5 domande a… Gianna Calcagno

calcagno_caldi Andrea Antonuccio.

È il momento di fare una bella chiacchierata con la “vulcanica” Gianna Calcagno, persona assai nota in città per le tante iniziative a cui ha legato il suo nome in questi anni.

1) Partiamo dal via… che cos’è Alessandria per te?
Alessandria è la mia città, il luogo in cui vivo e a cui ho cercato di dare in termini di impegno buona parte della mia esistenza… nonostante gli alessandrini! Rispetto e ho affetto per ognuno di loro, ma riconosco anche nella maggior parte di loro l’arte del mugugno e la memoria corta, molto corta.

2) Di che cosa ti stai occupando adesso, in ambito sociale e politico?
In ambito sociale ho aderito con entusiasmo a Rilanciamo Alessandria, soprattutto per realizzare un “sogno” già lanciato dall’ex Museo del Fiume: un percorso ciclopedonale sui nostri fiumi, importante sia per momenti di aggregazione e di svago, ma anche dal punto di vista economico. Opportunamente attrezzato, attirerebbe molti visitatori, anche perché altre città con i loro fiumi hanno saputo dare un valore aggiunto al territorio. Se per politica intendiamo interessarsi della propria città bene, io ci sono. Se intendiamo appartenenza ad un partito politico, questo non è possibile. Non esiste la meritocrazia, esistono i compromessi e i “premi” a chi, magari incompetente, risponde ai requisiti di adattabilità al sistema e ai vertici dei partiti. Non rientro in queste categorie, ho sempre lavorato per i cittadini, ho sempre cercato di dire e fare quello che ritenevo opportuno pur nei limiti della natura umana; pertanto, non credo di essere bene accetta. Insomma, non chino il capo quando ritengo, dopo aver ben ponderato le situazioni, di avere ragione.

3) Che cosa pensi del dissesto, e di chi sta governando la città?
Il dissesto di questa città è una mannaia che ci è caduta sulla testa, dovremmo dire, ma non è così. Forse siamo in dissesto perché per anni abbiamo messo come lo struzzo la testa nella sabbia. Non ti do un giudizio su chi governa questa città. Non condivido alcune scelte, ma è ancora troppo presto per dare giudizi. Aspetto ancora un po’ prima di dare una valutazione definitiva… ti farò sapere!

4) Tre persone che stimi, in città o fuori città?
Non ci sono persone particolari che stimo in questa città. Stimo chi mi ha aiutato in questi anni a portare avanti il mio impegno senza se e senza ma, riconoscendo soprattutto il mio operato senza uno scopo personale. E qui qualcuno potrebbe obiettare: “ma ti sei candidata”. E io rispondo “Certo, ma per poter essere più utile e con meno fatica alla mia città”.

calcagno_taglieria_cal5) E tre persone che ti stanno proprio sulle…?
Tre persone che mi stanno sulle…? Direi, genericamente, gli stupidi, gli “approfittatori”, quelli che cercano di pestarmi i piedi solo per partito preso, coloro che sanno solo essere “grilli parlanti”.