Baraldi: “Il Piano Strategico e degli Investimenti è uno strumento per crescere”

Baraldi GiovannaIl direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Giovanna Baraldi ha presentato venerdì 31 luglio, il Piano Strategico degli Investimenti: un documento di respiro triennale, che specifica gli investimenti necessari per sviluppare il ruolo di riferimento nella rete richiesto dalla Regione Piemonte a partire dalla missione dei singoli ospedali Civile, Infantile e Borsalino, nonché della funzione territoriale dell’emergenza 118.

In un Salone di Rappresentanza gremito di autorità della città (il Prefetto, il Sindaco, il Vescovo) e della province di Alessandria  e Asti con numerosi sindaci, di associazioni di pazienti e di volontariato, di realtà espressione del mondo imprenditoriale e del tessuto economico, di alcuni direttori generali del resto del Piemonte, il Direttore Baraldi ha ringraziato i presenti e ha illustrato la necessità di creare consenso e partecipazione intorno al Piano Strategico.

Spiega la dr.ssa Baraldi: “In questi mesi ho avuto modo di constatare la vetustà e l’obsolescenza delle strutture aziendali, in particolare il Civile. Per questo motivo ho ritenuto indispensabile agire con celerità per individuare le priorità legate alle azioni utili a garantire le funzioni di ospedale di riferimento. Dall’analisi dei dati di attività e a seguito di una serie di sopralluoghi, abbiamo predisposto il Piano Strategico che rappresenta una visione d’insieme e costituisce la genesi di una serie di piani operativi finalizzati alla presa in carico del paziente, oltre che interventi di umanizzazione e ammodernamento delle strutture. Il documento è basato su logiche di appropriatezza, di riorganizzazione e razionalizzazione di tutte le risorse disponibili. È fondamentale la stesura di un programma definito attraverso il consenso e la partecipazione degli operatori, unica garanzia della possibilità di realizzazione”.

L’analisi è stata condotta tenendo conto dei punti di forza e di debolezza delle strutture, nella logica di provare a trasformare ciascuno di essi in obiettivo: perché, come spiega Baraldi, i cardini sui cui operare sono professionalità e competenze, che rappresentano la certezza di un risultato positivo.

I tre elementi chiave del documento sono l’appropriatezza, la rete e gli investimenti per l’ammodernamento, in particolare all’Ospedale Civile. Sul primo concetto l’Azienda Ospedaliera ha già iniziato a lavorare con i professionisti, ne è un esempio concreto il nuovo regolamento dei blocchi operatori che ha preso avvio all’inizio di luglio e che troverà piena attuazione con l’avvio del nuovo blocco operatorio collocato sopra il Pronto Soccorso, unitamente ai 14 posti letto della terapia intensiva. Questo è anche l’esempio di quanto previsto nel documento, che prevede per il Civile la razionalizzazione e la riorganizzazione degli spazi in un’ottica concentrazione per aree omogenee e di intensità di cura.

La risposta alla vetustà si declina con l’ammodernamento in termini di rinnovamento, sicurezza, umanizzazione e accoglienza: questa sezione è il corpo più “pesante” del documento e quello dove è necessario che le istituzioni diano un maggiore contributo e sostegno affinché possa concretizzarsi in tempi celeri. Sono previsti lavori di messa in sicurezza dell’attuale blocco operatorio, con la copertura tetto, la sistemazione di impianti elevatori, sistemi antincendio ed impianti elettrici. Alla voce umanizzazione trovano collocazione il progetto di realizzazione nuove di sale parto e nuova sede dell’Ostetricia: “La mamma e il neonato devono essere vicini – afferma Baraldi – per cui un progetto che vede la nuova sede dell’Ostetricia, (l’attuale si trova nel corpo più vecchio dell’Ospedale risalente al periodo settecentesco) trovi collocazione accanto alla nuova sede Terapia Intensiva Neonatale e Neonatologia, oggi all’Infantile”. Sempre al presidio Civile, altra voce del capitolo l’umanizzazione: sono previsti nuovi locali per la Dialisi e a rotazione interventi su altre degenze, per la realizzazione di servizi igienici e adeguamento degli infissi.

Il direttore generale Baraldi, illustrando il concetto di rete, ha chiarito come superando la frammentarietà dei servizi che si caratterizzano spesso come duplicati e raramente come sostituivi, l’Infantile possa trovare una nuova e più forte identità: “Solo dando avvio ad un progetto di sviluppo nella rete pediatrica regionale possiamo riuscire a valorizzare le competenze specifiche presenti in questa struttura, che ha una forte tradizione. Ringrazio l’Avv. Zanetta, direttore generale della Città della Salute di Torino (e quindi comprensivo del presidio Infantile di Torino Regina Margherita) oggi presente, per il lavoro svolto insieme: il gruppo di lavoro ha individuato l’Infantile come riferimento per una serie di attività, tra cui il trattamento della labio-palatoschisi, le adeno-tonsillectomie, l’ipovisione, la chirurgia toracica correttiva, gli allungamenti degli arti e la correzione delle malformazioni ortopediche, la patologia acuta di neurochirurgia pediatrica, la riabilitazione ad alta complessità in regime di ricovero. Inoltre è prevista la realizzazione del Centro regionale TAC con l’acquisizione degli esami in sedazione profonda e il trasferimento delle immagini in tutto il Piemonte”. Per quanto riguarda invece lo sviluppo del Borsalino si prevede il completamento dei posti letto disponibili.

La Dottoressa Baraldi ha inoltre sottolineato che sono già stati investiti per quest’anno 500.000 euro solo nei sistemi informativi, è previsto l’acquisto di 70 letti “speciali”, l’acquisto della gammacamera  per la Medicina Nucleare.

La presentazione di oggi, ha sottolineato il direttore Baraldi, è stato il momento di avvio di un confronto con le istituzioni e le altre Aziende del quadrante, (erano infatti presenti il dr. Gilberto Gentili dell’ASL AL e la dr.ssa Ida Grossi  dell’ASL AT con i quali si sta già realizzando concreta collaborazione) per la definizione di un progetto di rete delle strutture del territorio che vedrà ulteriori e specifici momenti di dialogo e discussione.