Di Masi: “Non so quando, ma per i Grigi la serie B arriverà: ora però aspettiamo tutti i tifosi allo stadio!”

Di Masi Luca 1Nonostante il passo falso della squadra domenica scorsa a Mantova, Luca Di Masi ha sicuramente le carte in regola per puntare ad essere l’alessandrino dell’anno (per quanto adottivo, in quanto torinese doc), in questo 2015 che vede l’Alessandria calcio fra le protagoniste assolute di un campionato, quello della LegaPro, che sta riportando al Moccagatta il calcio vero, di qualità.

Di Masi è, praticamente da due anni (“festeggeremo la ricorrenza precisa il prossimo 6 febbraio”), il presidente/proprietario dei Grigi, e il principale artefice del rilancio in corso. La squadra, ‘campione d’inverno’ nel girone A della nuova serie C appunto, da mesi sta appassionando tutta la città e il territorio, e non più soltanto la falange di tifosi ‘irriducibili’ che, come giusto che sia, non hanno mai abbandonato ‘l’Orso grigio’ neppure negli anni di ‘magra’. In verità negli ultimi decenni assai più numerosi di quelli trionfali, a ben contarli.

Che Di Masi si presentasse ad Alessandria con una professionalità e un progetto decisamente più ambiziosi rispetto a numerosi suoi predecessori era già evidente al suo arrivo, e la sua determinazione (“ragioniamo sul prossimo decennio, non solo sull’anno a venire”) traspariva già chiaramente nella nostra precedente intervista, che risale a circa un anno e mezzo fa.

Non tutti, però, avrebbero scommesso di ritrovare quest’anno i Grigi, in un campionato oggettivamente di buon livello qualitativo medio come il girone A della Lega Pro, non solo ‘nella parte sinistra della classifica’, come promesso nell’estate 2014 dallo stesso Di Masi, ma addirittura ‘campione d’inverno’, e potenzialmente in grado di giocarsela fino alla fine con le squadre più blasonate, a partire da quel Novara ‘schiacciasassi’ che qualche fase di sbandamento ultimamente l’ha avuta, e a cui comunque i Grigi faranno visita tra pochi giorni, il prossimo 21 gennaio, in una partita in notturna da non perdere, con tanto di diretta su Rai Sport.

Ma cosa possiamo davvero aspettarci dai prossimi mesi? E’ prematuro (oltre che poco scaramantico: ma noi non siamo superstiziosi) pensare ad una serie B dietro l’angolo, e a portata di mano? E a che punto è già oggi il ‘progetto Alessandria calcio’, che accanto alla squadra in campo ha diverse altre anime, dall’attenzione verso i bambini/ragazzi ai rapporti con il territorio? E quali sono, se ci sono, le figure che più di altre il presidente/imprenditore Luca Di Masi ritiene essenziali e strategiche all’interno del ‘team’ dei Grigi?

 

Presidente Di Masi, lei ad Alessandria è l’eroe del momento: lo sarà anche di tuttoOrso Grigio il 2015?
(sorride, elegantissimo e un po’ imbarazzato, ndr) Non mettiamo il carro davanti ai buoi, e procediamo con grande prudenza, settimana per settimana: e intanto naturalmente continuiamo, questo sì, a costruire un progetto che guarda lontano.

Lei è presidente dei Grigi da due anni, ma tifoso da molto più tempo, come raccontammo in passato. All’inizio del 2013, arrivando alla guida della società, si aspettava una crescita così rapida?
Che le ambizioni fossero grandi non l’ho mai negato, e lo ribadisco oggi: siamo solo all’inizio di un cammino che speriamo possa portarci lontano, e in alto. Il 6 febbraio festeggerò i primi due anni da presidente, e in effetti la squadra oggi ci sta dando grandi soddisfazioni. Ma direi che tutti i traguardi ‘di tappa’ sono stati sin qui raggiunti. L’obiettivo l’anno scorso era di arrivare fra le prime otto, per sbarcare nella C unica, e ce l’abbiamo fatta concludendo il campionato addirittura al secondo posto, sia pur a pari merito. Anche se con qualche decisione dolorosa strada facendo, come il cambio di allenatore. La scorsa estate abbiamo Di Masi Magalinideciso di rinnovare davvero, a cominciare dall’ingaggio di un direttore sportivo, Giuseppe Magalini, che sta dimostrando appieno il suo valore. Consideri che in un team già molto strutturato come il nostro tutti i professionisti, dai giocatori ai mister allo staff tecnico e societario, sanno di trovare nel direttore sportivo il punto di riferimento costante, per qualsiasi necessità. Ed è il direttore sportivo che, insieme al presidente, costruisce la squadra, non solo durante il mercato estivo e quello di gennaio, cosiddetto ‘di riparazione’, ma lavorando sotto traccia tutto l’anno.

