Equinozio d’autunno: mercoledì al Teatro di San Francesco serata di musica, letteratura e solidarietà!

Pianoforte 2Appuntamento da non perdere, quello di mercoledì 30 ottobre alle 21,15 al Teatro San Francesco di Alessandria. Jose Beisso e Enrica Bocchio  propongono infatti il loro recital Equinozio d’autunno – Musica d’ascolto e letture poetiche, dedicato all’avvenimento astronomico che introduce all’ultima parte dell’anno solare: l’Equinozio d’autunno.

“Con la ripresa dell’attività umana (lavoro, scuola, ecc) – spiegano Beisso e Bocchio – e il cambiamento della natura nel suo aspetto vegetativo, l’uomo e l’ambiente si vengono a trovare in un continuo processo di trasformazione e di adattamento nella organizzazione economica e sociale.  Inoltre, tale evento innesca sollecitazioni metereopatiche ed ispira notevoli produzioni artistiche dai diversi linguaggi: poetico,  grafico-pittorico, musicale”. La serata prevede sia brani letterari (Baudelaire, Bertolucci, Borges, Caproni, Cardarelli, Dickinson, Ferlinghetti, Gibran, Hesse, Hikmet, Levi, LeeMaster, Molinari, Neruda, Penna, Pessoa, Prevert, Quasimodo, Saba, Shakespeare, Simonotti, Tarkovskij), che musicali (Bacharah, Becaud, Bindi, Brown, Bruno Martino, Buscaglione, Califano, Coots, Dalla, Gagliardi, Gershwin, Kosma, Malgoni,  Modugno, Ortolani, Paoli, Piovani, Rota, Zero, Warren).

Un ulteriore, ottimo motivo per non perdersi il recital di mercoledì sera è che la serata servirà a raccogliere fondi a sostegno della mensa che, quotidianamente, i Frati Cappuccini ed un gran numero di “silenziosi” volontari di ogni età ed estrazione sociale offrono a tante, tantissime persone.

“Chi ha avuto occasione di transitare verso sera per via Gramsci – sottolineano Jose Beisso e Enrica Bocchio – avrà notato una fila sempre più consistente di persone che aspettano l’apertura della porticina dalla quale nessuno viene respinto. Essere solidali con questa iniziativa significa essere a fianco di chi si occupa del prossimo, dare conforto a chi ne ha bisogno, cercare di ovviare alle carenze delle istituzioni. E significa anche arricchimento personale per chi lo fa. E’ emozionante constatare quanto il messaggio francescano sia più attuale che mai”.