‘Bagno di folla’ tortonese sabato pomeriggio per Pierluigi Bersani, che ha inaugurato la nuova sede di Liberi e Uguali con Pietro Grasso in Corso Montebello 41, dietro il Duomo.
A fare gli onori di casa c’erano il senatore Federico Fornaro, il consigliere regionale (e segretario provinciale di Mdp) Walter Ottria, e la coordinatrice del tortonese Paola Bisio.
Ma soprattutto Bersani è stato accolto tra gli applausi da tanti militanti, volti noti locali (gli ex sindaci Negri e Balossino, ma anche l’attuale primo cittadino Bardone, e i segretari provinciali di Cgil e Uil, Armosino e Gregori) e semplici curiosi interessati a conoscere meglio la proposta di Liberi e Uguali con Pietro Grasso.
Coda in strada, come non si è più abituati a vedere ad un raduno politico. E un bel campanello d’allarme per il Partito Democratico: vero che l’età media a questi incontri è piuttosto alta, ma considerato che la propensione alla partecipazione elettorale degli over sessanta è decisamente superiore di quella dei giovani (la metà dei quali diserterà le urne, dicono i sondaggi), il PD renziano ha certamente qualche problema all’orizzonte.
Bersani spazia su tutti i grandi temi della campagna elettorale, e del dibattito pubblico: lavoro, scuola, fisco ed evasione fiscale. “Un’ora alla settimana lo chiami posto di lavoro?“, esclama il leader di Mdp, e sembra quasi si stia rivolgendo a Renzi in prima persona: l’applauso parte convinto. E ancora: “Non facciamo la campagna elettorale contro nessuno, ma per dare rappresentanza ad un pezzo di paese che non ha più voce”. Tocca a Federico Fornaro ricordare che “voteremo con una pessima legge elettorale, ma confidiamo in un ottimo risultato”. I presupposti sembrano esserci, e la kermesse si conclude con un’affollata cena di autofinanziamento.
E. G.