Malerba (M5S): “La Multiutility? Solo una serie di scatole cinesi, per poi vendere tutto ai privati!”

Malerba nuova“Ma l’ha vista questa città il nostro sindaco? Le vie del centro stanno morendo, i negozi chiudono uno dopo l’altro, a catena. La periferia, invece, è sempre più insicura: in Fraschetta le persone hanno paura di uscire quando fa buio. E chi ci governa che fa, a parte i propri piccoli giochi di potere? Assolutamente nulla”. Angelo Malerba da quasi tre anni è capogruppo del Movimento 5 Stelle a Palazzo Rosso, dopo esserne stato il candidato sindaco (o portavoce, come dicono i pentastellati), e parla ancora con l’indignazione del cittadino qualunque, che non ne può più. “Gli alessandrini sono scoraggiati, delusi, e meriterebbero ben altra attenzione: mentre la politica continua a gestire la situazione come se nulla fosse cambiato: una tragedia”. Proviamo allora a capire, in questa chiacchierata con Malerba, come i 5 Stelle, dopo quasi 3 anni di presenza in consiglio comunale (“e di opposizione al sistema di cui fanno parte tutti gli altri: è evidente che la situazione di oggi è conseguenza di un lungo percorso, in cui c’erano tutti, e non solo Fabbio”), vedono la situazione, e come concretamente pensano di procedere negli ultimi due anni di mandato Rossa: sarà la loro un’opposizione intransigente, e senza spazi di collaborazione di alcun tipo? Hanno già in mente un loro candidato sindaco, ed è vero che al loro interno non sono più così uniti, come si dice in giro? E se Rita Rossa nelle prossime settimane dovesse perdere per strada qualche pezzo importante della sua maggioranza (i Moderati di Cesare Miraglia, e magari non solo loro) sarebbero disposti, e a quali condizioni, a fare da ‘stampella’ al Partito Democratico?

 
Consigliere Malerba, dopo quasi tre anni di presenza in consiglio comunaleMalerba Di Filippo Cammalleri (insieme ai suoi colleghi Cammalleri e Di Filippo) voi consiglieri a 5 Stelle non siete più dei ‘pivellini’: com’è il Palazzo, visto da dentro?
Come lo si percepisce da fuori, purtroppo. C’è uno scollamento pauroso tra i cittadini comuni e i loro problemi, e le preoccupazioni di chi fa politica di mestiere, anche solo a livello amministrativo locale. Al di là di un po’ di fuffa nei loro discorsi, di sostanziale non è cambiato nulla: si fanno gli affari loro, e quelli dei loro amici. E il gioco ormai è scoperto, e chiaro a tutti.

Quindi, dal suo punto di vista, per la giunta Rossa è bocciatura completa e senza appello?
Sul piano politico assolutamente sì, anche se ci tengo a non fare generalizzazioni banali, e riconosco che ci sono amministratori, come gli assessori Lombardi e Ferralasco tanto per non nascondersi dietro un dito, che non hanno mai rifiutato il confronto, e che certamente sono in buona fede. Ma il fallimento politico e amministrativo del sindaco è sotto gli occhi di tutti: i numerosi rimpasti hanno portato ad un ulteriore indebolimento della sua squadra, peraltro, anche sul piano della preparazione: stendiamo un velo pietoso…

PizzarottiSolleviamolo questo velo invece: se lei, che nel 2012 era candidato sindaco, avesse vinto le elezioni, come è successo a Pizzarotti a Parma ad esempio, cosa avrebbe fatto di diverso da Rita Rossa, per fronteggiare l’emergenza che tutti conosciamo?
A noi pare che sia mancata completamente un’azione incisiva di rilancio della città, un progetto. Certo, andando a strillare ‘dissesto, dissesto’ in televisione, e attivando una serie di amici all’interno del Pd, sono arrivati ingenti prestiti da Roma: e sono soldi che gli alessandrini dovranno restituire, questo deve essere chiaro. Ma il resto dove sta? Quale idea di Alessandria ha in testa il sindaco? La città è più brutta, più sporca, più insicura e più povera rispetto a tre anni fa: i negozi chiudono ‘a raffica’, il centro è abbandonato, le periferie in dismissione. E poi c’è la questione gestionale interna di Palazzo Rosso…

Ossia?
Totale mancanza di organizzazione, che genera inefficienza. E non è che le competenze del personale non ci siano, tutt’altro. Però se la burocrazia rallenta i cittadini anziché aiutarli, se ottenere ogni banale permesso diventa un percorso ad ostacoli, di chi è la responsabilità se non di chi deve dare l’indirizzo politico, e definire ruoli e competenze? Non mi pare sia stato fatto, e in ogni caso i risultati sono pessimi.

