Di Filippo: “Ecco cosa abbiamo scoperto grazie alla Commissione Speciale sulle partecipate”. Partiamo da Amag

Di Filippo nuovadi Pier Luigi Cavalchini

 
Intervista a Domenico Di Filippo, consigliere comunale Movimento Cinque Stelle del Comune di Alessandria che ha recentemente partecipato come relatore ufficialmente invitato alla assemblea pubblica organizzata dall’associazione “CittaFutura”,  con tema “La situazione di bilancio del Comune di Alessandria e delle sue “partecipate”.

 
Cominciamo con qualche chiarimento su carattere e fini della Commissione Speciale, anche perché – a quanto pare – vi siete impegnati molto ma pochi se ne sono accorti…
Si tratta della “Commissione comunale speciale di controllo” che ha interessato le cinque partecipate in cui il Comune di Alessandria detiene la maggioranza. Sono AMAG, AMIU, ATM, ASPAL e ARAL.

 

 

Per questo primo appuntamento – diciamo – di assaggio, limitiamociAmag sede alessandria all’AMAG…
Riguardo all’AMAG abbiamo scoperto (o, meglio, messo in evidenza) che al suo interno vi sono altre tra società: REAM, ALEGAS e ALENERGY.
Questa Commissione era nata sulla base di una proposta del Movimento Cinque Stelle (e mia in particolare); l’inizio di tutto avvenne nel 2012 tra il settembre (deposito della proposta) e il novembre di allora (atto costitutivo e prima passi della stessa). Fu immediatamente allargata come Commissione da una sola a tutte le partecipate indicate prima. Si è trattato di un impegno veramente considerevole. I primi componenti della Commissione Speciale furono rappresentanti di un po’ tutte le forze politiche, uniti da interesse e competenza nello specifico dell’argomento. Siccome tutte le Commissioni Speciali e di controllo vanno affidate ad un rappresentante della minoranza (questo secondo le normative vigenti), ci fu un’intesa per il mio nome. I primi componenti furono l’attuale assessore all’Ambiente ing. Lombardi, l’attuale Vicesindaco geom. Cattaneo, c’erano i consiglieri Locci, Miraglia, l’attuale presidente di Commissione Penna. In tutto sette consiglieri che andavano a coprire un po’ tutte le rappresentanze di Consiglio.

Su quali argomenti si è lavorato?
La prima cosa che abbiamo cercato di mettere a fuoco è stato il “sistema”, il “metodo di lavoro” più idonei per i nostri obiettivi. Non era infatti mai – sostanzialmente – stata realizzata una “commissione speciale”, quindi si era di fronte ad una “novità”.
C’era un preciso mandato della Commissione che consisteva nell’andare a verificare i passati cinque anni di attività delle “partecipate”. Pertanto abbiamo iniziato la nostra “investigazione” dal 2007, arrivando fino all’anno 2012. Il primo “pezzo” ad essere preso in considerazione fu l’AMAG. Logica conseguenza della “mozione” originaria, presentata per l’appunto per l’AMAG. Immediatamente ci siamo trovati in un “mare magnum” di documenti, files, determine, bilanci, progetti, proprio perché AMAG – come si segnalava sopra – al suo interno contiene altre partecipate (in numero di tre). ALEGAS era (ed è) l’azienda destinata alla vendita del gas, REAM era (ed è) l’azienda destinata al “calore” e al condizionamento. Invece ALENERGY, veramente un grosso fallimento, era la partecipata addetta alla produzione di energia elettrica.

Amag furgoniIn che senso un fallimento?
Perché era basata su dispositivi di recupero energia da “variazioni di pressione del gas”. Ad esempio vi era un turbo-espansore in corrispondenza dell’arrivo della grande tubazione che ci porta il gas in città e che è situato nei pressi del quartiere Cristo. Fu un investimento e un tentativo di attività che parti’ nel lontano 2007-2008 e che trovò in una inaugurazione in pompa magna il suo più alto momento di interesse. Questa operazione però col tempo non si rivelò una scelta azzeccata, anzi fu una terribile zavorra per l’intera AMAG e, di conseguenza, per il conti comunali nel loro insieme.

