Ciampini-Boccardo: a scuola dall’Aido per imparare a capire il valore del “dono”

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È toccato quest’anno alle classi quinte del corso biotecnologico del Ciampini-Boccardo, il consueto e tanto atteso incontro con alcune rappresentanze dell’Associazione A.I.D.O. di Novi Ligure: la Presidentessa Isabella Sommo, il Vicepresidente nominato recentemente, Maurizio Prato, la Psicologa Claudia Repetto e due persone che sono intervenute per testimoniare le loro esperienze personali di trapianto di organi.

Alcune riflessioni  di un’alunna della classe 5O, Alice Mattavelli, presente alla conferenza: “Due sole ore, poche per ascoltare e introiettare concetti tanto importanti, ma sufficienti per capire cosa sia un trapianto di organi, come si possa diventare donatori di sangue e di organi e soprattutto comprendere l’importanza legata al fatto di “donare” agli altri, con l’unico scopo di salvare una vita”.  “È vero, si tratta di un gesto che non ha bisogno di spiegazioni, altruistico, solidale, generoso,-  prosegue Alice Mattavelli –  peraltro spinto dal fatto che nostro sistema sanitario  ha enormemente bisogno di sangue, sia per le più banali cure a cui possiamo sottoporci nelle strutture ospedaliere, sia per gli ammalati che vivono legati alla necessità di continue trasfusioni, infine per l’esecuzione di trapianti (che necessitano di un supporto di trasfusionale consistente)”.

Dati alla mano: l’Associazione AIDO ha superato la soglia di 86.962 di iscritti in Piemonte, di cui 11.168 riferiti alla provincia di Alessandria. Il numero di associati al Gruppo Novese, alla data del 31 dicembre 2015, è risultato essere di ben 1744 iscritti.

Nonostante questi dati lusinghieri, bisogna continuare a dar voce alle politiche legate alla donazione sangue e organi, poiché sono sempre maggiori le richieste di aiuto.

La periodica donazione del sangue,  inoltre dovrebbe essere, per ogni cittadino sano, un “dovere di solidarietà” nei confronti di chi ha più bisogno, un gesto utile, sia per gli  altri che per noi stessi. Non dimentichiamo infatti che i controlli periodici effettuati prima della donazione ci consentono di mantenere sotto controllo precauzionale il nostro stato di salute.

La donazione di organi resta ancora tuttavia un tema spinoso, che trova spesso resistenze di carattere etico.

Tuttavia i pazienti in Italia e all’estero che sono stati salvati da un trapianto sono tornati a vivere con nuove consapevolezze.  Nell’ultima mezz’ora dell’incontro – dice Alice Mattavelli-  abbiamo ascoltato testimonianze di due persone che hanno ricevuto gli organi, di cui avevano bisogno, e sono tornati a sorridere alla vita”.

Allora non ci si può esimere dal dire grazie all’A.I.D.O. che fa informazione e promuove le pratiche di donazione,  grazie anche a tutti quelli che hanno capito quanto sia importante il “dono”.