Molinari (Lega): “Messa in sicurezza di edifici e territorio: bisogna premiare i comuni virtuosi, non i peggiori”

Peggiori sono le condizioni economiche del Comune, più probabilità questo avrà di accedere ai contributi del bando voluto dal Governo per gli interventi di messa in sicurezza di edifici e territorio: pare un assurdo controsenso, ma è quanto accade, oggi, in Italia.

A sollevare la questione un’interrogazione al ministro dell’Economia e delle Finanze da parte di tutti i parlamentari piemontesi della Lega, guidati da Riccardo Molinari, Segretario Nazionale Lega Nord Piemont, con cui si chiede di intervenire sui criteri di selezione che hanno permesso che i 150milioni di euro stanziati dalla legge di bilancio 2018 vengano investiti su 146 progetti di 54 enti, per la maggior parte Comuni in dissesto.

“Emblematico è il caso di Monteforte Irpino, in provincia di Avellino– spiega Riccardo Molinari – che presenta un disavanzo superiore a undici milioni di euro, con un rapporto sulle entrate di -190,59%, ma che ha comunque ottenuto l’accoglimento di sei istanze e l’assegnazione di 5,2 milioni, il massimo consentito dalla norma. Di ottantatré progetti approvati, fra gli 813 presentati dai comuni piemontesi e approvabili– prosegue – soltanto due hanno ottenuto un sostegno economico”.

La vicenda, insomma, ha del paradossale: da un lato, infatti, lo Stato richiede efficienza ai Comuni, dall’altro premia l’inefficienza e l’incapacità, stabilendo un premio per i Comuni nelle peggiori condizioni finanziarie.

“I criteri di assegnazione di finanziamenti – spiega ancora Molinari – vanno rivisti, è evidente: non è corretto che vengano premiati i comuni non virtuosi, a discapito di chi, invece, ha gestito in modo assennato le risorse pubbliche. Anche la distribuzione dei finanziamenti – conclude – dovrebbe risultare più omogenea: non è giusto che ci siano Comuni che hanno ottenuto finanziamenti per più progetti ed altri che, invece, non sono riusciti ad ottenere neppure un euro. Ci auguriamo che i criteri di assegnazione vengano rivisti, insomma, per fare in modo che i fondi stanziati per i prossimi due anni vengano utilizzati per premiare, da un lato, i comuni virtuosi e, dall’altro, l’urgenza dei progetti”.