A proposito di mercato, presidente: da qui ai primi di febbraio ci sarà qualche ‘botto’ vero? Da settimane i giornali danno per scontato l’ingaggio di un ‘bomber di razza’, ma già un paio di trattative sembrano sfumate….
In realtà erano trattative appunto, o addirittura semplici contatti. Nulla di definito insomma: abbiamo una rosa splendida, di 21 titolari, nel senso che tutti i nostri ragazzi sono in grado di giocare nell’undici di partenza, per qualità e per dedizione alla causa. Se ci sarà la possibilità di fare qualche innesto di valore assoluto, non ci tireremo indietro: ma sempre garantendo il mantenimento dell’equilibrio all’interno del gruppo, e dello spogliatoio.

Non ci saranno cessioni?
Diversi nostri giocatori sono ambiti anche da squadre di B: ma nessuno sarà venduto aAlessandria calcio festa gennaio, a meno di situazioni e richieste particolari dei giocatori stessi. Ma al momento non mi risulta ce ne siano: tutti sono straordinariamente coinvolti dal nostro progetto….

Anche perché, presidente Di Masi, l’Alessandria è una delle non tantissime squadre completamente ‘solvibili’, e che pagano regolarmente tutti gli stipendi a ogni fine mese: ma quanto le è costato, ad oggi, l’investimento?
(sorride, ndr) Cifre non gliene faccio, mi spiace. Ma è, come dice lei, un investimento: guardiamo al futuro, e quel che spendiamo oggi (una C di alto livello come quella che stiamo facendo noi non consente di chiudere in utile la stagione, e neppure in pareggio) intendiamo davvero recuperarlo domani…

Insomma, nei Grigi lei ci mette passione e denaro, ma con un preciso disegno imprenditoriale: la serie B in che tempi è prevista?
La serie B deve arrivare sul campo, quindi non possiamo predeterminare i tempi. Certamente in B i conti possono tornare, per una serie importante di nuovi introiti, a partire dalla pay tv, ma non solo. L’obiettivo minimo di quest’anno, l’abbiamo sempre detto, è non solo la salvezza, ma la parte sinistra della classifica, ossia la prima metà. Se poi arriverà altro e di più, i play off per intenderci, saremo felicissimi, e super preparati ad affrontarli.

La vincitrice del girone però non fa i play off presidente: va direttamente in B….
(ride divertito….ndr) Sì, questo lo so. Ma noi per scaramanzia non ci pensiamo, e dico dall’inizio che la favorita da battere è il Novara: anche perché è una compagine costruita per la B, e che si è poi ritrovata in Lega Pro: tra l’altro tra poco andremo a giocare a casa loro, e credo che i nostri tifosi ci accompagneranno numerosi.

Curva NordLa tifoseria sembra rinata in effetti, e non vi fa mancare il suo sostegno neanche nelle trasferte più lontante e disagevoli…
Ed è un orgoglio, mi creda. Ci fanno sentire più forti, e orgogliosi di quel che stiamo facendo: io, poi, sono uno di loro da tanti anni, e lo sanno bene. Quest’anno abbiamo praticamente raddoppiato gli abbonati paganti (che ora sono circa 800, ndr), e anche il numero medio di presenze al Moccagatta, dove ormai abbiamo stabilmente 2.200 paganti, oltre appunto agli abbonati. Ecco, per il girone di ritorno, considerato anche che andiamo verso la bella stagione, e con grandi ambizioni, quel che mi aspetto è che i tifosi crescano ancora considerevolmente di numero, e che siano davvero il dodicesimo giocatore in campo. Il Mocca ai nostri avversari fa davvero paura, e deve farne sempre di più. Sempre sportivamente parlando, sia chiaro.

