La sanità alessandrina che guarda all’Europa [Controvento]

Clinica Città di Alessandriadi Ettore Grassano

L’inaugurazione ufficiale ci sarà domenica, alla presenza di tutte le autorità di rito. Ma la Clinica Città di Alessandria (Gruppo Policlinico di Monza) è già operativa da qualche giorno nella sua nuova sede di via Vittorio Moccagatta (alle porte della città per chi arriva dal ponte della Bormida, ma anche dalla tangenziale: quartiere o villaggio Borsalino, insomma), ed è un progetto su cui vale la pena fare qualche riflessione.

Nell’ampio comunicato che pubblichiamo di seguito trovate una valanga di preziose informazioni tecniche, che è superfluo quindi  ripetere. Se non per aggiungere che parliamo di un bell’investimento (“circa 30 milioni di euro fra strutture e strumentazioni – ha sottolineato il direttore generale della struttura Giancarlo Perla – e tutte risorse private, del nostro gruppo sanitario”), e di un segnale importante per un territorio assai più ampio di quello alessandrino.

La Clinica Città di Alessandria, infatti, è già oggi un’importante eccezione, inPerla Giancarlo controtendenza rispetto all’andamento della sanità piemontese: circa la metà dei pazienti del Dipartimento Cardiovascolare (la punta di diamante ed eccellenza della struttura, guidata dal professor Mario Fabbrocini, nome di assoluto rilievo nella comunità medico scientifica) arriva da fuori Regione, là dove il Piemonte invece risulta essere complessivamente l’unica regione del centro nord con una capacità di ‘attrazione’ a saldo negativo. Ossia sono più i piemontesi che scelgono di curarsi fuori regione (in Lombardia, perlopiù: ‘madre’ della sanità privata italiana, tra l’altro), che gli ‘extra piemontesi’ che scelgono di venire a curarsi da noi. Primo elemento su cui riflettere.

Secondo elemento: La Clinica Città di Alessandria (realtà convenzionata con la sanità pubblica regionale, naturalmente) fa riferimento in primis ai potenziali pazienti alessandrini e provinciali, ma (anche per l’elevata specialità) guarda assai più lontano: ad un target non solo nazionale, “ma anche europeo, e mediorientale”. E qui giova ricordare (e ne parleremo anche in una prossima intervista con l’europarlamentare alessandrino Tino Rossi) che dall’Unione Europea sono arrivate novità importanti: ossia i cittadini dei 27 Paesi dell’Unione possono ormai scegliere di curarsi ovunque desiderano, all’interno dei confini UE. Paga (entro certi limiti e regole, ovvio) il Paese di appartenenza. Saggio dunque prepararsi a competere, e a proporre prestazioni e servizi di qualità ad una platea internazionale. L’auspicio è che impari a farlo anche la sanità pubblica, perchè siamo francamente stanchi di sentir parlare solo di tagli e razionalizzazioni, e raramente di efficienza e risultati.

Rimaniamo però ‘a bomba’: perchè a nostro avviso la Clinica Città di Alessandria (come qualsiasi altra impresa/azienda di casa nostra) per essere davvero competitiva avrà bisogno anche, attorno a sè, di un territorio ricettivo e accogliente. Da tutti i punti di vista: alberghi, strade, infrastrutture pubbliche. E’ un discorso complesso, che riprenderemo, e che porta lontano. Ma questo la mano pubblica deve imparare a fare, se davvero non vogliamo che ‘servizi pubblici’ non sia solo uno slogan da tirar fuori ogni tanto, sventolandolo per ‘esorcizzare’ la ristrutturazione di apparati lenti ed inefficienti.

Un tema di cui torneremo spesso ad occuparci. Intanto buona partenza (nella nuova sede si intende: è realtà già consolidata), e buon lavoro alla Clinica Città di Alessandria.

 

Clinica Città di Alessandria: l’ospedale del XXI secolo

Sala operatoriaUn nuovo ospedale
Un ospedale moderno e tecnologico dotato di tutte le apparecchiature elettromedicali d’avanguardia a livello mondiale.
Un ospedale la cui organizzazione poggia su principi molto semplici quanto innovativi: completezza dei servizi resi al paziente (diagnosi-cura) ed organizzazione che mette al centro della propria visione l’uomo con i suoi bisogni sanitari.
Un ospedale che mantiene le professionalità già presenti sul territorio Alessandrino sin dal 1995 presso la Nuova Casa di Cura città di Alessandria di via Buozzi (dove nel 2013 sono stati eseguiti oltre 4.000 ricoveri e 89.400 prestazioni ambulatoriali), mettendo a loro disposizione nuove infrastrutture  ed un’organizzazione logistico-architettonica innovativa.
Un  ospedale tecnologico quindi, organizzato attorno al paziente, con elevati standard qualitativi professionali.
Un nuovo presidio sanitario di Policlinico di Monza. La Clinica Città di Alessandria.