Cosa avete trovato, oltre a questo, in termini contabili e di indirizzo?
Ma…, prima di tutto va ricordato che stiamo discutendo su un tipo di “partecipata” che ha comunque fonti di entrata “sicure”, poiché le bollette per il riscaldamento e per il gas da cucina sono incombenze di tutti (e quindi “introiti” sicuri). Nonostante ciò abbiamo trovato diverse anomalie. Per esempio, abbiamo verificato che nelle attività accessorie sostenute da questa società il “carnet” di impegni era veramente troppo. Facendo due conti è venuto fuori che tra sponsorizzazioni, elargizioni varie ed acquisti (spesso discutibili, vedi impegno per le rose moldave) siamo arrivati a determinare ben 22 milioni di euro nell’arco di cinque anni che, vi assicuro, al 98 per cento erano pura propaganda, spese di immagine, acquisti per amici, facilitazioni discutibili e poco altro.
Facendo molto “surplus” in entrate e, fatto gravissimo, non andando minimamente a toccare al ribasso le aliquote per contributi, tasse e pagamenti, avanzava molto danaro che veniva speso in maniera per lo meno “dubbia. C’era anche, evidentissima, una commistione non sempre ben definita fra spese AMAG e “comunali” con partite di spesa che venivano coperte solo con alcune telefonate e qualche mail utilizzando fondi Amag. Infatti di molti impegni di spesa a carico del Comune stesso sono ancora oggi con giustificativi inattendibili.

 
Direi che stiamo andando bene con le motivazioni…Qualche notizia ancora sullo specifico?
Beh, non è difficile…Fra i più eclatanti la costruzione della cucina-sala ristorante alla Cittadella e le diverse manifestazioni ippiche fatte in diversi punti della città (anche in piazza Garibaldi nonostante le sollecitazioni negative provenienti da Sovrintendenza e organi di sicurezza).

 

Come mai, secondo la tua opinione, si sono avute proprio nel periodo delRepetto Lorenzo governo di centro-destra quelle situazioni di particolare sofferenza?
Sicuramente perchè tutto era raccolto sotto un unico amministratore (CEO in sigla) che faceva un po’ il bello e il cattivo tempo. D’altra parte una recentissima sentenza in merito ci dà ragione (a noi CinqueStelle e a tutti gli altri consiglieri e forze politiche) delle rimostranze di allora. La legge che sta alla base del funzionamento delle amministrazioni locali, sicuramente importante per i suoi molti aspetti di “pronta esecutività”, può, in alcuni casi, essere controproducente. E questo è successo.

Vorremmo che ci dicessi qualcosa su REAM perché, fra le collegate Amag è quella su cui, comunque, si sta ancora puntando molto…
Questo è certo. D’altra parte la storia di questa sotto-partecipata è antecedente al 2007 e sostanzialmente ancora oggi associa alla vendita del gas, tutti i servizi legati alle caldaie e agli apparecchi di controllo/misurazione. Doveva, e forse può ancora, attrezzarsi per competere con Enel-energia nei servizi destinati ad appartamenti singoli, pensando e progettando anche sistemi moderni di coibentazione e risparmio energetico. Invece è rimasta ferma ad una impostazione che fa della fonte fossile l’unica motivazione di esistenza.
Qui dobbiamo ricordare che l’aggancio in atto con EGEA (si vedrà in che modo a breve) non fa che rendere ancor più obsoleta la proposta della società. Si basa su di un protocollo che prevede un solo impianto piazzato nel Quartiere Europa, cinquanta chilometri di tubi sotterranei che interesseranno l’ottanta per cento della città, contratti vincolanti di sessant’anni con il gestore unico con il rischio di guasti estesi e di aumenti non previsti anche rispetto alle tariffe pagate in precedenza. Una storia, questa del “teleriscaldamento” che non ci piace e non ci è mai piaciuta.
Oltre tutto siamo in presenza di un settore in continua evoluzione che fa del risparmio energetico il primo obiettivo, non dell’aumento di consumi a parità di cubatura riscaldata.
teleriscaldamento Cristo 3Riguardo a questo particolare argomento, qual è la tua opinione rispetto all’intervento in atto in una parte del quartiere Cristo, attinente proprio il “teleriscaldamento”?
Da una nostra ricerca (con primo firmatario l’ing. Tkalez) non si ha nemmeno quel gran risparmio che si cerca di propagandare… quindi, ci chiediamo, perché impegnare fondi privati importanti su un’opera poco gradita e in contrasto con gli interessi della popolazione e dell’ambiente? I dati del Cristo, venendo alla domanda, li stiamo aspettando anche noi.. Per fortuna abbiamo tabulati precisi riguardanti i consumi e le spese per i cittadini abitanti di quei condomini, perciò sarà agevole fare il confronto. Vedremo.

