Al voto Valenza, e altri 6 comuni dell’alessandrino

Urne deserteA votare domenica  saranno, in provincia di Alessandria, soltanto 7 comuni su 190, per complessivi 22.730 elettori (11.845 donne).

Riflettori puntati, in particolare, su Valenza, che con i suoi oltre 16 mila elettori farà la parte del leone, ed è anche l’unico comune in cui si potrebbe profilare la possibilità di un ballottaggio (a meno che uno dei 7 candidati non raccolga al primo turno il consenso della maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto). Mentre nei comuni di Cassine (2700 votanti), Rivalta Bormida (1403), Gamalero (814), Borgoratto (589), Carrega Ligure (321), Montacuto (301) il verdetto si avrà già domenica sera, dopo la chiusura delle urne.

 

A Valenza martedì è arrivato Matteo Salvini, unico vero big nazionale di passaggio in questa campagna nazionale nella città dell’oro. Dove i candidati sindaco sono 7: il primo cittadino uscente Sergio Cassano (Forza Italia, Lista Tosi per Valenza), Gianluca Barbero (centro sinistra, ossia PD, SEL, Moderati, Cattolici e Democratici per Valenza, Valenza Bene Comune), Maurizio Oddone (Lega Nord), Mario Cresta (Movimento 5 Stelle) Luca Merlino (Area Civica Con noi per la città), Angelo Spinelli (Fratelli d’Italia), Fabio Magrin (Valenza Civica).

A Valenza vale il voto disgiunto: si potrà votare per una lista, con eventuale preferenza al candidato, e per un candidato sindaco non collegato.

Non così nei 6 paesi, dove è possibile votare scegliendo il simbolo del candidato sindaco e contestualmente la lista. Chi vince avrà i due terzi dei seggi.

I seggi delle sezioni elettorali saranno aperti dalle 7 alle 23. Le operazioni di scrutinio si svolgeranno subito dopo la chiusura dei seggi.

Naturalmente a livello nazionale l’attenzione è però tutta rivolta alle 7 regioni in cui si eleggono Governatore e consiglio regionale: Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Umbria, Campania, Puglia. Un test fondamentale per il Governo Renzi, ma anche per tutti i suoi oppositori: su tutto e tutti, grava l’incognita astensionismo. Quanti elettori ed elettrici andranno davvero alle urne?