Moscato e Brachetto: la Cia fa il punto sulle Paritetiche

Moscato

Si sono svolte venerdì scorso le consultazioni delle Paritetiche dei due vini aromatici della provincia di Alessandria: Moscato e Brachetto.

Il Tavolo di consultazione della Cia regionale, che coinvolge le tre province del Basso Piemonte, aveva individuato le linee da seguire nel corso della Paritetica presso l’Assessorato regionale.

Per quanto riguarda il Moscato, l’accordo sottoscritto lo scorso anno prevede, anche per il 2015, sia le rese che il prezzo di vendemmia. L’unico aspetto in discussione riguarda l’attivazione del blocage/deblocage (cioè il meccanismo finalizzato ad assecondare la richiesta di mercato, vale a dire la quota di mosto che potrà essere destinata a docg nel caso di richiesta del Consorzio di Tutela).

Spiega Carlo Ricagni, direttore provinciale Cia Alessandria: “La nostra Confederazione ritiene il blocage/deblocage un elemento importante per la stabilizzazione del sistema, in quanto permette una certa elasticità nell’utilizzo della produzione, in particolare nel momento in cui il mercato lo richiedesse; pertanto, individuando i necessari paletti che, prima di tutto, devono tenere in considerazione il contenimento delle giacenze, riteniamo che questo strumento potrebbe essere attivato”.

Per il Brachetto, il Consorzio ha ritenuto di proporre una resa leggermente superiore rispetto alla campagna passata, di 36 quintali/ettaro di Docg. “Pur ritenendo poco convincente la situazione del Brachetto – prosegue Ricagni – la proposta di aumento di resa, e la riduzione delle giacenze, rispetto all’anno passato, sono da ritenersi piccoli passi avanti che avremmo sostenuto, anche sottoscrivendo l’Accordo, se fosse stato garantito, per i produttori il ritiro dei 36 quintali di uva destinata a Docg”.

La parte industriale si è opposta alla richiesta della Cia, che per questo non ha aderito all’Accordo per il 2015.