 
Vedo che stai facendo riferimento ad un “libro bianco” che riguarda l’intera vicenda…ci puoi fornire qualche dato tecnico, come “chicca” finale?
Eccoli…Ben volentieri. Prima, però, desidero ricordare che l’insieme delle cinque “partecipate” , verrebbe da dire le “cinque stelle nere”, porta ad un debito da ripianare (in teoria da parte del Comune) di ben 78 milioni di euro nell’arco di cinque anni, una somma enorme, specie in periodi come questi. La nostra posizione sulla “dichiarazione di dissesto” comunque non cambia. Chi era in Consiglio Comunale nel 2009, nel 2010 e nel 2011 aveva il dovere di adire tutte le vie legali possibili per fermare quanto stava succedendo anche con il rischio di avere un commissariamento. D’altra parte si è già vissuta una situazione simile per circa 15 mesi con il Commissario prefettizio dott. Macrì senza particolari sfracelli in termini occupazionali o di penalizzazione delle attività comunali…anzi!
Comunque, rispondendo alla domanda ecco qualcosa di molto concreto.
Ecco le voci più clamorose: 23.540 Euro ad un certo signor Panelli per attività di grafica ai quali vanno aggiunti 9.420 Euro per un piano di comunicazione istituzionale. Poi decine di migliaia di euro a giornali e testate radiofoniche (spiccano fra gli altri i 1.500 euro per l’annuario di radio Gamma sul calcio, e vorremmo proprio sapere che cosa c’entra l’AMAG) e tanto per non fare torti anche 2.070 Euro a radio BBSI, senza dimenticare di fare spot pubblicitari sulla famosissima emittente ”Teleradio Vallebormida”. Fra i beneficiari possiamo trovare il giornalino “ Forza Bianchi” (?) per la stagione calcistica 2006 e 2007. E giacché l’AMAG commercializza anche l’acqua, hanno pensato bene di sponsorizzare il vino (?) dell’alto Monferrato. E così si potrebbe andare avanti per molto altro ancora.
In definitiva, solo nel 2007 sono stati utilizzati in attività di “promozione” ben 564.000 Euro.
Nel 2008 hanno proseguito sulla stessa linea. Si è finanziato il concerto del Finley (?), la comunità montana del Suol d’Aleramo (?), l’immancabile “un volto per il turismo” che a nostro parere nulla ha che a vedere con l’attività concernente il gas e dell’acqua, sempre radio BBSI, la squadra di calcio, la SOMS di Mandrogne, e ben 50.073 Euro al “Nuovo Basket”. Fra i beneficiari anche l’AGESCI e la CGIL.
Insomma chi non ha ottenuto almeno un piccolo contributo dall’AMAG non era proprio nessuno. Totale sponsorizzazioni anno 2008? 462.486 Euro.
Nel 2009 seguendo la stessa logica e la stessa procedura, spese per un totale pari a 317.051 Euro.
Nel 2010 iniziano forse a scarseggiare le risorse e la somma totale per le sponsorizzazione “scende” a 266.625 Euro.
E’ nel 2011, l’anno della campagna elettorale, che l’AMAG riesce a dare il meglio di sé.
Si sponsorizza in pratica di tutto: dalle solite radio, ai vari circoli culturali, al pranzo della befana, al tamburello di Basaluzzo, alla CISL (2.560 Euro) per una loro guida, a mostre fotografiche; non manca neppure il finanziamento alle corali, ad alcune Parrocchie (forse quelle più amiche?), alle società di ciclismo, ai circoli ACLI, alla manifestazione “Magnacinema”, al contributo al comune di Morsasco, agli 80.000 euro per l’ esposizioni di orchidee (ma davvero sono un prodotto tipico alessandrino?), ai vari circoli ricreativi sparsi per la provincia, fino ai 10.000 Euro per la stampa di adesivi.
Il totale è davvero impressionante. Si sono spese in “promozioni” ben 436.516 Euro.
Proviamo adesso a fare il calcolo del totale delle spese di sponsorizzazioni nel periodo esaminato: 564.000 (2007) +462.400 (2008) +317.000 (2009) +266.000 (2010) + 436.000 (2011) per un totale di 2 milioni e 45mila euro.
Quanti “Informa giovani”, o altri servizi, si sarebbero potuti mantenere se non si fossero sperperate tutte quelle risorse in attività non indispensabili? E tutto questo quando il comune già dava segni di difficoltà finanziaria e l’economia dell’intera città iniziava a segnare il passo.