Dati di progetto e descrizione della struttura
Superficie fondiaria totale                    = mq. 16.365
Superficie coperta                                =  mq.  3.500
Superficie massima lorda di pavimento  = mq. 11.000

Il piano terreno ha una superficie di 2650 mq ed è adibito a servizi per il personale oltre che alla cucina e al servizio mensa.
Il primo piano ha una superficie di 2850 mq e accoglie nei propri spazi:
–    Cup e accettazione
–    Poliambulatorio  dotato di12 ambulatori e annessi locali di supporto;
–    Settore pre-ricoveri ed area prelievi
–    Diagnostica per immagini dotata di quattro locali ecografia (di cui uno dotato di color doppler), due sale diagnostiche, una sala tac, un settore RMN dotato di un locale anamnesi e condivide con il resto del reparto i seguenti locali di supporto; due studi medici, locale per la refertazione
–    Dipartimento di malattie Cardiovascolari dotato di un’attesa utenti, una segreteria, lo studio del Direttore di Dipartimento con annesso ambulatorio, uno studio open per quattro postazioni, una sala riunioni, due ambulatori e relativi locali di supporto;
–    Bar

Il secondo piano ha una superficie di 2750 mq e accoglie nei propri spazi:
–    Reparto di degenza  dotato di locale lavoro infermieri, un locale caposala, soggiorno, studio medico,  32 camere per un totale di n. 40 posti letto e locali di supporto. Tutti servizi igienici delle degenze sono fruibili per disabili,

–    Quartiere operatorio dotato due sale operatorie, e locali di supporto.
–    Laboratorio analisi
–    Zona palestra dotata di attesa pazienti, spogliatoi utenti, palestra e locali di supporto, al fine di garantire una migliore attività di riabilitazione post-operatoria.
La scelta di dotare la struttura sanitaria di questa opzione è stata determinata dalla necessità, sulla base dei riscontri dell’attuale evidenza scientifica,  di avviare la fase riabilitativa in fasi sempre più precoci (già in sede di immediato postoperatorio) dei percorsi assistenziali chirurgici (Ortopedia, Urologia, Cardiochirurgia).
Altra opzione giustificante è apparsa l’opportunità di offrire, agli Organismi regionali e locali di programmazione sanitaria,  la possibilità di ricondurre in un unico percorso assistenziale le attività di riabilitazione cardiologica.

Il terzo piano ha una superficie di 2750 mq e accoglie nei propri spazi:
–    Reparto di degenza  dotato 32 camere per un totale di n. 40 posti letto e locali di supporto;
–    Quartiere operatorio dotato di due sale operatorie e locali di supporto;
–    Centrale di sterilizzazione
–    Terapia intensiva dotata di 5 posti letto più un letto  isolato per pazienti infettivi o immunodepressi e relativi locali di supporto; è stata prevista la predisposizione per un ulteriore posto letto intensivo da attivarsi qualora si sviluppino progetti sinergici con il territorio alessandrino.

–    Diagnostica interventistica, costituita da una sala di Emodinamica e una di Elettrofisiologia, con postazioni comandi comune e preparazione pazienti/chirurghi differenziata.

Il quarto piano  ha una superficie di 1600 mq e accoglie nei propri spazi:
–    area amministrativa e Presidenza
–    sala congressi

–    ospitalità: dotato di n° 16 stanze di soggiorno
Il razionale di tale scelta risiede nella necessità sempre maggiore di offrire alle famiglie dei Pazienti ricoverati, l’opportunità di soggiornare vicino al luogo di cura a costi contenuti e con livelli alberghieri soddisfacenti.
Altra opportunità sarà quella di poter, sul modello internazionale,   offrire a stagisti,  frequentatori e studenti,  uno spazio residenziale confortevole, economico ed in immediata vicinanza con i luoghi di formazione.
In ultimo questa realizzazione permetterà di poter proporre eventi formativi  residenziali supportati da una attrattiva  opzione alberghiera.

Il quinto piano ospita una parte consistente degli impianti a servizio della Clinica.

