Dalle Province agli Enti di Area Vasta: analisi e e approfondimenti al convegno di Palazzo Monferrato

Palazzo MonferratoSi è aperto con il saluto di Rita Rossa, Sindaco e Presidente della Provincia di Alessandria il seminario di venerdì mattina a Palazzo Monferrato, riguardante il riordino delle funzioni di area vasta in Piemonte ed il nuovo rapporto con i Comuni, che in riferimento alle Province, ormai considerate Ente di secondo livello, guarda al futuro con la realizzazione di città metropolitane ed enti di area vasta. (di quest’ultime per il Piemonte ne sono previste tre)

‘Si tratta di guardare oltre, ed accettare la sfida di attuare le riforme istituzionali in atto, nell’ottica della massima collaborazione con la Regione ed il Governo per consentire l’attuazione delle riforme, con la consapevolezza di andare verso la costruzione di un Ente di area vasta, un grande ente di raccordo tra i piccoli Comuni e la Regione, un pavimento solido sul quale appoggiare una nuova realtà che guarda al futuro. Che non può però mancare di risorse.’ Ha
dichiarato Rita Rossa.
‘Le nuove province, se le sapremo costruire, senza fare resistenze, ormai inutili
saranno le Case di Comuni, luoghi in cui le Comunità troveranno piena espressione
delle loro istanze e dove sarà possibile aiutare le piccole amministrazioni, assicurando non solo risparmi ma anche una più efficiente gestione della pubblica amministrazione e dei servizi ai cittadini’.

All’intervento di saluto e di introduzione della Presidente sono seguiti gli interventi
di Andrea Ballarè (Sindaco di Novara e Presidente Anci Piemonte), Emanuele Ramella Prolungo (Sindaco di Occhieppo superiore e Vicepresidente Unione Province piemontesi).
A seguire, Il Vicepresidente della Regione Piemonte, Aldo Reschigna ha illustrato il quadro esistente attualmente, anche di rapporto con le altre Regioni ribadendo la necessità di avviare quanto prima il riordino previsto dalla Legge 56/14, per evitare che le Province nell’attuale situazione di ‘stallo’corrano il rischio di dover risolvere problemi ancora più gravi, a partire dai 1 gennaio 2016.

“Il nuovo ente di area vasta, così come ridisegnato – ribadiscono in Provincia – ha tutte le potenzialità per rappresentare una grande innovazione nel sistema istituzionale del Paese”.