Mettete un semaforo davanti all’Ospedale! [Le pagelle di GZL]

Pactodi Graziella Zaccone Languzzi

1) A GINO. Chi è Gino? Gino Gasparini è il titolare del nuovo bar OPEN SPACE-Sapore di Pane (ex PACTO BAR), che sarà inaugurato il 26 gennaio 2015 nel Centro Commerciale PACTO. Perché questo massimo voto? La PACTO è un piccolo centro commerciale ma locato in un punto strategico della città: di fronte e di fianco agli Ospedali e cuore del Quartiere Galimberti, un quartiere popoloso abitato anche da molti anziani.
Dal 1° gennaio 2014 il supermercato alimentari all’interno della PACTO ha chiuso. Con quel gesto ha tolto la possibilità nella zona di approvvigionamento settore alimentari creando non pochi problemi sia al quartiere e ai parenti dei pazienti ricoverati negli ospedali, soprattutto chi arriva da fuori. Gino sfidando la crisi quando tanti chiudono, facendo investimenti coraggiosi, non solo riapre un bar, ma nel suo locale fornirà pane fresco di forno e si doterà dei prodotti della Centrale del Latte. Può sembrare esagerato ma con questa scelta commerciale Gino renderà un servizio ad un quartiere e a tutti quei cittadini che usufruiscono degli ospedali. Un 10 va anche ai titolari dei negozi che hanno resistito in un anno durissimo. A loro viene riconosciuto un essenziale servizio e uno per tutti: il fruttivendolo Saverio Francabandiera.
Voto: 10.

2) Alle intenzioni di chi ha titolo e decisioni sulle FARMACIE COMUNALI: l’azionista privato eFarmacia bancone il Comune, soci di FarmAl. Le farmacie sono in tutto sei, nulla da dire sulla ubicazione di cinque farmacie e suppongo che il loro spostamenti da una via all’altra non cambi molto, ma una di queste spostarla è assurdità perché è LA FARMACIA DELL’OSPEDALE.
La farmacia dell’Ospedale era nella struttura esterna dell’Ospedale. Chissà perché è stata inserita in un contesto diventando una farmacia “libera”, e si parla insistentemente di spostarla al centro commerciale COOP, dove ora già c’è la parafarmacia.
La proprietà delle farmacie ex comunali è oggi privata all’80%, e pubblica (Comune di Alessandria) al 20%. Quando ci sono interessi in ballo privato e pubblico si mettono sempre d’accordo, ma in questo caso auspico una forma di “buonsenso” da ambedue le parti. Su sei farmacie, una, quella in zona strategica utile di servizio per gli ospedali si auspica che ci rimanga. Se poi deve essere spostata per interessi incomprensibili, ribadisco che in servizio agli utenti degli ospedali occorre una farmacia: attenzione non una parafarmacia di cui non ne ho mai compreso l’utilità.
Ma il comune di Alessandria su questo tema non dovrebbe rispondere ai cittadini, e informali adeguatamente?
Voto: 5
Semaforo pedoni3) Al COMUNE DI ALESSANDRIA e precisamente all’Assessorato Lavori Pubblici. Da anni vi è un importante ingresso per accedere all’Ospedale Civile Santi Antonio e Biagio dalla parte di Spalto Marengo. Centinaia sono le persone al giorno che attraversano le due corsie dello spalto, ma nessuno dei preposti responsabili si è preoccupato di dotare quel punto di un semaforo di passaggio pedonale a chiamata, per ovviare ad eventuali rischi di chi attraversa o di chi guida. La frase “meglio prevenire che curare” dovrebbe valere anche in questo caso.
Qualcuno dal Comando Vigili mi ha risposto cortesemente: “che vuole che importi tale richiesta visto che non si preoccupano neppure dei buchi delle strade che creano danni a persone e alle automobili?”, quindi secondo questa risposta io avrei dovuto lasciare perdere, invece no! La “sordità” e “cecità” politica deve essere curata anche dalle piccole cose, come può essere questa mia pagella. Ora: in quell’attraversamento vi sono buchi, io stessa a suo tempo sono caduta rovinosamente sulle ginocchia, quando piove si formano laghi a fianco dei marciapiedi, sporcizia e mancanza di sicurezza nell’attraversare.
In casi come questi la frase di comodo è: “c’è il dissesto, mancano i soldi”, ma è una scusa inaccettabile, a fronte dell’incolumità e della sicurezza fisica dei cittadini di Alessandria che pagano fior di tasse.
Voto: 3