Calcio, sponsor e segnali al territorio [Controvento]

Di Masi Cossetti Bonzano 2di Ettore Grassano

Se i risultati sul campo di gioco fino ad oggi sono stati altalenanti, e certamente non all’altezza delle aspettative della vigilia, sul fronte della gestione imprenditoriale dall’Alessandria Calcio arrivano segnali confortanti. Ossia il presidente Luca Di Masi e il suo management sembrano sempre più intenzionati a ‘fare sul serio’, e  guardano al futuro tenendo la barra dritta e salda, continuando a progettare un percorso di medio-lungo periodo. Il che, in un mondo come quello calcistico (alessandrino e non), soprattutto di questi tempi, è già una bella e apprezzabile eccezione.

Ieri, durante la presentazione ufficiale del nuovo main sponsor Relais 23 (il marchio ha debuttato sulle casacche grigionere domenica scorsa, nella partita vittoriosa contro il Monza al Moccagatta, e dovrebbe rimanerci almeno un anno e mezzo, fino a giugno 2015), si avvertiva una forte, reale sintonia imprenditoriale tra il presidente dei Grigi e la coppia Bonzano-Cossetti, che si è brevemente ma efficamente presentata, in termini di percorsi e progetti imprenditoriali. Per Di Masi come per Cossetti-Bonzano si parla di famiglie che fanno impresa da generazioni e, appunto, di imprese di famiglia, nel senso più stretto e italiano del termine.

E di questi tempi, senza naturalmente voler esagerare con la retorica, avercene diGrigi Maglia sponsor imprenditori giovani e disposti a rilanciare, nei rispettivi settori, anziché alzare bandiera bianca e ritirarsi a vivere di rendita su isolette tropicali, come tanti sognano, e alcuni davvero fanno, o cercano di fare.

Al di là, dunque, della presentazione più o meno di routine di uno sponsor sportivo, prendiamo come un buon auspicio che ci siano ancora in pista tanti Di Masi, o Cossetti e Bonzano, a provarci: gettando nei rispettivi settori il cuore oltre l’ostacolo, per dimostrare che si può e si deve ancora fare impresa (calcistica, di abbigliamento, di ristorazione e relax: non importa), scommettendo sul futuro di questo territorio. In bocca al lupo, e buon lavoro a tutti loro, e a quelli come loro. Che fanno, anziché lamentarsi o ‘levare le tende’.