Le eccellenze dell’industria alessandrina del packaging copiate dai cinesi

Ghiaccino copiatoAlla CN Continental di Tortona se ne sono accorti quando è sfumato un grosso ordine, annullato da un cliente che a sua volta aveva perso la vendita di un prodotto già commissionato, il ghiaccio da borsa frigo – comunemente chiamato “ghiaccino” – fresco di restyling a cura di Gianni Bisio della CN con la collaborazione di Andrea Musso, illustratore e designer freelance.
Qualche piccola indagine e la verità viene fuori: un produttore cinese ha copiato perfettamente l’orsetto sul ghiaccino e lo sta distribuendo in Europa. L’importatore belga rivende il ghiaccino a una catena di discount tedesca che lo omaggia a tutti i clienti che acquistano una borsa frigo.

Solo per caso l’azienda tortonese lo viene a sapere e riesce ad avere una copia del falso, che in Italia al momento non è arrivato. Mentre le analsi del campione per verifica di eventuali tossicità nei materiali sono ancora in corso, risultano subito lampanti le irregolarità nella mancata lottizzazione del prodotto, prevista dalla normativa per gli imballaggi ad uso alimentare.

Protagonista suo malgrado della vicenda, Andrea Musso parlerà anche di questo nel suo corso Packaging questo sconosciuto, con inizio martedì 9 settembre a lab121 (via Verona 17, Alessandria, tel.388 957 1115 info@lab121.org – iscrizioni ancora aperte). In sei lezioni (termina il 25 settembre), gli allievi del corso (grafici, designer, brand manager, comunicatori ma anche imprenditori e studenti), apprenderanno tutto quanto c’è da sapere del processo creativo che sta dietro la ricerca della veste più adatta per un prodotto: dalla semantica all’interfaccia grafica fino all’acquisto d’impulso, con attenzione anche agli aspetti tecnici e normativi.

Gli esempi pratici (case history) saranno tratti dall’esperienza diretta del docente. Tra l’altro Andrea Musso collabora da anni con la CN Continental, purtroppo non nuova a episodi di plagio, anche se mai clamorosi come questo. “In linea di massima si trattava di dettagli difficilmente difendibili, solo una volta ci avevano copiato un prodotto completo – spiega il responsabile Gianni Bisio, raggiunto telefonicamente in Germania dove si trova per una fiera – I cinesi avevano riprodotto una nostra base per ombrellone, le copie erano state poi importate in Portogallo. Abbiamo dovuto recarci in quel Paese per promuovere causa all’importatore ma, nonostante tutto, l’abbiamo persa.
I cinesi sono inattaccabili, mentre noi non siamo tutelati dalla normativa: non ne esiste una europea, ogni paese si autoregolamenta e, mentre per esempio in Francia le regole sono rigorose, in Belgio non è così, non a caso è stato scelto come cavallo di Troia per introdurre in Europa le copie del nostro prodotto”, commenta amaramente Bisio. Dispendiosissimo adire le vie legali, “anche se stiamo percorrendo questa strada per cercare di bloccare la distribuzione almeno nel nostro continente – continua Bisio – ma non siamo troppo ottimisti: la catena distributiva è molto lunga, complicatissimo attribuire delle responsabilità”.

L’altro problema sottolineato dalla CN Continental è la mancanza di reattività da parte delle associazioni dei consumatori e delle associazioni di categoria, per cui un’azienda è sempre lasciata sola di fronte a queste situazioni che la penalizzano, e questo proprio nel momento in cui le aziende della provincia di Alessandria stanno dimostrando grande vitalità, con un export in ripresa.
Probabilmente la sola soluzione resta, oltre che nella produzione di prodotti di qualità, nell’innovazione ed evoluzione continua delle linee e dei marchi, che vede i cinesi, ottimi
riproduttori ma di scarsa creatività, in affanno a tenere il passo. Anche di questo ha intenzione di parlare Andrea Musso nelle sue lezioni di packaging, stimolando gli allievi con pratiche di brainstorming e attraverso l’analisi di casi ipotetici o concreti da loro proposti.