Il Servizio Sanitario Nazionale è ancora sostenibile, e come? Il sistema salute al centro di un dibattito alessandrino

sistema-sanitario-nazionaleHa visto il contributo di esperti di spicco nel panorama della Sanità italiana e piemontese il convegno svoltosi lunedì 9 gennaio al Centro Congressi Hotel Diamante ad Alessandria, dal titolo provocatorio “Il Servizio Sanitario Nazionale: un bene primario o un peso insostenibile?”

Ideato e promosso dal dott. Gilberto Gentili, Direttore Generale dell’ASL di Alessandria in qualità di Presidente di Card Italia (Confederazione Associazioni Regionali di Distretto), l’evento ha cercato di focalizzare la situazione in cui si trova attualmente il Servizio Sanitario Nazionale, forse l’unico sistema sanitario universalistico rimasto nel modo occidentale, alla luce del clima generale di difficoltà sia sul fronte prettamente medico (spesa farmaceutica, dotazioni tecnologiche) sia su quello dei servizi di supporto alla filiera assistenziale.

Sono intervenuti Renato Balduzzi, ex Ministro della Salute, ora componente del Consiglio Superiore della Magistratura, Walter Ricciardi, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Tonino Aceti, Coordinatore Nazionale del Tribunale per i Diritti del Malato, Giuseppe Zuccatelli Consigliere Nazionale Agenas.

È stato delineato un quadro complessivo diacronico della sanità italiana dall’unificazione ad oggi, prendendo in considerazione indicatori di varia natura e scenari che sono stati esaminati da vari punti di vista: il cittadino che esige, a buon titolo, interventi efficaci e puntuali, il manager che deve coniugare la necessità di tenere i conti “in ordine” con il soddisfacimento di quanto normato dai LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), lo studioso che deve rappresentare e individuare i complessi fenomeni che fanno del mondo sanitario un universo complesso.

Il messaggio finale, passato tra le righe di questo breve ma intenso incontro, è sanità liste attesariassumibile con l’appello a tutti gli attori in gioco a fare la propria parte, muovendo dalla consapevolezza che il sistema va corretto alla luce dell’analisi molto lucida proposta, lavorando sui punti chiave della programmazione, dell’uniformità nei servizi erogati, dell’adeguato finanziamento, della corretta informazione dei cittadini e dell’elevato livello di formazione dei professionisti.

Eventi come questo promuovono il confronto e la messa a fattor comune delle conoscenze e delle esperienze e certamente contribuiscono a cementare i fondamenti di una rete della presa in carico che coinvolga le strutture ospedaliere e quelle territoriali.

Ha concluso i lavori Renato Botti, Direttore Generale del’Assessorato alla Sanità del Piemonte, che, nel tracciare le linee programmatiche di quello che sarà il suo lavoro nella Nostra Regione ha sottolineato e ripreso i temi trattati auspicando che, pur nella difficoltà del lavoro che attende tutti gli operatori, siano preservati e mantenuti i caratteri di assoluta eccellenza qualitativa della sanità Regionale.