Filctem CGIL: “Chiediamo chiarezza sul futuro dello stabilimento Michelin di Spinetta”

Michelin SpinettaSono stati anni/mesi intensi quelli che hanno alle spalle e che vivono tutt’ora i lavoratori dello stabilimento Michelin di Spinetta Marengo, prima la crisi, pesante, poi, dall’autunno scorso aumenta la richiesta di produzione e si lavora a pieno ritmo.

Finalmente si stanno cogliendo i frutti di un intenso lavoro di costruzione portato avanti unitariamente dal sindacato, con grande impegno e sacrifici dei lavoratori, che ha portato volumi produttivi significativi e nuova occupazione.

In questo contesto è arrivata qualche giorno fa, la comunicazione ufficiale di un brusco rallentamento della produzione al reparto “RICOPERTI”.

La produzione passerà da tre turni a un turno giornaliero, una riduzione drastica che lascia l’amaro in bocca.

Una brutta notizia, per uno stabilimento al quale l’ultima riorganizzazione ( nel 2009) aveva chiuso il reparto mescole, una delle tre gambe produttive (REP. MESCOLE – RICOPERTI – NUOVO) su cui si reggeva.

Era l’azienda che spiegava che lo stabilimento di Alessandria si sosteneva solo con tre gambe.

La riorganizzazione del 2009, che ha fermato la produzione dello stabilimento di Torino, è stata gestita con un importante accordo sindacale che la Michelin ha onorato limitando al minimo l’impatto sociale delle scelte industriali che ha compiuto in quel momento (facendosi carico anche degli esodati), ma a distanza di sei anni, con gli sforzi che le persone di Alessandria hanno compiuto per conquistarsi una prospettiva di crescita e consolidamento del sito, il sindacato e i lavoratori si aspettano chiarezza, impegno da parte di Michelin sul sito di Alessandria, ma non solo, sull’intera SAMI Italia.

Il 22 luglio 2015 è convocato l’incontro annuale gruppo Michelin, sarà chiesta chiarezza sulle scelte che si stanno compiendo nel nostro paese e sulla qualità delle stesse.

Sarà a quel livello che si valuterà la situazione è si assumeranno le necessarie iniziative anche di lotta e comprendenti tutto il gruppo, a partire dagli stabilimenti di Cuneo e di Torino, se non ci saranno elementi convincenti e di prospettiva per Alessandria e più in generale per la SAMI.

Filctem CGIL Alessandria