Panem et circenses

ponte-meier-notteDiamo al popolo festeggiamenti e distrazioni… ai problemi ci penseremo.

Il vocabolario Treccani spiega che la definizione di Giovenale “panem et circenses”, viene usata per indicare “metodi politici bassamente demagogici”. La politica dell’amministrazione alessandrina potrebbe essere riassunta con queste tre parole. Proporre ai cittadini apparenza, feste, eventi e mangiate per cercare di non pensare ai veri problemi, al degrado delle strade, alla crisi assolutamente ignorata da una Giunta incapace persino di capire cosa serve veramente ad Alessandria. Concentrata solo sul reperire fondi e finanziamenti… per che cosa? Per tutto quello che è effimero e a vantaggio solo di chi incassa, vedi il Pisu.
Come dice il sito pisualessandria.it: “30,2 milioni di investimenti”… Nella sostanza… serviti a cosa? “Una città che riparte”, dice sempre il sito del Pisu. Per andare dove? Possiamo presentare oggi dei risultati? E non scarichiamo sempre la responsabilità sugli altri. I soldi del Pisu sono stati gestiti interamente dalla Giunta Rossa… quali risultati possono presentare? Il ponte Meier? Questo è il nostro Colosseo, il posto dove si vorrebbe far dimenticare con feste e “circenses”, tutti i nostri mali compreso quanto è costato ai contribuenti e quanto costerà ancora di manutenzione.

Ho fatto in qualità di consigliere comunale richiesta di accesso agli atti per far sapere alla comunità quanto è costato effettivamente il ponte e i relativi lavori stradali.

Perchè da qualsiasi parte siano arrivati i contributi, si parla sempre di soldi pubblici pagati con le nostre tasse ed è quindi giusto sapere cosa ci è costato. Ma a dispetto della trasparenza evocata dal sindaco Rossa, in Comune tutto tace. Vedremo se si degneranno di far sapere agli alessandrini dietro i festeggiamenti e le visite dei capi di Stato quanto hanno pagato il ponte dei sospiri… prossimi venturi. E si parla addirittura di “flusso turistico”, per venire a vedere un ponte progettato vent’anni fa... mentre abbiamo una delle più spettacolari fortezze al mondo di fianco dove l’amministrazione comunale non ci investe un euro… e si è distrutto il suo collegamento con la città per costruire uno pseudo richiamo turistico.
Questa è la sostanza della situazione. Alessandria non ha bisogno di miracoli ma di amministratori seri che sappiano vedere i problemi reali dei cittadini e concentrare le risorse disponibili su questi. Organizzare un piano di recupero serio e agire di conseguenza senza sprechi e favoritismi. Pensare invece di sperperare in amenità è irresponsabile e offensivo per una cittadinanza reputata ingenua e facilmente condizionabile da esteriorità e piccole soddisfazioni.

Maurizio Sciaudone
Consigliere comunale di Alessandria