Voi 5 Stelle vi sentite un ‘corpo estraneo’ nel Palazzo?
Noi cerchiamo di fare pienamente il nostro dovere, ciò per cui siamo stati eletti dai cittadini: Comune Alessandria 3anche sacrificando molto, a livello di vita privata e professionale. E chi partecipa ad esempio alle commissioni consiliari sa benissimo quali ostacoli quotidiani, quali pantomime e quanti boicottaggi vengono messi in piedi costantemente, per evitare di affrontare le questioni che noi poniamo costantemente. E i dipendenti del Palazzo sono certamente vittime del clima che aleggia: per cui anche solo salutare cordialmente uno di noi può diventare un ‘marchio’, e un ostacolo al proprio percorso personale: questa è la realtà, che la si voglia vedere o meno….

Però l’impressione è che il vostro Movimento attraversi un periodo di ‘stanchezza’, dopo il boom iniziale di consenso, e l’entusiasmo popolare vero che si riscontrava alle vostre assemblee…..
Il Movimento invece, ad Alessandria come in molte altre città, è cresciuto tantissimo in questi anni, e oggi può contare su competenze vere, frutto dello studio e dell’impegno di tanti militanti, come noi tutti volontari. Che poi la propaganda mediatica nazionale contro di noi alla lunga qualche risultato lo stia dando è innegabile, e c’era da aspettarselo. Ma siamo pronti a rilanciare…

Beghin GrilloCome, concretamente, qui da noi?
Tornando ad organizzare assemblee tra la gente e con la gente (alla faccia di chi ci accusa di essere un movimento solo virtuale, ‘in rete’): aspettiamo tutti gli alessandrini già questo giovedì, 15 gennaio, alle ore 19 a Palazzo Monferrato, per affrontare un tema di cui si parla pochissimo, ma che rischia di condizionare, e penalizzare fortemente, le nostre vite, ossia il TTIP Trattato Transatlantico di partenariato tra Usa e Unione Europea: se andasse in porto, rischieremmo la privatizzazione di servizi essenziali come acqua e sanità, ma anche di nutrirci con pollo al cloro e grano e mais ogm. Una follia, di cui ci parlerà nel dettaglio la nostra europarlamentare Tiziana Beghin, che a Bruxelles sta seguendo personalmente la vicenda con grande impegno.

E su scala territoriale? La questione sicurezza ambientale in Fraschetta, ad esempio? L’osservatorio permanente rimarrà nel libro dei sogni?
Noi non ci arrendiamo, e torneremo a proporlo con determinazione: tutti sanno che la Fraschetta dal punto di vista ambientale è una polveriera, e che andrebbe monitorata, e bonificata, con determinazione e risorse. Sul fronte polo chimico, al di là di quali saranno gli esiti giudiziari del processo in corso, non credo sia improprio chiedere che gli interventi di bonifica reale siano assai più ‘pesanti’, se si vuole che davvero qualcosa possa cambiare. Che poi dal punto di vista della salute pubblica l’inquinamento della Fraschetta riguardi anche tutti gli alessandrini, sia sul piano delle falde acquifere che dell’aria, mi pare evidente. In Fraschetta c’è però anche una seconda emergenza, che è la sicurezza fisica delle persone…

Che fa Malerba, ‘cavalca’ un tema che è da sempre caro alla Lega Nord?Polizia sicurezza
La sicurezza dei cittadini deve stare a cuore a tutti, non è esclusiva di nessun partito. E comunque se la soluzione della Lega rimangono le ‘ronde’, siamo lontanissimi. Però che i furti e gli episodi di micro-criminalità, denunciati solo in parte, siano ormai in Fraschetta all’ordine del giorno lo sanno tutti. Non entro in casi personali, ma potrei farle un lungo elenco di esperienze, anche recenti, sia personali che raccontatemi da chi, come me, vive a Spinetta. Anche qui, è il caso di dire “Rita dove sei?”, dal momento che niente, ma proprio niente è stato fatto su questo fronte negli ultimi due anni e mezzo.

