Alexala: “flussi turistici con luci e ombre: flessione per gli alberghi, crescita degli arrivi cinesi”

Turisti cinesiAlexala, dopo la presentazione avvenuta in Provincia dei dati relativi al movimento turistico sul territorio per l’anno 2014, esprime alcune considerazioni sulle “luci e le ombre”, che i numeri hanno evidenziato.

Per il settore alberghiero si registra una fase di “sofferenza”, in quanto hanno chiuso 3 hotel a 3 stelle, a fronte dell’apertura di un 4 stelle, con una perdita globale di 169 posti letto. Nel settore extralberghiero sono nati n. 28 esercizi: 14 agriturismi,11 b&b, 2 affittacamere, 1 ostello.

Il settore alberghiero ha registrato una flessione del 5,8% sugli arrivi e del 6,35% sulle presenze, il settore extralberghiero registra, invece un +13,4% degli arrivi e un +1,36% delle presenze.

“Questi dati si possono interpretare come un maggior sviluppo del turismo leisure a fronte di una diminuzione del turismo business, legata sicuramente anche alla crisi delle aziende italiane, che in alcune parti del nostro territorio si è manifestata con particolare evidenza – commenta il presidente di Alexala Sergio Guglielmero – Tutto ciò fa riflettere sul fatto che occorra fare, forse, una valutazione con il settore alberghiero, perché sono comprensibilmente diversi i target del leisure e del business, al fine di trovare possibili correttivi per il futuro.”

Nell’analisi del movimento turistico straniero si evincono sostanzialmente i seguenti dati:

-Settore ALBERGHIERO
Per quanto riguarda il movimento turistico dall’Italia, la prima regione è il Piemonte, seguita dalla Lombardia. Fra gli stranieri provenienti dall’Europa il primo mercato rimane la Germania, seppur in flessione, il secondo la Francia e il terzo la Svizzera, per i quali si registra una crescita rispetto al 2013 e il quarto la Russia, però in netta flessione per gli ovvi motivi legati alla crisi internazionale. Per gli stranieri di provenienza extraeuropea, il primo mercato è quello cinese seguito dagli USA.
Sul totale degli arrivi il mercato cinese risulta essere il quarto, segnalando un incremento significativo.

Settore EXTRALBERGHIERO
In questo ambito, per quanto concerne le presenze, la prima regione italiana è la Lombardia (in crescita dell’11% con una permanenza media di 3 gg), seguita dal Piemonte. Fra gli stranieri europei, il primo mercato è la Svizzera, seguito dalla Francia e dalla Germania, tutti in crescita rispetto al 2013. Quarti sono i Russi, in lieve flessione a causa della crisi internazionale.
Relativamente agli stranieri extraeuropei il primo mercato è quello USA seguito da quello Cinese.

Dalla lettura dei dati, ripartita secondo i diversi centri zona, si evidenzia che, in termini di arrivi, si registrano flessioni solo su Acqui Terme e Tortona. In termini di presenze, invece, vi sono flessioni tutti i centri zona, tranne Novi Ligure e Casale Monferrato.
Secondo una analisi globale la flessione legata al settore alberghiero si registra in quasi tutte le aree, con la sola eccezione di Ovada. Al contrario il settore extralberghiero è in crescita in tutte le aree.

In generale ( tra alberghiero ed extralberghiero)
per quanto riguarda gli arrivi stranieri, i primi mercati sono i seguenti:

1. Germania (18.773)
2. Francia (17.950)
3. Svizzera ( 14.131)
4. Russia ( 7.253)
5. Cina ( 6.396)
6. USA (2.900)

Da segnalare in particolare l’incremento del 17% degli arrivi cinesi

Per quanto riguarda le presenze:

1. Germania ( 37.747)
2. Francia ( 26.477)
3. Svizzera (25.554)
4. Cina ( 11.842)
5. Russia ( 11.299)
6. USA (7.495)

Da segnalare in particolare l’incremento del 30% delle presenze cinesi

“Dall’analisi generale dei dati si conferma che la scelta di investire, come si sta facendo da ormai due anni sul mercato cinese, è stata premiata, considerato che oggi è ormai riconosciuto come il mercato con le maggiori potenzialità. – conclude il presidente Guglielmero – Una indicazione che i dati fanno emergere riguarda la necessità di porre maggior attenzione al mercato Svizzero, finora poco sviluppato con azioni mirate. Occorre inoltre studiare soluzioni per recuperare la lieve quota di mercato della Germania che si è persa anche a causa della riduzione del servizio DB AUTOZUG (a causa della chiusura dei servizi in tutta Europa), che ha sospeso il flusso settimanale di turisti con auto al seguito. Per quanto riguarda il successivo stop dato al servizio anche da parte di AUTOSLAAP (legato peraltro a loro motivi di carattere aziendale), non si hanno, al momento, notizie che consentano di capire come evolverà la situazione.”