Marenco Vini: alla conquista del mondo con la forza della tradizione

Marenco sorelle“Scrapare, nel dialetto acquese, significa arrampicarsi, e chi conosce la bellezza di queste colline sa che spesso le vigne più impervie sono anche quelle che danno il vino migliore”. E’ certamente il caso della Scrapona, il Moscato della Casa Vitivinicola Marenco, annata 2014, che si è aggiudicato il Marengo d’Oro 2015. A Strevi Alto, nel cuore del Monferrato acquese, Michela Marenco, con il marito Giovanni Costa e le sorelle Doretta e Patrizia, continua a diffondere nel mondo i vini della cantina di famiglia, forte di tradizione ed esperienza più che secolare. E si guarda al futuro, con l’ingresso in azienda della nuova generazione, rappresentata dall’ing. Andrea Costa.

 

Per voi il Premio Marengo è una conferma: segno di una qualità cheMarenco vigneticontinua….
Quest’anno è stato premiato un nostro Moscato d’Asti del 2014, denominato Scrapona, di cui andiamo davvero orgogliosi: perché è la sintesi del nostro territorio, e delle nostre vigne. Nasce da uno dei nostri vigneti più belli, e più impervi, che si trova in Valle Bagnario, qui a Strevi. Un vino che fa innamorare, e che ha estimatori in tutto il mondo: perché riesce a trasmettere la genuinità di questa terra, e ne è in qualche modo ambasciatore.

La naturalità biologica dei suoi vini è per la Marenco Vini un valore essenziale: perché è così importante?
Perché le modalità naturali di produzione, sia in vigna che in cantina, rappresentano una garanzia per la nostra clientela, e per noi si tratta di conservare un legame con la tradizione dei nostri padri, e dei nostri nonni. La differenza poi si sente, stappando la bottiglia.

Marenco esternoNella vostra cantina di Strevi c’è anche un piano interamente dedicato alla civiltà contadina di un tempo……
Sono tutti strumenti che venivano utilizzati dai contadini dell’acquese per produrre il vino, o cimeli che erano comunque presenti in quasi tutte le case di questo territorio. Raccoglierli e valorizzarli ci è sembrato un bel modo per mantenere sempre più saldo il legame con la tradizione.

Moscato e Brachetto, le vostre ‘punte di diamante’, sono un biglietto daMarenco scrapona moscato visita ormai anche internazionale. Come sta andando il mercato?
Abbiamo una produzione che si estende su circa 85 ettari, sui 100 complessivi della nostra tenuta. Fra questi 37 ettari sono coltivati a Moscato, 13 a Brachetto, e poi una trentina tra Barbera e Dolcetto. Senza dimenticare l’Albarossa, che è un vino su cui punteremo sicuramente in prospettiva futura. Produciamo circa 350 mila bottiglie, e il nostro mercato è per il 40% Italia, e per il 60% estero. Ossia Europa, Stati Uniti, Canada, Giappone. Senz’altro in crescita, nell’ultimo anno, l’area asiatica, che sta mostrando un forte interesse verso i nostri vini.

Marenco 1Altro vostro cavallo di battaglia è da sempre l’accoglienza, soprattutto di comitive straniere…
Ci crediamo molto, e i risultati non potranno che essere in costante miglioramento, se il territorio saprà fare rete. L’acquese è una zona meravigliosa, con vini straordinari e grandi potenzialità enogastronomiche. Non solo: grazie al circuito delle Terme esistono ad Acqui splendidi alberghi, oltre ad accoglienti strutture agrituristiche sulle colline: insomma siamo in grado di sviluppare un’accoglienza a 360 gradi. Dobbiamo solo crederci!