Un ospedale sostenibile

In una congiuntura economica particolare per il sistema Italia è opportuno sottolineare la sostenibilità finanziaria  di un progetto che nulla chiede  al Sistema Sanitario Nazionale.
Le fonti di finanziamento dell’opera sono infatti interamente private.
In particolare esse sono:
–    Finanziamenti dei soci di Policlinico di Monza Spa
–    Finanziamenti provenienti da enti di credito
–    Utilizzo di mezzi propri
L’ultima  fonte di finanziamento sopra citata delinea la peculiarità del modello politico economico che sovrintende lo sviluppo negli anni del Gruppo Policlinico di Monza.
L’utilizzo di mezzi propri è garanzia da un lato di sviluppo e crescita continua della qualità dei servizi resi ai pazienti; dall’altro è garanzia di eticità nell’approccio a trattare il bene più prezioso di cui dispone l’essere  umano: la salute.
Policlinico di Monza è quindi una società etica nel mondo sanitario perché tramite l’utilizzo di mezzi propri in attività istituzionali supera nei fatti l’apparente inconciliabilità della tutela della salute dei pazienti con la naturale tensione al profitto dell’impresa.

Un ospedale tecnologico

Un ospedale moderno non può prescindere dal supporto tecnologico adeguato.
Il Gruppo Policlinico di Monza, anche nel presidio Clinica Città di Alessandria si caratterizza per la presenza di apparecchiature elettromedicali immesse  sul mercato da partners leader a livello mondiale.
In particolare le principali apparecchiature elettromedicali presenti in struttura sono:

Diagnostica per immagini
•    Risonanza Magnetica 1,5 Tesla GE Optima 360
•    Tomografia Assiale (T.A.C.) GE VCT XT 64 slice

•    Mammografo GE Senographe 800T
•    Ortopantomografo (O.P.T.) SORODEX Cranex 3+ Ceph
•    Telecomandato GE PRECISION RX1 D 32 cm
•    Pensile con Teleradiografo GE PROTEUS XR/A e Wall Bucky
•    Apparecchio radiologico portatile GE TMX Plus
•    Apparecchio radiologico portatile VILLA Visitors
•    Apparecchio radiologico mobile (I.B.) OEC 9800 Plus
•    Apparecchio radiologico mobile (I.B.) OEC 9900 Elite
•    N. 3 Ecografi Multidisciplinari:
    N. 1 Philips ATL 3500
    N. 1 Siemens Sonoline Adara SLC +P91W
    N. 1 Esaote MyLab 70 XV Gold

•    N. 2 ecografi cardio-vascolari:
    N .1 Ecografo cardio-vascolare GE Vivid 7
    N. 1 Ecografo cardio-vascolare GE Vivid 7 4D

Servizio di emodinamica
•     Angiografo vascolare: GE Innova 2100
•    Angiografo neurovascolare: GE AdvantX LC Plus
•    Defibrillatore GE Responder 2000

Servizio di elettrofisiologia
•    Poligrafo Combolab II Plus
•    Sistema per il mappaggio cardiaco CARTO 3
•    Defibrillatore GE Responder 2000

Area cure intensive
•    Apparecchio per emofiltrazione Diapact CRRT
•    Centrale di monitoraggio GE CIC v.5
•    Trasmettitori per telemetria GE APEX Pro
•    Defibrillatore Marquette CardioServ
•    Defibrillatore GE Responder 2000
•    Ecografo cardio-vascolare GE Vivid S5
•    N. 2 Elettrocardiografi GE MAC 1600
•    N. 8 Monitor Cardiaci Draeger Infinity Gamma XL
•    N. 12 Pompe infusionali BBraun Infusomat FMS
•    N. 10 Pompe a siringa BBraun Perfusor FM
•    N. 6 Ventilatori Polmonari Servo 900C

Diagnostica strumentale
•    Cicloergometro GE Ebike
•    Defibrillatore GE Responder 3000
•    Defibrillatore Marquette HELLIGE
•    N. 3 Elettrocardiografi GE MAC 1200 ST
•    N. 2 Elettrocardiografi GE MAC 1600
•    Lettore Holter Dinamico GE SE

Le specialità esercitate
DIPARTIMENTO CARDIOVASCOLARE
Direttore Prof. Mario Fabbrocini
•    Cardiochirurgia
Responsabile Dott. Luca Sandrelli
•    Cardiologia
Responsabile Dott.ssa Carla Bertucci
•    Chirurgia Vascolare
Responsabile Dott. Nicola Avossa
•    Cure Intensive
Responsabile Dott. Abdallah Dehaini
• Terapia intensiva cardiochirurgica (7 posti letto)
• Alta vigilanza (8 posti letto)

Chirurgia generale
Responsabile: Dott. Alessandro Costanzo
Medicina generale
Responsabile: Dott. Alfred Qalqili
Oculistica
Responsabile: Dott. Orlando Zuckermann
Ortopedia e traumatologia
Responsabile: Dott. Roberto Brollo
Urologia
Responsabile: Dott. Giovanni Zaninetta

I servizi di diagnosi e cura

Dipartimento di Diagnostica per Immagini
Direttore scientifico:
Prof. Toufic Khouri
Direttore territoriale area di Alessandria:
Dott. Tamim Hassan