Taddei RiccardoRimaniamo ancora un momento sulla squadra presidente, e sullo spogliatoio. Direttore sportivo a parte, di cui abbiamo capito è molto soddisfatto, c’è un uomo simbolo di questi Grigi? Un giocatore che la colpisce particolarmente….
E’ un gruppo straordinario, con individualità di valore ma anche un grande senso del collettivo: e c’è un’amalgama totale tra chi era già qui in passato, e i giocatori arrivati in estate. Però certamente Taddei è un calciatore di straordinario talento, e al contempo un uomo vero, maturo ed equilibrato. Sa dribblare, ha visione di gioco ma sa anche fare spogliatoio. E anche i tifosi lo sanno, e lo coccolano quasi con apprensione. Ricordo che, qualche settimana fa, il giocatore è andato a terra per un normale contrasto di gioco, e tutto lo stadio si è ammutolito per un attimo, nel timore si fosse infortunato. Attimi appassionanti.

Parliamo un po’ anche delle attività societarie fuori dal campo, rivolte alGioca al Mocca territorio, e ai ragazzi in particolare. Ne avete diverse in pista……..
Assolutamente sì, a cominciare da Gioca al Mocca, che è un percorso a tappe che porta i giocatori della nostra prima squadra in visita a tante scuole elementari del territorio. E in primavera porteremo tutte le scolaresche allo stadio, durante la settimana, per una giornata di gioco e di festa. E’ bello incontrare i bambini, anche perché spesso fanno domande ‘spiazzanti’, e che ti fanno davvero riflettere. Sempre sul fronte ragazzi, cito volentieri anche la nostra scuola calcio, aperta a tutti i bambini a partire dai 6 anni: è un altro importante momento non ancora di sport, ma di socializzazione e di gioco. Poi, naturalmente, investiamo molto sul vivaio, e lì abbiamo allenatori di qualità, tra cui ex ‘bandiere’ dei Grigi come Servili e Ferrarese.

Di Masi Cossetti Bonzano 2Avete anche aperto un filone di attività legate alle aziende dell’alessandrino?
Certo, a partire dalla solida collaborazione con il nostro main sponsor, il Relais 23: il loro cuoco, tra l’altro, è stato di recente insignito di un importante riconoscimento a livello regionale, e non ne dubitavo data la qualità del suo lavoro. Ma abbiamo anche sviluppato un bel progetto con Ascom, portando in trasferta un gazebo con i prodotti tipici del nostro territorio: una bella occasione di promozione, e per quanto mi riguarda anche di confronto e socializzazione informale con i dirigenti della squadra avversaria, a cui illustro con piacere le eccellenze dell’alessandrino.

Il merchandising come va?
Ottimamente, compresi certi prodotti a tiratura limitata, e dai costi certamente non banali, come la maglia del centenario con filamenti in oro: ne abbiamo fatte volutamente solo 100 copie, una tiratura limitata, E sono state molto apprezzate. Ma abbiamo di tutto, dai guanti alle sciarpe ai giacconi, a gadget più particolari. Se penso alla fatica che feci anni fa, da tifoso ‘grigio’, a procurami una semplice sciarpa: che peraltro ho ancora, naturalmente, e a cui sono legatissimo!

Chiudiamo con uno sguardo alle istituzioni locali, presidente: com’è il rapportoSONY DSC con la politica alessandrina? E sul fronte stadio, ci sono novità?
Il sindaco di Alessandria mi ha telefonato proprio alla fine del girone di andata, per complimentarsi per la conquista del primo posto in classifica: e viene spesso a vederci al Mocca, è tifosa! Rapporti buoni quindi, anche se personalmente sono lontanissimo dalla politica, persino quando si tratta di ‘politica’ all’interno della Lega Calcio, si figuri. Mi sento più a mio agio allo stadio, e trai i tifosi. Il Moccagatta attualmente ci è affidato dal comune in concessione annuale, anche se ci piacerebbe riprendere il discorso della concessione pluriennale. In ogni caso, a prescindere dal giocare in Lega Pro o anche più in alto, qualche migliorìa allo stadio andrà apportata, e ne stiamo parlando con l’amministrazione: un dialogo all’insegna della reciproca disponibilità, per cui sono fiducioso.

Ettore Grassano