Code interminabili, cassonetti abbandonati, lavoratori in appalto a cooperative: che brutta situazione al Gruppo AMAG. Ma il sindaco Abonante ci regala un po’ di buonumore [Le pagelle di GZL]

di Graziella Zaccone Languzzi

1) L’ultima in Amag Ambiente: “Amag Ambiente si “sbarazza” di alcuni lavoratori”.

Il filmato è di “Svegliati Alessandria” che il 6 maggio ha intervistato nella sede del Sindacato C.S.E. Fnilt (Confederazione Indipendente Sindacati Europei) il Segretario Provinciale Stefania Gallo sulla vicenda di alcuni lavoratori interinali di Amag Ambiente non confermati contrattualmente, ma dati in “affidamento” a due agenzie di somministrazione (cooperative tanto per capirci: a chi giovano?). Tutto ciò sarebbe avvenuto, secondo il sindacato, senza nessun processo formale e nessun coinvolgimento degli interessati, ma attraverso procedure informali che, di fatto, si sono tradotte in una sorta di “out out”, insomma “ o mangi questa minestra o salti dalla finestra”. Una sorta di ricatto bello e buono visto che le condizioni di lavoro cui andavano incontro i lavoratori, sempre secondo il CSE, erano decisamente peggiorative. Un silenzio assordante sulla vicenda che riguarda una municipalizzata: nessuna reazione o iniziativa politica o da parte degli altri sindacati, e nessuna presa di posizione a sostegno dei lavoratori da parte dell’azionista di maggioranza, che ricordiamo è il Comune di Alessandria. Il Sindacato C.S.E. Fnilt è al momento l’unico a schierarsi al fianco di questi lavoratori discriminati: “Denuncia del sindacato CSE Fnilt: “AMAG Ambiente non conferma gli interinali e esternalizza a cooperative con affidamento diretto: è corretto?”. Giovedì sit-in sotto il Comune di Alessandria”. Che io ricordi nei cinque anni di amministrazione del centro destra di queste situazioni non ne ho sentite. Ora abbiamo al governo della città le sinistre, quelli che nell’ormai desueta retorica da prima repubblica dovrebbero tutelare i lavoratori e le loro famiglie, ma la risposta di Amag Ambiente sul mancato rinnovo degli interinali è da ‘padroncino’ anni Cinquanta: “Licenziamo per problemi economici” (La Stampa, 9 maggio 2023). Intanto hanno ingaggiato tre cooperative: cui prodest? Chi ci guadagna? Le sinistre partito dei lavoratori? i sindacati confederali che fanno? Preparano AlPride? Va tutto bene, Madama la Marchesa? Al termine del sit-in il sindaco Abonante pare abbia promesso di convocare un tavolo tra Cse Fnilt, gruppo Amag e Amag Ambiente. Chi vivrà vedrà.
Voto: 2

2) Alegas/Iren, sede di Alessandria: uno scenario che il 4 maggio ha ispirato il titolo Dantesco del filmato di Svegliati Alessandria: “lasciate ogne speranza, voi ch’intrate” (Canto III, nono verso).

È da diversi mesi che molti alessandrini si sottopongono a code estenuanti sullo spalto, infuriati, delusi e rassegnati. Vengono contestate bollette ‘impazzite’, o comunque in molti casi poco chiare. Inoltre la profilazione del cliente spesso è errata, e ciò comporta a volte un inquadramento tariffario diverso, molto più oneroso rispetto a quello originario. Ma soprattutto, i clienti
aspettano fuori sul marciapiede alle intemperie, come al tempo del Covid, senza alcun tipo di riparo o protezione. Un atteggiamento assai poco rispettoso nei confronti degli utenti/clienti: chissà se Iren distribuisce anche, all’interno, dei questionari sulla customer satisfaction! E’ trascorso quasi un anno dall’insediamento dell’amministrazione Abonante, e il Gruppo Amag appare ancora in alto mare su troppi fronti: e assai poco attento alle esigenze di noi cittadini/clienti!
Voto: 2

3) Nel giugno 2020 i consiglieri comunali 5 Stelle di Alessandria (all’epoca minoranza, oggi stampella del Pd a Palazzo Rosso) segnalavano ai cittadini tramite gli organi di informazione che nell’area dietro al Cimitero urbano da circa 15 anni erano stoccati in un campo 2.840 cassonetti utilizzabili per i rifiuti e 113 cassonetti mai utilizzati da buttare via, denunciandone lo spreco: “Alessandria, i 5 stelle all’attacco del nuovo sistema di raccolta rifiuti: “I cassonetti intelligenti, uno spreco”. Nell’articolo si legge molto altro sempre in merito ai rifiuti, ma rimango sull’abbandono di centinaia di cassonetti lasciati per anni sotto le intemperie, e posto questo filmato di “Svegliati Alessandria” del 4 maggio 2023 dal titolo: “Un prato pieno di cassonetti…”

