La sostenibilità ambientale può essere anche volàno economico [PIemonte Economy]

di Cristina Bargero

 

 

Le ragazze e i ragazzi del fridaysforfuture che hanno riempito le piazze e le strade di tutto il mondo sono nati e cresciuti in un’epoca di opportunità, che i loro coevi di solo 20 anni fa non avevano, ma al contempo di incertezze profonde rispetto al futuro. Grazie alla facilità nel reperire informazioni, a una maggiore mobilità e alla possibilità di confrontarsi con i loro coetanei di tutto il mondo, hanno maturato una forte consapevolezza dei rischi relativi alla sopravvivenza del pianeta.

Esiste senza dubbio una stretta correlazione tra crescita del Prodotto interno lordo globale e consumo di tanto che a partire dagli anni 2000 si è assistito ad un incremento senza precedenti della domanda di materie prime, determinata dall’industrializzazione delle economie emergenti.

L’estrazione a livello mondiale di minerali metalliferi, combustibili fossili, minerali metallici e biomasse è cresciuta, soprattutto negli ultimi venti anni, a livello esponenziale superando i 90 milioni di tonnellate nel 2017. Inoltre il prezzo delle quattro principali commodities negli ultimi 15 anni è aumentato esponenzialmente, per via di un incremento della domanda e dei rischi geopolitici di alcune aree in cui sono localizzati i giacimenti.  L’Earth overshoot day, ossia il giorno in cui il consumo di risorse naturali supera la quantità di risorse naturali prodotte in un anno sulla Terra, nel 2019 è caduto il 29 luglio mentre nel 1971 era il 21 dicembre. Almeno 8 metalli ( argento, oro, zinco, stagno, piombo, rame, cromo e mercurio) ai ritmi di consumo attuale rischiano di esaurirsi nei prossimi quarant’anni.

Nel solo Piemonte si registra nel 2017 un consumo di suolo pari al 6,86% del suo territorio (174.349 ha), leggermente inferiore al 7,65% dell’Italia.

 

Nella nostra Regione, inoltre, insistono cinque siti contaminati di interesse nazionale (SIN ) e uno ad interesse regionale uno di interesse regionale. Passando alla qualità dell’aria Torino e Alessandria sono tra le 10 città con la più alta concentrazione di PM10.

I nostri giovani hanno ben motivo di manifestare. Spetta agli adulti, ai decisori pubblici in particolare trovare delle soluzioni che consentano di conciliare il progresso, grazie a cui oggi l’aspettativa e la qualità di vita sono più elevate rispetto al secolo scorso, e l’ambiente.

L’applicazione della tecnologia ai processi produttivi rende questa operazione più semplice consentendo un utilizzo più efficiente delle risorse naturali, il riuso, la trasformazione dei rifiuti in materie prime secondarie, la ricerca nel campo dei combustibili alternativi a quelli fossili e dei materiali.

Seguendo questo approccio, la sostenibilità ambientale può diventare un’opportunità economica.