Nel cuore della protesta: la parola agli agricoltori

A cura di Svegliati Alessandria

Alessandria – Piazzale giostre, Viale Milite Ignoto

Intervista ad un agricoltore [Marco Bruzzone], allevatore e produttore di carne e imprenditore di se stesso.
Dalla sua viva voce possiamo cogliere il forte disagio e la sofferenza di un settore che è sottoposto ad un attacco senza precedenti: quello dell’Agricoltura e dell’allevamento.

È un attacco ormai a tutto campo [con la motivazione del Green Deal] e che coinvolge moltissimi paesi della UE.
Molto lucidamente il nostro interlocutore riesce a individuare quali sono le ragioni profonde di questa virata aggressiva nei confronti di chi lavora la terra e a tutto ciò che adesso è legato.

Chi ATTACCA L’AGRICOLTURA ATTACCA L’UOMO, questo è indubbio perché l’uomo da sempre dipende per la propria sopravvivenza dagli elementi che la terra e l’allevamento producono per l’alimentazione umana.

Tutti gli ostacoli, gli incentivi e disincentivi per allontanare gli agricoltori dalla loro attività sono finalizzati all’ABBANDONO del lavoro e dei campi il cui scopo si comincia ormai ad intravedere: far gestire alle multinazionali l’intero settore dell’alimentazione umana con l’introduzione di elementi che con il ciclo naturale delle della vita non hanno nulla a che fare: carne sintetica, farina di insetti, cereali OGM…

Il nostro amico conclude l’incontro con una ammonizione che tutti noi dovremmo tenere a mente: “una volta abbandonato il lavoro dei campi è molto molto più difficile farvi ritornare le persone a lavorare”.

Sono proprio i veri agricoltori [e non le multinazionali del settore] quelli che garantiscono la sostenibilità dell’agricoltura stessa.