Mighetti: “Parto in emergenza ad Acqui, unica soluzione è potenziare il personale”

Ospedale Acqui TermeIl parto in emergenza presso l’ospedale di Acqui Terme (AL) dimostra come l’assessore Saitta abbia invertito l’ordine delle priorità nella sanità piemontese. Era necessaria, infatti, prima la riorganizzazione dell’assistenza territoriale (in grado di prendere in carico circostanze simili prima che diventino emergenze) e solo successivamente il sistema ospedaliero. Invece la Regione ha preferito tagliare semplicemente i servizi senza preoccuparsi di nient’altro.

Dunque solo una corretta integrazione dell’assistenza territoriale con quella ospedaliera avrebbe permesso di evitare il secondo parto in condizioni precarie presso il presidio di Acqui, da poco sprovvisto del punto nascite, soppresso dalla precedente Giunta regionale.

In questi giorni sia l’assessore che il Direttore della sanità Moirano hanno evidenziato la possibilità di sbloccare il turn over del personale. Se così fosse, sarebbe necessario effettuare un’attenta valutazione per potenziare quelle realtà, come Acqui, che hanno subito un sostanziale ridimensionamento dei servizi prevedendo l’introduzione di un ginecologo attivo 24h ed un’ostetrica.

Il Movimento 5 Stelle chiederà all’assessore di dare subito adeguate risposte ai cittadini acquesi.

Paolo Mighetti, Consigliere regionale M5S Piemonte

Stefania Batzella, Consigliere regionale M5S Piemonte