A Tortona condomini da costruire e rogge da spostare

Era il 2012 quando la giunta Berutti decideva di vendere il mercato ortofrutticolo coperto alla società Ecocity affinchè quest’ultima potesse dar corso ad un progetto di “riqualificazione” dell’area, consistente nella demolizione del vecchio mercato e la costruzione di due condomini di otto piani fuori terra più due interrati.

Per rendere attuabile il progetto, era stata anche apportata una variante al Piano Regolatore, che non prevedeva la possibilità di edificare su otto piani. Era stato così avviato l’iter progettuale per il conseguimento del permesso di costruire, terminato circa due mesi fa con il parere favorevole della Commissione Edilizia.

Si è quindi proceduto alla stesura della necessaria convenzione fra la Ecocity e il Comune di Tortona, al fine di definire i rispettivi impegni e quantificare sia gli standard urbanistici (da cedere o monetizzare) che gli oneri di urbanizzazione da versare, con relative modalità di pagamento.

Al punto 8 dello schema di convenzione (presentato e APPROVATO dalla maggioranza al consiglio comunale di lunedì 22 febbraio) si legge che i necessari lavori di deviazione della roggia S.Sisto, che passa sotto l’area del mercato coperto, saranno totalmente a carico delle Casse Comunali (cioè a carico di noi cittadini). Tutto questo perché, all’atto della cessione dell’area, evidentemente nessuno si era accorto (o ricordato) dell’esistenza della roggia, venuta alla luce casualmente solo vari mesi dopo l’acquisto.

Una cosa è certa: chiunque sia il responsabile di questo vizio di forma nella procedura di compravendita, deve assumersi le proprie responsabilità affinchè non sia la cittadinanza a farne le spese, come sottolineato in modo perentorio dal nostro consigliere Bottiroli durante l’acceso dibattito che ha preceduto la votazione della delibera di approvazione dello schema di convenzione.

Il M5S di Tortona intende pertanto avviare ogni possibile azione in sua facoltà al fine di impedire che la cittadinanza debba pagare anche solo un euro per sopperire a disattenzioni, manchevolezze o colpe di altri.

Contemporaneamente il M5S continuerà a vigilare affinchè questa grossa operazione immobiliare si svolga con trasparenza e correttezza in ogni sua fase.

Non dimentichiamo che sotto il mercato coperto con ogni probabilità c’è un patrimonio di reperti archeologici analogo o magari ancora più ricco di quello che era stato rinvenuto durante gli scavi per la costruzione del vicinissimo supermercato Esselunga: che ne sarà di ciò che verrà portato alla luce? Si riuscirà a tutelarlo, questa volta?

Noi vigileremo. Attentamente.

Un’ultima considerazione, sulla quale invitiamo i lettori a riflettere: c’era davvero bisogno di costruire un nuovo, ennesimo mega-insediamento residenziale in una città che è già disseminata di “cattedrali nel deserto”, cantieri fermi da anni e scheletri di condomini incompiuti per mancanza di domanda di acquisto degli immobili? E’ risaputo come, ormai da anni, mezza città sia in vendita a prezzi molto convenienti se non addirittura risibili:

come si può pensare di vendere facilmente un appartamento nuovo in un condominio quando con gli stessi soldi si può acquistare una lussuosa villa sul castello? Oppure un’elegante residenza storica in pieno centro, finita magari all’asta in tribunale?

A Tortona non c’è bisogno di case nuove, anche a fronte di una popolazione che non è certamente in crescita. E tanto meno c’è bisogno di costruire “in verticale”: neanche fossimo in Liguria, dove non c’è più un centimetro quadrato di territorio libero. Se a Tortona si sceglie di costruire su otto piani, è solo per ragioni speculative, non certo per necessità.

Che dire poi del fatto che la struttura del mercato coperto avrebbe potuto essere, anziché demolita, recuperata in qualche modo utile alla cittadinanza? A Tortona, per esempio, mancano luoghi spaziosi e coperti dove poter organizzare eventi anche in periodo invernale o autunnale. Eventi e manifestazioni che incentiverebbero il turismo e porterebbero gente in città. Oltre al mercato coperto a Tortona ci sono i meravigliosi magazzini del sale di Pier Luigi Nervi, che giacciono in stato di totale abbandono da decenni e che se solo si trovassero in un Comune più illuminato del nostro sarebbero certamente una preziosa attrattiva architettonica. Invece a Tortona si spendono soldi pubblici per far sorvegliare da un istituto di vigilanza privata quel che resta di un teatro abortito in zona Dellepiane e di un ecomostro in mezzo a quella che era stata (e potrebbe tornare ad essere) una delle piazze più belle e vive della città, cioè piazza delle Erbe.

Alla luce di tutte queste considerazioni, ha più senso demolire il mercato coperto o l’orrendo ex-tribunale al centro di piazza delle Erbe?

Ha più senso amministrare la città in modo oculato e lungimirante o scialare
dissennatamente i soldi pubblici per decenni fino a trovarsi con l’acqua talmente alla gola da dover svendere il patrimonio edilizio cittadino per evitare il definitivo tracollo finanziario?

Tortona è una città ancora ricca di tesori e gioielli. Ha solo bisogno di essere valorizzata, restaurata, abbellita, in quello che è il suo patrimonio già esistente. E questo vorrebbe dire anche LAVORO, per tanti artigiani, ditte e famiglie tortonesi: non è certo necessario costruire palazzi di otto piani, per incentivare l’edilizia, e il M5S è e sarà sempre dalla parte di chi nell’edilizia ci mette le braccia e il sudore della fronte.

 

M5Stelle Tortona