D4, la zona (industriale) fantasma

D4 scalo piazza lato AristorC’era una volta la D4. O meglio, ancora c’è, ma in condizioni di degrado ed abbandono, come se fosse un Far-West terra di nessuno, e non parte integrante del comune di Alessandria, e sede di numerose attività economiche e produttive, e anche di cooperative sociali.

A segnalare la grave situazione di quell’area, che si trova tra il Cristo e Casalbagliano, è il consigliere comunale alessandrino Renzo Penna (SEL), che chiede all’assessore competente se sia al corrente della situazione, e cosa l’amministrazione intenda fare.

Aggiungiamo noi: “se” intenda fare. Francamente, dopo tre anni di retorica sul dissesto e di adesione a tante, importantissime e filantropiche progettualità, ci piacerebbe cogliere segnali concreti all’insegna del ‘fare’, che ad Alessandria latitano paurosamente.

E un territorio incapace di essere ‘attrattivo’, e che anzi sembra faccia di tutto per essere ‘respingente’ (chi oggi potrebbe pensare di aprire una nuova attività, e di investire capitali veri ad Alessandria, gestita in questo modo?), a cosa può andare incontro, se non ad un futuro fatto di declino, recriminazioni e ‘fuga’ per gli alessandrini più giovani e dinamici?

Di seguito, il testo completo dell’interpellanza sulla zona (industriale) D4.

E. G.

 

Al Presidente del Consiglio
del Comune di Alessandria
Sede

INTERPELLANZA

Oggetto: Condizione della Zona Industriale D4 Scalo e, in particolare, di Via LuigiD 4 Einaudi

PREMESSO che:

– la Zona Industriale D4 Scalo di Alessandria, ubicata nella periferia del quartiere Cristo in direzione di Casalbagliano, pur in presenza di significative realtà che hanno dismesso l’attività, occupa tuttora numerose società e aziende di diverse e importanti attività economico-produttive;
– sono altresì presenti Società Cooperative Sociali e, in particolare, il Centro diurno socio terapeutico per disabili “Sole Luna”;
– l’intera zona, ma, soprattutto, la via principale che porta il nome di Luigi Einaudi – uno dei padri della Repubblica Italiana – presenta evidenti segni di degrado: carente manutenzione della strada e dei marciapiedi; assenza di cura degli alberi e del verde; contenitori dei rifiuti urbani su strada con attorno “ingombranti” e RAEE (vedi foto);
– in particolare molti alberi, sia lungo un lato della via che nella piazza-parcheggio che si trova prossima alla Società Aristor, sono o già stati tolti e non sostituiti, o denunciano una cattiva condizione dovuta allo spazio troppo angusto nel quale sono stati piantumati (vedi foto);
– il cartellone che si incontra immettendosi da via Casalbagliano in via Einaudi che mappa la Zona Industriale e indica l’ubicazione, lo spazio e il nome delle singole aziende denuncia, con evidenza, tutti i suoi anni e risulta del tutto superato (vedi foto);
tutto ciò premesso

INTERPELLA

L’Assessore competente per conoscere:

– se l’Amministrazione è a conoscenza della condizione descritta nella quale si trova una parte significativa della Zona Industriale D4 Scalo e, in particolare, via Luigi Einaudi;
– se sono previsti interventi volti a migliorare la Zona;
– se per ridurre il degrado non si ritenga, da parte della società partecipata AMAG Ambiente, di internalizzare i contenitori dei rifiuti solidi urbani, vista la prevalente caratteristica industriale e produttiva della Zona e la vicinanza di un Centro consortile di raccolta dei rifiuti;
– se l’Amministrazione, di cui sono note le difficoltà di bilancio, non ritenga di richiedere, per la manutenzione del verde e degli alberi della Zona, la collaborazione e il concreto aiuto delle aziende presenti, da valorizzare in maniera adeguata.

Renzo Penna – SEL