Il cigno nero [oltreilciak]

Muda Serenadi Serena Muda

 

“Sorprendi te stessa e sorprenderai chi ti guardaThomas Leroy

 

Nina Sayers è una ballerina di danza classica che aspira a grandi mete, senza però riuscire ad tirare fuori da se stessa l’ audacia necessaria a raggiungerle. Spesso insicura, titubante e posata, vive a New York insieme alla madre, eccessivamente protettiva e ansionsa nei suoi confronti, atteggiamento con cui non fa altro che alimentare i problemi della figlia.

Un giorno, il direttore artistico Thomas Leroy, per cui Nina nutre una mal celata simpatia, annuncia la propria intenzione di proporre come spettacolo di fine anno una sua personale rivisitazione del lago dei cigni, ed è quindi alla ricerca di un’artista in grado di interpretare sia il cigno bianco, rappresentato come innocente e perfetto, che quello nero, personaggio ambiguo ed oscuro per cui è richiesto un atteggiamento decisamente provocatorio ed irriverente. Nel frattempo, la compagnia saluta una ballerina giunta ormai alla fine della propria carriera, la superba Beth, un tempo fra le ragazze preferite di Leroy. I provini per la parte proseguono in un clima di innegabile rivalità e tensione, in quanto si tratta di un ruolo prestiogioso ed impegnativo.

Nonostante alcuni dubbi iniziali, la scelta di Leroy cadrà proprio su Nina, checigno-2 anzichè considerare la situazione come un’opportunità per dimostrare il proprio valore, percepirà il contesto maniera confusa e distorta, diventando sempre più vulnerabile e frustrata, nonostante la passione per il proprio lavoro non le manchi.

A peggiore la cose vi è anche l’entrata in scena di una nuova componente del gruppo, la disinvolta e fascinosa Lily, non particolarmente brava a ballare ma sicura di sé e dotata di modi ammiccanti e magnetismo, che non passeranno inosservati agli occhi del carismatico Leroy, attratto dalle forti personalità.

cigno-1Uscito nelle sale nel 2010 e diretto da Darren Afonosky, il cigno nero non è solo un film sulla danza come qualcuno potrebbe pensare, bensì la storia tortuosa di una giovana donna alle prese con i propri limiti, che si ritrova ad essere perseguitata dall’ambizione senza possedere la consapevolezza dei propri mezzi per poterla soddisfare.

Allegorico, psicologico, dall’atmosfera sensuale e le musiche maestose, il nastro mostra come a volte il confine tra realtà e immaginazione possa divenire labile e pericoloso, in un gioco di luci e ombre, il tutto supportato da un cast valido e azzeccato.

Natalie Portman per questa parte vinse l’oscar come miglior attrice protagonista, ed in effetti appare godibile ed efficace nei panni della ragazza lagnosa ed incerta che vive per un unico scopo e rinnega qualsiasi cosa che possa distrarla dalle sue mete, riducendo la propria vita ad una ricerca esasperata della perfezione, che essa traduce nei meticolosi passi di danza con cui affronta il mondo, senza mai improvvisare nulla.

Mila Kunis risplende nelle vesti della donna che si muove al proprio ritmo influenzando senza troppi sforzi anche quello di chi la circonda, conscia del proprio naturale charme con cui si diverte ad ipnotizzare il prossimo, si tratti di uomini o donne.

Buona anche la performance di Barbara Hersey che interpreta la madre di Nina, una donna amareggiata dal proprio passato colmo di sogni incompiuti, che riversa i propri fallimenti sulla vita della figlia, dando vita ad una lotta interiore in cui da un lato appare sincera complice della prole e dall’altro invidiosa di un possibile trionfo che lei non è mai riuscita ad ottenere.

Vincent Cassel è Thomas Leroy, un uomo capace di soggiogare il prossimo cigno-3grazie ad un mix di fascino e risolutezza, ruolo che sembra essergli decisamente congeniale.

Un film ammaliante in grado di porre lo spettatore davanti al confronto fra bene e male, proibito e lecito, alla scoperta di quella parte oscura che ognuno di noi vorrebbe nascondere, forse spaventati dalle dominanti pulsioni che giornalmente molti esseri umani cercano di camuffare dietro ad un’apparenza innocente, come un cigno bianco che da un momento all’altro potrebbe divenire oscuro e perdersi nella notte.