, nipoti, figliocci e cugini, come è successo finora.

Giochiamo alla fantapolitica consigliere: a giugno a Palazzo si insedia unAppendino sindaco primo cittadino o cittadina pentastellato/a: che fine fanno i dirigenti storici del comune, che notoriamente lì stanno, mentre i sindaci passano?
Esistono dei contratti di lavoro, delle garanzie, ma anche regole di crescente flessibilità, e mobilità. Chiara Appendino a Torino sta dimostrando che cambiare si può, se si vuole. E che alle persone occorre saper parlare chiaro: e ad Alessandria gli ultimi vent’anni di fallimenti della politica comunale ricadono per metà sulle spalle dei politici, e per l’altra metà su quelle dei dirigenti i cui nomi e cognomi tutti conosciamo a memoria. A buon intenditor….
Seggio elettoraleLa domandona finale: sia centro destra che centro sinistra sembrano temere più di tutto un ballottaggio con i 5 Stelle. Voi invece?
(sorride) Io personalmente penso che facciano benissimo a temerci, ne hanno ragione, dati alla mano. Per quanto ci riguarda è davvero assolutamente indifferente: centro destra e centro sinistra pari sono, soprattutto in questa città. Gli alessandrini lo sanno, e credo che alle urne nel 2017 dimostreranno di volere davvero il cambiamento.

 

Ettore Grassano