Dopo l’uscita dal tunnel, quali le priorità per gli alessandrini?

Questa mattina mentre passavo in via Moccagatta ho visto una spazzatrice all’opera mentre puliva la strada percorrendola due volte per ogni senso di marcia, un altro piccolo segnale di ripresa?. Questo mi ha portato a fare alcune considerazioni: in questi ultimi tre anni per i molti problemi esistenti la città ha vissuto momenti difficili, in particolare per le persone che hanno perso il posto di lavoro. Ora però va detto che alcuni problemi sono stati risolti, come l’uscita dal dissesto e il probabile rientro nel patto di stabilità (del quale però non si hanno ancora conferme) con i vantaggi che questi due fatti dovrebbero comportare per la città. Sono proseguiti anche se con un po di ritardo i lavori del ponte Meier e sono stati avviati e in parte realizzati i progetti del PISU, per la riqualificazione urbana dei borghi Rovereto e Cittadella. Inoltre sono partiti e in parte già realizzati gli interventi di ripristino delle strade del Centro, il famigerato quadrilatero della vergogna (pare che questa volta i lavori siano stati eseguiti a regola d’arte).

Molto però resta ancora da fare, come ad esempio migliorare ulteriormente l’efficienza nella gestione del verde, iniziare ad asfaltare le strade a pezzi in tutta la città (un problema che quotidianamente assilla i cittadini) migliorare i trasporti pubblici, alcuni nuovi mezzi sono entrati in funzione e altri a metano dovrebbero arrivare ma il parco macchine resta ancora in gran parte datato. Occorre altresì pianificare e realizzare con priorità il recupero ambientale dei giardini pubblici, lo stato di degrado al quale si aggiungono i problemi di sicurezza per i cittadini, ha raggiunto livelli insostenibili e inaccettabili per una città che voglia definirsi civile.

A questo proposito anche a seguito di diverse sollecitazioni che sono giunte da più parti, recentemente la Pubblica Amministrazione ha annunciato una serie di interventi ed ora i cittadini si aspettano che dalle parole si passi ai fatti concreti e possibilmente in tempi rapidi.

Un altro problema che abbiamo vissuto in questi anni ha riguardato la pulizia della città, in particolare nei quartieri periferici, nei viali e nelle aree dove sono posti i cassonetti dei rifiuti e per queste ultime Amag ambiente ha riattivato un servizio specifico e i primi risultati si stanno già vedendo. Per un completo rientro nella normalità occorre però che vengano ripristinate tutte le macchine indispensabili per svolgere una buona parte del lavoro ma è altresì necessario che il servizio di spazzamento manuale di alcune zone della città, dove non è possibile operare con i mezzi, proceda migliorando l’attuale livello di efficienza.

Infine va sollecitamente presentato (se ne parla da troppo tempo) e discusso con le parti interessate (associazioni e cittadini e in seguito realizzato) il piano della mobilità urbana, finalizzato a ridurre l’inquinamento da PM10, dato che com’è risaputo Alessandria è da anni in cima alle classifiche nazionali per l’inquinamento urbano.

Alla luce di quanto sopra si può concludere che qualcosa è stato fatto ma molto resta ancora da fare, perciò non resta che attendere per verificare se ci saranno risposte positive anche sui molteplici problemi ancora esistenti, la risoluzione dei quali è considerata prioritaria dai cittadini.

Pier Carlo Lava – Alessandria