Brusasco: «Il mio 2015? Umberto Eco, Benedetta Parodi e… un nuovo libro!»

brusasco3di Andrea Antonuccio.

Una bella intervista a tutto campo con uno dei personaggi più noti e amati della nostra città. Giornalista di razza, eclettico uomo di spettacolo, avvincente scrittore e impagabile umorista, Massimo Brusasco è per noi soprattutto un caro amico, sin dai tempi del Liceo Plana di Alessandria. Parlare con lui è sempre un piacere, perché Massimo riesce in ogni momento a spiazzare l’intervistatore anche nel rispondere alle domande apparentemente più scontate. Questo 2015 sarà per il Nostro l’anno della svolta… per dove, lo leggerete fra poco!

Caro Massimo, partiamo con una domanda facile facile: come è stato il tuo 2014?
«Se mi lamentassi, probabilmente sbaglierei. Ci sono state soddisfazioni, con qualche negatività direi “congiunturale”. La Juventus ha vinto lo scudetto, il Salotto del mandrogno è arrivato alla centesima puntata. Si sono fatte cose e viste persone. Tra queste, nessun medico.»

Visto che lo hai citato, parliamo di una delle tue tante creature, il Salotto del mandrogno: qual è stata la puntata più bella del 2014?
«Ne metto due: quella di febbraio a cui ha partecipato l’ex sindaco Amaele Abbiati e quella di marzo con ospite, tra gli altri, Rosetta Pasino, storica componente dei Pochi. Con loro sul palco, ci siamo sentiti tutti molto giovani.»

Si dice che dietro a ogni grande uomo ci sia sempre una grande donna (non il contrario, purtroppo). Come ha fatto finora tua moglie Marina a reggere i tuoi ritmi?
«Guarda che io vado pianissimo…»

brusasco_poggioRiformulo la domanda: come fa tua moglie a reggerti?
«No… andava bene la precedente!»

Ho capito, non puoi rispondere… passiamo allora al Piccolo, che quest’anno compie novant’anni (come il Presidente Napolitano!). Un tuo personale bilancio sul giornale?
«E’ indubbiamente una colonna della città, uno dei pochi simboli rimasti, con Gelindo e con Bagliano, altri novantenni. Cerchiamo di stare al passo coi tempi, sapendo comunque che la tradizione è un valore.»

Bagliano… quello delle pompe funebri?
«Sì.»

Restando in tema, proprio ieri hai compiuto “solo” 45 anni. Sei dunque nel mezzo del cammin di nostra vita… Come vedi il tuo futuro, e quali novità hai in serbo per il 2015?
«Intanto spero che un futuro ci sia. Le idee non mancano, specialmente dal punto di vista teatral-cabarettistico. E a marzo, udite udite, uscirà il mio nuovo libro. Sarà un bel romanzo. Compratelo (così il mio futuro potrebbe essere un po’ più roseo).»

Un nuovo libro? Dicci almeno il titolo e la trama, dai…
«Il titolo dovrebbe essere “I promessi sposi, la passione e il gatto che non voleva stare solo”. Trama: parla di promessi sposi, di passione e di un simpatico micino che adora la compagnia.»

brusasco1Dal titolo si intuisce che sarà qualcosa di effervescente… lo presenterai come le altre volte insieme alle due più acute coscienze critiche della città (ndr: Ettore Grassano e Andrea Antonuccio)?
«Se le due più acute coscienze critiche della città mi faranno l’onore di esserci, io sarò ben lieto di essere al loro fianco.»

Non aspettano altro! Le stesse due coscienze critiche affermano che tu saresti il sindaco perfetto per Alessandria. Quando realizzerai questo sogno?
«Mai.»

Torniamo alle cose serie. Qual è l’ospite che avresti voluto (e vorresti) al Salotto, ma che ancora non sei riuscito a invitare?
«Sogno il dibattito Umberto Eco-Benedetta Parodi, che finisce con lei che parla di semiologia e lui che fa da mangiare.»

E tu?
«Io penderò dalle labbra di Benedetta e assaggerò le prelibatezze di Umberto. Sperando di sopravvivere a entrambe le cose…»