 
LE SPESE DI RAPPRESENTANZA
Intanto è curiosa questa suddivisione nel bilancio fra spese di sponsorizzazione e spese di rappresentanza. Forse il vecchio C.d.A pensava che non raggruppando le spese che non rientrano più strettamente nella propria mission (veicolare e vendere acqua e gas), sarebbe stato più facile sfuggire ai controlli e alle considerazioni. Ma i dati sono dati e le cifre sono cifre, al di là di come si cerchi di camuffarli all’interno di un bilancio complesso e articolato. A tal proposito ci corre l’obbligo di segnalare la disponibilità evidenziata dagli uffici comunali e dagli attuali rappresentanti dell’AMAG nel fornire in maniera tempestiva ed esauriente tutti i dati a loro richiesti. A loro va il nostro ringraziamento.
Le spese di rappresentanza al momento dell’insediamento della nuova gestione erano di 12.847 Euro. Una cifra “considerevole”, quasi 1.000 euro al mese per “la rappresentanza”, quindi immaginiamo pagati cash al portatore. Nel 2008 la cifra raddoppia arrivando a 31.829. L’apoteosi si raggiunge nell’anno 2009 con spese di rappresentanza pari a 155.008 Euro. Non vi sono termini appropriati per denunciare quello che possiamo considerare un vero e proprio scandalo morale.
I 155.000 Euro in un solo anno di “rappresentanza” rappresentano un vero e proprio schiaffo in faccia a tutte quelle persone che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese. Poi nel 2010 le spese di rappresentanza “scendono” a 68.000 Euro, bontà loro, per poi arrivare incredibilmente nell’anno 2011 all’astronomica cifra di 215.572 Euro. Ripetiamo il dato per essere più precisi possibili: nell’anno 2011, solo per rappresentanza sono stati spesi 215.572 Euro e 98 centesimi.
Sembra impossibile, ma è quello che ci dicono i documenti esaminati. Negli anni presi in considerazione (2007 – 2011), durante l’amministrazione Fabbio, l’AMAG ha speso in “rappresentanza” la bellezza di 483.370 Euro. Ma quanto ci sono costati al giorno gli amministratori AMAG?
Una nota curiosa. Fra i tanti documenti che abbiamo visionato, ce n’è stato uno in particolare che ha richiamato la nostra attenzione. La tabella dei rimborsi spese C.E.O., cioè i rimborsi del Presidente del CDA. E cosa notiamo? Che il 14 Maggio del 2010 il CEO si trovava a spese nostre in Moldavia, ma anche il 5 Ottobre del 2010 il CEO si trovava a spese nostre in Moldavia, così come il 14 Ottobre 2010 il nostro C.E.O., con nostri rimborsi, era in Moldavia. Indovinate dove era il CEO dell’AMAG il 12 Novembre 2010? In Moldavia naturalmente. Forse che la nostra rete dell’acqua e del gas si estenda fino in Moldavia? Forse era là per acquistare con cognizione di causa le ormai famose rose.

 
LE SPESE LEGALI
(Il sintomo che strutturalmente qualcosa non ha funzionato)
Ricordiamo che la scelta dell’avvocato si attua con un rapporto fiduciario, senza quindi bisogno di indire nessun appalto pubblico. Nel 2007, con la vecchia gestione, le spese legali ammontavano a 18.861 Euro, una cifra addirittura modesta per una società come l’AMAG. Nel 2011, le spese legali sono arrivate alla cifra spropositata di 306.300 euro. Le spese legali complessive hanno raggiunto nell’era dell’amministrazione Fabbio, la cifra di734.000 Euro. Contro chi è entrata in causa per una cifra così rilevante?
Pensiamo che ci sia ben poco da aggiungere. I numeri parlano da soli. Solo un’ultima considerazione. Oggi siamo di fronte ad una crisi finanziaria del comune senza precedenti. Probabilmente avere oggi a disposizioni le risorse sperperate anche attraverso le aziende partecipate negli anni passati, ci consentirebbe di poter proporre soluzioni alternative allo stato di crisi che colpisce i dipendenti, le nostre aziende e l’intera città. L’aspetto disarmante è che se si sono sperperate delle risorse, queste erano comunque nella disponibilità. Il giudizio, inequivocabile, è’ che sono state male utilizzate. E se le risorse c’erano, forse il comune ha ancora oggi la forza in sé, strutturale, di superare questo grave momento di crisi. Abbiamo voluto denunciare gli sprechi AMAG non solo per una ragione etica, ma anche per affermare che Alessandria potrebbe trovare nella sua stessa organizzazione la potenzialità per superare questo momento di crisi. Bisogna però partire da una nuova visione che riguarda la “gestione” della cosa pubblica. Ed è per questo ci stiamo battendo. Per questo abbiamo voluto la commissione AMAG. Solo con un diverso modo di intendere e vivere la missione di amministratore riusciremo a superare questo grave momento di crisi. Questa è la nostra speranza e questo è il nostro impegno. Ancora grazie a tutti quelli che hanno collaborato con noi.

La prossima settimana riprenderemo il discorso con quanto scoperto riguardo (ex)AMIU e ATM.
Sempre sugli stessi argomenti, visto che era presente all’incontro dello scorso venerdì, è in programma anche una approfondita intervista a Giorgio Abonante, assessore al Bilancio del Comune di Alessandria.