M5S: “Sul riordino delle Province la Regione decide di non decidere”

Palazzo Ghilini 2Il DDL 145 sul riordino delle Province non dà certezze, non riorganizza nulla, la Regione Piemonte semplicemente decide di non decidere. Questa legge conserva il più possibile lo status quo e demanda il più possibile le scelte più importanti.

Ci saremmo aspettati più coraggio ed un approccio più pragmatico, invece ancora una volta hanno trionfato i tatticismi. Altre regioni si sono mosse prima e meglio. Emilia Romagna, Toscana e Liguria hanno legiferato in tempo ed in modo chiaro mentre il Piemonte è arrivato con il fiato corto al termine perentorio previsto per il 31 ottobre.

La scelta più razionale sarebbe stata quella di far confluire direttamente alle Regioni le funzioni delle Province, in modo da avere un quadro complessivo per la razionalizzazione dei costi e la gestione del personale. Adesso al caos istituzionale generato dalla legge nazionale Delrio si somma l’immobilismo della Giunta Chiamparino.

Il rischio principale, quando le leggi non sono chiare, o rimandano ad ulteriori disposizioni come in questo caso, riguarda l’apertura di un pericoloso spazio per l’arbitrio dei singoli funzionari.

Nel corso del dibattito in aula abbiamo posto più volte l’attenzione, attraverso numerosi emendamenti, anche sulla salvaguardia dei posti di lavoro, con particolare attenzione alla situazione dei cosiddetti precari delle Province “inguaiati” dalla riforma Delrio.
Auspichiamo che l’impegno a salvaguardare i posti di lavoro assunto dal Consiglio regionale con l’approvazione dell’ordine del giorno che abbiamo sottoscritto non rimanga solo sulla carta.
Approvato invece un ordine del giorno a 5 Stelle, collegato al ddl 145, a prima firma Paolo Mighetti, per aumentare i controlli sulle cave. Il documento impegna la Giunta a garantire controlli in modo sinergico tra il personale regionale e quello attualmente in capo alle Province e ad avviare un censimento regionale su tutte le attività estrattive. L’ordine del giorno prevede inoltre l’avvio di un regime di controlli mirato a garantire almeno una verifica annua per cava e negli impianti di prima trasformazione fissi e mobili.
Gruppo regionale M5S Piemonte