Basta guardare il filmato per rendersi conto dell’incuria, e trascrivo le dichiarazioni nel filmato di Svegliati Alessandria: “Siamo andati nello stesso luogo dove c’eravamo recati circa 4 anni fa per constatare lo stato delle cose che avevamo osservato a suo tempo. Si trattava di un cosiddetto “deposito” all’aria aperta di cassonetti in disuso e di alcuni altri attualmente in servizio. Il luogo è nella zona retrostante il Cimitero monumentale e la situazione è esattamente identica a come l’avevamo vista e documentata proprio il 29 aprile del 2019 con un video specifico Anche allora l’impressione fu non quella di un deposito organizzato, ma di un’area abbandonata a se stessa con migliaia di cassonetti abbandonati in mezzo al verde da AMAG Ambiente. Nella maggioranza sono bidoni del porta a porta del periodo del sindaco Scagni che sono stati abbandonati e sostituiti con quelli attualmente in uso, altri sono nuovi e utilizzabili per sostituire quelli rotti o bruciati. In quel periodo il consigliere di minoranza l’arch. Serra oggi Assessore dichiarò: “Centinaia di migliaia di euro abbandonati in aperta campagna”. Giusta osservazione, e oggi che intende fare l’assessore Serra? Temo niente, e spiego perchè: stare all’opposizione è più facile che governare, e si può criticare liberamente. Arrivati nella stanza dei bottoni ci si rende conto che è molto complicato, che si scontenterà qualcuno, che decidere significa anche rischiare. E quindi? Lasciamo tutto com’è, e tanti saluti?
Voto: 2

4) Il ‘sindaco giardiniere’ di Alessandria merita voto pieno e una pagella extra per avermi fatto sbellicare dal ridere, allietandomi la domenica con il suo post sulle erbacce. Avrete sicuramente letto questo articolo: “Alessandria: “Il sindaco Abonante, il decoro e il post che invita a dare una mano – Il Comune sta ripulendo la città. Ma, dove potete e se volete, cinque minuti di sudore e…”. E pure questo: Erbacce, il post del sindaco di Alessandria Abonante: “Se volete, potete pulire. Diamoci una mano”. Evvai!!! Forza cittadini di Alessandria, abbiamo carta bianca per autogestirci nel ripulire le erbacce sui marciapiedi, almeno vicino a casa. Come cambiano i tempi: ricordo che mio padre, decenni fa, fu minacciato di multa dalla polizia municipale perché aveva deciso di tagliare l’erba alta di un’aiuola in via Longo di fronte casa: era talmente alta e toglieva la visuale alle auto in transito. Ora invece il sindaco Abonante dalla sua pagina facebook scrive, per redarguire i tanti alessandrini che gli segnalano quotidianamente il degrado esistente in città sul fronte verde pubblico: “Un modesto consiglio a chi mi manda foto con tre cespugli da rasare davanti a casa: guanti, tre minuti di fatica e l’erbaccia non c’è più. Stamattina tra l’altro vengono via bene dopo la pioggia. Il Comune sta ripulendo tutta la città dall’erba infestante, anche sui marciapiedi, ma con le risorse disponibili coprire 400 km di strade e marciapiedi non è proprio uno scherzo. Siamo convinti che quando scadrà l’appalto in corso si potrà procedere con affidamenti migliori, integrati e in grado di coordinare meglio il taglio delle superfici con l’eliminazione delle erbacce dai marciapiedi. Per adesso, dove potete, attorno alle vostre case, un paio di guanti e cinque minuti di sano sudore. Se volete, ovvio”. Per ora il sindaco Abonante si ferma qui, ma suppongo e temo che in futuro ci saranno altri suggerimenti di ‘autogestione’ indirizzati ai cittadini, per svolgere funzioni che sarebbero di competenza del Comune, diretta o indiretta. Direte ma non paghiamo già tasse esorbitanti, Tari a livelli record, addizionali comunali Imu da paura, e così via? E poi, siamo sicuri che sia consentito dalla legge? Fino a ieri l’altro ci è stato detto che anche i percettori di reddito di cittadinanza non potevano svolgere lavori socialmente utili senza adeguate coperture assicurative, quindi consiglierei ai ‘pasdaran’ del sindaco di andarci cauti prima di trasformarsi tutti in provetti giardinieri (per ora lo hanno fatto solo via tastiera del pc o del cellulare). Un po’ di cautela è d’obbligo. Temo che ne dovremo vedere, sentire e leggere ancora delle belle, da qui alla fine del mandato: data la mia età spero di riuscire a vederle tutte. Curiosa di capire come reagiranno gli alessandrini
Voto: un bel 10, al buonumore