Infondere Musica [Il Flessibile]

di Dario B. Caruso

Nel momento in cui scegli una strada, quella strada va percorsa fino in fondo.
Qualcuno potrà pensare che sei un fanatico, qualcun altro che sei un sognatore, altri ancora ancora che sei superfluo.
Non importa, la musica è una cosa che ti fa stare dentro, ti fa pensare davvero.

Proprio in questi giorni, fra i vari progetti che mi circondano, sto preparando gli studenti di scuola media per il tradizionale Concerto di Natale.
Non devo mai dimenticare che se il Concerto di Natale per me è un evento che si ripete annualmente da decenni, per i ragazzi è un momento nuovo, di intensità pari alla dirompente voglia di stare insieme che negli ultimi tre anni è venuta a mancare.
Occorre quindi investire in energie e tempo per regalare a tutti loro un istante unico, che ricorderanno in futuro.
Tra i testi natalizi in programma, ve ne sono alcuni che non possono essere accantonati; raccolgono tutte le generazioni presenti e chissà quante passate.
Uno di questi testi è “Astro del ciel”, un brano composto da Franz Gruber nel 1818, sul testo in tedesco di Joseph Mohr.


La versione italiana, attribuita al bergamasco Angelo Meli (1937), presenta, tra gli altri, un verso ricco di significato:

Pace infondi nei cuor

Coi ragazzi mi sono soffermato sul verbo infondere.
È un verbo molto potente di difficile comprensione per i più piccoli; rappresenta la capacità di essere permeabili alle cose buone, è l’auspicio migliore che puoi chiedere per dei preadolescenti spesso distratti e superficiali.
Solo in apparenza.
Alla realtà dei fatti risultano meno distratti e superficiali degli adulti.

Infondere musica ci permette di continuare a sperare.

Musica infondi nei cuor