Il comitato etico [Il Citazionista]

Sepp-Blatterdi Andrea Antonuccio.

«Corruptissima re publica, plurimae leges»
Annales, III, 27, Tacito

In una repubblica molto corrotta moltissime sono le leggi, scriveva Publio Cornelio Tacito nei suoi Annali. Oggi lo storico romano non potrebbe far altro che confermare le sue stesse parole. Non solo per la derelitta Repubblica Italiana (che pure fa egregiamente la sua parte, almeno in questo settore dell’ingordigia umana), ma anche per altri Paesi e istituzioni. Come il calcio, per esempio.

Pensiamo allo scandalo Fifa scoppiato in queste ore. Tangenti milionarie pagate a integerrimi funzionari in giacca e cravatta, per convincerli a scegliere una sede “amica” per i Mondiali di calcio. Il presidente Fifa, Joseph “Sepp” Blatter (nella foto), ha addirittura finto di cadere dalle nuvole, blat(t)erando di un comitato etico (ma vi rendete conto?) che affronterà la spiacevole situazione e punirà i colpevoli. Come se l’etica fosse un cappello che si tira fuori dall’armadio quando fa troppo freddo, e poi si rimette via, in naftalina, fino all’inverno successivo.

Torniamo in Italia. Anche qui qualcuno, tra giocatori, presidenti, allenatori e direttori sportivi, ha tramato per concordare i risultati di alcune partite in Lega Pro e, addirittura, in serie D. In ballo, pensa un po’, diverse scommesse milionarie “pilotate” da mafie e mafiette nostrane. Attendiamo un comitato etico anche qui, magari dalla Figc, che potrebbe farselo prestare dalla Fifa.

Se dallo sport ci spostiamo alla gestione della res publica, il clima non cambia. Dalle reciproche cortesie (“Se compro il tuo vino, tu mi stai amico?”) alle dazioni vere e proprie di denaro (“Sono il signor 10%, per servirla”), sembra che non esista alcun essere umano, con un certo potere decisionale, immune dalla corruzione. E tutto questo malgrado la minaccia, sempre incombente, dell’immacolato e autorevole comitato etico.

Quis custodiet ipsos custodes? si chiedeva argutamente Giovenale nella sua VI Satira. E oggi, chi custodirà i custodi dell’etica?