In ricordo delle oltre cinquecento vittime dei bombardamenti alleati durante la Seconda Guerra Mondiale (1940-1945), il Comune di Alessandria si è attivato con l’allestimento di una stele pittorica, olio su tela, che sarà ufficialmente presentata al pubblico il 30 aprile alle 11. Situata al primo piano di Palazzo Rosso, su uno dei muri nell’ atrio informativo alla fine dello scalone principale, la stele è opera dell’artista Massimo Orsi: “l’arte contemporanea negli ultimi tempi mi pare abbia un po’ perso in capacità di comunicazione, ecco perché ho aderito con grande piacere a questa iniziativa che vuole commemorare un pezzo di storia così importante, aiutando proprio a non dimenticare. Ho voluto dare tonalità di colore intense all’opera per caratterizzare tutte quelle persone vittime della guerra mescolandole, poi, a tonalità più cupe. Credo che il pubblico resterà sorpreso” il commento dell’artista.
Accanto all’opera pittorica, di dimensioni quattro metri per uno e ottanta, sarà collocato un supporto informativo video attraverso il quale la gente potrà scorrere quel periodo di storia alessandrino e leggere chi erano le vittime. Chi lo desidera poi, attraverso l’indirizzo mail info@cultural.it o consultando anche il sito web del Comune di Alessandria, potrà inviare foto e immagini d’epoca per poter ulteriormente arricchire la memoria storica. Luogo predisposto a ricevere tutto il materiale sarà la Biblioteca Civica di piazza Vittorio Veneto.
“Abbiamo scelto come data di presentazione il 30 aprile perché, storicamente, ad Alessandria il 30 aprile 1944 fu la data in cui perì il maggior numero di vittime dei bombardamenti, 239, e i quartieri della città più colpiti furono il Cristo, allora molto meno esteso di oggi, e la Pista che allora si chiamava Borgo Littorio” ha spiegato Renzo Penna, Presidente della Commissione Cultura “inoltre nella notte del primo maggio furono incendiati il Teatro Comunale e la sede della Borsalino. Un grande sforzo compiuto è stato quello di riuscire a dare un nome a tutte queste persone, scoprendone la professione e i luoghi in cui abitavano all’epoca”.
Scorrendo nella storia alessandrina di allora, 160 furono le vittime nel 5 aprile 1945, colpiti il centro città, via Gagliaudo e i giardini della stazione dove morirono anche 16 residenti di Genova e della Liguria, 27 bambini e 6 religiose, 46 le vittime nell’11 luglio 1944, bombardati centro città, Borsalino e stazione, e 39 le persone che perirono nel sottopasso-rifugio della Cittadella il 5 settembre 1944.
31 persone morirono il 21 agosto 1944, colpiti centro città e quartieri limitrofi, e altre otto il 5 settembre dello stesso anno, in zona piazza Gobetti-vecchio ponte Cittadella.
Altre quattro vittime il 14 aprile 1945, in zona stazione e giardini pubblici, e tre il 24 aprile dello stesso anno, bombardati furono la stazione e le zone adiacenti.
Roberto Cavallero