La domenica nera degli arbitri [Calcio a colori]

Arbitrodi Spider Jerusalem

«’stu piezz’ e’ mmerda, lu ‘spietto fuor’ e gli spacc’ le corna a mazziate!» – pacata contestazione verso l’arbitro Croce di Novara.

Ci sarebbe in effetti molto da parlare sulla conferenza stampa di “SiMoune” Banchieri che proprio come lo Special One ormai fa più parlare di sé che delle squadre che allena – e oltretutto la Novese sabato ha mostrato un bel gioco fermando la capolista Caronnese e rilanciandosi in classifica e nelle previsioni degli addetti ai lavori – ma preferisco dedicare questa cartolina ad una società che ho visto – finalmente, dopo decine di partite in contemporanea – giocare domenica.

Il Tortona Villalvernia viene da una stagione surreale dove ad Agosto si è iniziato il campionato dichiarando che si voleva cambiare serie e in un caldo pomeriggio di Maggio ad Asti dopo uno 0-0 squallidissimo che mi portò a dichiarare che le due squadre avrebbero potuto giocare ancora altri 180′ senza segnare la serie l’ha cambiata sul serio, ma verso il basso. Temo quindi che la lenta discesa dai playoff ai playout passando per un lungo periodo in zona retrocessione diretta non fosse stato progettato dalla dirigenza in anticipo.

Molti avrebbero mollato tutto: il presidente Mazzariol ha lasciato le incombenze burocratiche ad altri ed il DS Musumeci – che tutti ricorderanno per le alterne fortune al Derthona, portato in D e poi abbandonato precipitosamente con l’arrivo del dentista di Acqui – lo ha ricambiato con un piccolo miracolo.

Domenica in campo c’erano quattro elementi di esperienza e sette giovani che, e non è una classica iperbole ma una realtà che tutti possono controllare, ho letteralmente visto crescere nei settori giovanili di Novese, Derthona e della scomparsa Aquanera: ragazzi che non hanno trovato posto nelle squadre di appartenenza per ragioni varie e che ora si trovano tutti assieme ad essere una piacevole sorpresa in un campionato difficile come l’Eccellenza.

L’Atletico Gabetto, che viene da una sconfitta in infrasettimanale tragicomica con gli avversari che si sono rifiutati di giocare perchè non si erano accese alcune delle luci del terreno di gioco nonostante ci si vedesse benissimo, era composto anche lui da ragazzi giovani e due esperti (fra cui un mio coetaneo, a giocare credo siano rimasti solo lui, Totti e Fasano) usciti strategicamente dopo i 60′ che erano il limite della loro autonomia.

L’arbitraggio, tutto sommato corretto fino al quarto d’ora della ripresa, ha poi avuto qualche sbandamento, e piano piano è scivolato nella follia più totale: risultato tre espulsi, vari diffidati ammoniti, un pubblico e due squadre infuriate comprensibilmente. Difficile credere che tutti gli ottimi arbitri giovani che io trovo nelle serie minori o nelle giovanili scompaiano con gli anni: più facile credere che piano piano le raccomandazioni facciano il loro gioco e a salire nelle categorie più prestigiose non siano i migliori.

Banchieri, per giustificare improbabili decisioni della terna, ama spesso ricordare che lui «non allena gli arbitri» e spesso cita una sua contabilità parallela dei punti che non tiene conto dei gol annullati: è vero che in una stagione spesso torti e favori si riequilibrano, ma è altrettanto vero che un evento negativo ci colpisce quattro volte di più di un eguale evento positivo, per cui la sensazione a fine stagione è di essere in credito con gli arbitri.