Forza Italia Casale: “Ampliamento discarica Bazzani: di cosa ha paura il sindaco Palazzetti?”

Discarica BazzaniUna sala negata, una discarica (Bazzani) della discordia, e un partito di opposizione (Forza Italia) che si dichiara vittima di censura, e ipotizza che sul tema rifiuti la maggioranza di centro sinistra abbia, quanto meno, poca voglia di confrontarsi con i casalesi.

Ecco, sul tema, l’intervento di Guido Gabotto, coordinatore cittadino casalese di Forza Italia:

“Come è noto, per il giorno 18 marzo u.s. alle ore 18,00 era prevista, nella sala congressi all’interno della Mostra di San Giuseppe, la presentazione di Forza Italia di una proposta tecnica alternativa all’ampliamento della discarica di Bazzani; il giorno prima dell’evento Forza Italia si è trovata costretta all’annullamento in quanto l’organizzatore della Mostra, la società Manazza Gefra Srl, revocava l’autorizzazione all’uso della sala congressi perchè “Il nostro statuto e in particolare quello della Fiera, vieta qualsiasi manifestazione organizzata da forze politiche o sindacali in contemporanea con lo svolgimento di eventi fieristici”.

“Abbiamo ritenuto di attendere qualche giorno prima di esprimere il nostro pensiero sull’accaduto – fa sapere il Coordinatore Cittadino Guido Gabotto – al fine di appurare pienamente le responsabilità e le reali motivazioni che stanno sotto a questo che ora posso definire senza indugi “UN ATTO DI CENSURA” da parte del Sindaco in combutta con il primo partito di maggioranza e la società organizzatrice. E’ sembrato fin da subito sospetto il tempismo, un giorno prima dell’evento e ben una settimana dopo aver concesso l’autorizzazione, con cui la Manazza si è accorta che la manifestazione era organizzata da una forza politica, in quanto la richiesta è stata fatta da Forza Italia e la conseguente autorizzazione è stata ad essa rilasciata. Per mettere in atto questo inqualificabile gesto sono dovuti ricorrere a metodi censori di altri tempi, che, sinceramente, pensavamo fossero passati, nonostante l’appartenenza politica degli attori, come riferirsi ad un non ben definito “statuto della Fiera”, che ricordo essere invece una Mostra, e di cui oggi, a giorni di distanza dalla nostra richiesta, non abbiamo ancora avuto il piacere di averne copia (forse perchè non esiste??!!)”.

Continua Gabotto: “Il Sindaco, peraltro invitato alla presentazione assieme agli assessori competenti, ai sindaci del Consorzio e al cda stesso del Consorzio, indicato dagli organizzatori come l’unica persona che potesse autorizzare l’evento, si è sottratto senza indugi, ricorrendo ad un trucco meschino come quello di proporre altra collocazione, ben sapendo che, in questo modo, la visibilità e l’affluenza di pubblico sarebbe stata infinitamente minore. A questo punto ci chiediamo perchè il Sindaco e il primo partito che la appoggia siano arrivati a censurare, di fatto, la nostra presentazione pubblica? Di cosa hanno paura? Il Sindaco del confronto, del dialogo, della condivisione con i cittadini e per i cittadini. perchè impedisce che questi ultimi vengano a sapere che i rifiuti, nel 2016, si possono trattare senza ricorrere all’ampliamento della discarica? Quali interessi ci sono realmente, sotto questo comportamento? Il Sindaco che auspica numerosi visitatori alla Mostra di San Giuseppe “per condividere con loro l’entusiasmo e l’amore per la nostra splendida terra” avrebbe forse avuto difficoltà a spiegare loro come si concilia appunto “l’amore per la nostra terra”, col progetto di ampliamento della discarica?”

“Siamo stati censurati questa volta – conclude Gabotto – con un atto degno della peggior Corea del Nord, ma stia tranquilla il Sindaco e gli autorevoli membri del principale partito che l’appoggia: daremo voce al nostro progetto con più determinazione di prima, certi che un gesto del genere, un ingiustificato e deprecabile atto di forza da regime comunista, sia solo un’ammissione di debolezza, di impossibilità di difendere, con motivazioni valide, una scelta scellerata e insostenibile come ampliare la discarica, un atto di paura nei confronti dei cittadini casalesi, e degli amministratori e abitanti del territorio.”