Pisu DossenaTorniamo in città: almeno il progetto Pisu vi piace, o anche lì avete da ridire?
Il Pisu un percorso che cominciato con l’amministrazione Fabbio, ed è giusto utilizzare le risorse europee quando ci sono, ci mancherebbe. Rimaniamo perplessi però con le modalità con cui si spendono queste risorse pubbliche: con troppa leggerezza. Un dirigente mi ha detto di recente: “ci vorranno 200 mila euro, o 250 mila…”, ma a me non sembra che 50 mila euro di differenza, di questi tempi e per gli alessandrini, siano indifferenti: sono soldi pubblici, ma li mettiamo tutti noi. Per una valutazione complessiva del Pisu comunque, da via Dossena a tutto il resto, aspettiamo che l’opera sia completata. Rimane il fatto che il commercio in città sta morendo, e la maggioranza che fa? Autorizza l’apertura di nuovi centri commerciali, come quello all’ex mercato ortofrutticolo degli Orti. E’ un progetto privato, d’accordo: ma perché scomputare gli oneri di urbanizzazione, trasformandoli in opere viarie di dubbia utilità come alcune rotonde? Il privato gli oneri dovrebbe pagarli pienamente, e il comune valutare separatamente se e cosa serve, a livello di opere pubbliche. E quali sono le priorità, su questo fronte: ci sono situazioni assai più delicate, che necessitano di interventi assai più urgenti che non le rotonde degli Orti: e ne riparleremo presto!

 

E la Multiutility Malerba? Qual è la vostra posizione su questo fronteAmag sede alessandria delicatissimo?
Mi consente un riassunto delle puntate precedenti vero? Il Comune di Alessandria per salvare il suo bilancio vende un’azienda fallita (Amiu) ad Amag Multiutility Spa. Amag Multiutility spa si accolla i debiti di Amiu. Amag multiutility spa vende al Consorzio Rifiuti Alessandrino 10 azioni di Amag Ambiente (tot. 10.000) e il consorzio “cede” a Amag Ambiente l’affidamento in house l’attività di raccolta e trasporto rifiuti da parte del Consorzio. Amag Ambiente, come da statuto, potrà gestire l’intero ciclo dei rifiuti, gestirà anche le discariche e gli impianti di recupero: e ha come soci Amag Multiutility all’80% e Consorzio Alessandrino al 20%: ma possono diventare soci anche i comuni o i consorzi.
Anche la vendita di parte di azioni dell’AMAG alla ricerca spasmodica di un partner per partecipare alla gara d’appalto sulle reti gas sa di inizio della fine. Presto il Comune si vedrà costretto a cedere anche la parte restante della proprietà cedendo completamente ai privati l’unica vera risorsa di questa città. Così facendo il privato avrà il monopolio su acqua, gas, rifiuti e sulla tanto osannata rete di teleriscaldamento (come è avvenuto a Torino). Il Movimento 5 Stelle si è astenuto in consiglio comunale all’atto di indirizzo per vendere quote AMAG.
Noi siamo contrari alla gestione congiunta dell’attività di raccolta rifiuti e di quella di smaltimento, proprio per impedire che si lucri sulla mancata raccolta della differenziata e perché il nostro programma si basa su “Rifiuti Zero”, tramite la raccolta differenziata porta a porta ‘spinta’. Come potremmo sostenere la nascita di una nuova società che pensa di lucrare sullo smaltimento dei rifiuti, boicottando di fatto la raccolta differenziata?
Ci risiamo! Continuiamo a costruire delle scatole cinesi: un altro consiglio di amministrazione (con 3 membri con rimborso spese+compenso) e un altro collegio sindacale? No grazie, non è certo questo quel che chiedono gli alessandrini!

Rossa 15Chiudiamo con un’ipotesi di fanta politica Malerba: o forse neanche troppo, chissà. Se Rita Rossa perdesse il sostegno di parte della sua maggioranza, i 5 Stelle sarebbero disposti a sostenerla, naturalmente a determinate condizioni?
(sorride, ndr) Le rispondo senza indugi: assolutamente no, perchè un’alleanza di questo tipo non era nel programma che abbiamo proposto agli elettori. In campagna elettorale abbiamo più volte sottolineato che siamo e saremo alternativi a facili giochi di poltrone.

Ettore Grassano