A Basaluzzo la partecipazione c’è davvero! [Le pagelle di GZL]

Sarti 2di Graziella Zaccone Languzzi

 
1) A Roberto Sarti, consigliere comunale di minoranza alessandrino. Questo bel voto premia l’impegno di denunciare ciò che non va anche in un settore importante quale la mancanza di sicurezza in questa città. Da notizie di cronaca nazionale e locale è chiaro che lo Stato non è più in grado di garantire la sicurezza. La politica degli ultimi anni ha depotenziato qualitativamente e quantitativamente le forze di polizia che adesso faticano a dare protezione ai cittadini e a se stesse, a questo aggiungiamo l’effetto deleterio dello svuotacarceri e la non punibilità per furti e truffe. In pratica lo Stato autorizza legalmente i reati, e al contempo mentre premia i delinquenti castiga e rovina la vita alle vittime che si permettono di difendersi, e qui anche la giustizia ci mette del suo, e sempre a vantaggio dei delinquenti. Molte sono le forze dell’ordine che vengono utilizzate per far scorta e autisti a “parassiti” politici ed istituzionali. Come dimostrano anche i dati sull’aumento dei furti e delle rapine in casa, per strada, i cittadini sono abbandonati a queste bande di delinquenti, la maggior parte provenienti dall’Est che restano, purtroppo, impuniti proprio grazie ad uno Stato debole, molle, inesistente. Puntualmente il consigliere Sarti denuncia, ed il compito di raccogliere tali denunce è del Sindaco, che dovrebbe pretendere ascolto e azioni concrete da chi è preposto: l’autorità provinciale di pubblica sicurezza che è esercitata dal Prefetto e dal Questore. A questo punto è lo Stato nazionale e territoriale responsabile della sicurezza dovuta ai cittadini: non si può più uscire di casa e non si sta più sicuri neanche di giorno, in casa come in mezzo alla gente. La sicurezza, la libertà di vivere nel miglior modo possibile nella legalità, è un diritto pari all’aria che respiriamo. Liberare la città dalla delinquenza “legalizzata” tocca alle istituzioni e alle autorità di pubblica sicurezza che non devono comportarsi come le “tre scimmie”: “non vedo, non sento e ci facciamo gli affari nostri arroccati nei nostri palazzi”.
Voto: 8

 
2) Al Comune di Basaluzzo, quindi al suo Sindaco Gianfranco Ludovici più GiuntaBasaluzzo-municipio e Consiglio. Basaluzzo con i suoi 2113 abitanti, in trasparenza, partecipazione uguale a rispetto delle leggi e dei suoi cittadini, bagna il naso a città più grandi. Ma che ha fatto questa amministrazione da meritarsi attenzione e un buon voto? Con una lettera ai suoi cittadini li invita a decidere o dare un parere di cui all’oggetto per la “soluzione progettuale per una nuova viabilità intersezione S.P. n.155 e S.P. 180”: pare sia una rotonda. Questo invito a partecipare è stato per venerdì 6 marzo nella Sala Consiglio del Comune. Chi mi ha fatto questa segnalazione è una coppia residente a Basaluzzo che lavora in Alessandria, piacevolmente stupita di questo invito e che mi ha chiesto se è giusto che i cittadini debbano dare un parere, non essendo esperti in materia di opere pubbliche per di più stradali. Ho chiesto loro cosa ne pensavano sulla utilità o meno di quell’opera. Un attimo di silenzio e poi la risposta: “farebbe molto comodo perché risolverebbe molti problemi in merito alla sicurezza”. A quel punto ho consigliato loro di partecipare, ascoltare, valutare e dare il consenso e ringraziare il Sindaco che ha attuato le regole di rispetto e democrazia partecipativa, quel rispetto che latita da troppo tempo nelle istituzioni e nello Stato che si ricorda che esiste il cittadino/sovrano solo nel momento in cui deve recarsi alle urne, e pagare le tasse. Al Sindaco di Basaluzzo dico: “ Bravo! Ottimo lavoro”!
Voto: 9

 
Fornaca3) Un bel 10 all’editore astigiano Lorenzo Fornaca. La sua casa editrice è la SE.DI.CO di Asti. Questo editore è un mecenate della cultura, della storia e del territorio del nostro Monferrato. E’ un signore coraggioso di questi tempi perché riesce a pubblicare prodotti culturali unici e di grande pregio. I libri si pubblicano per business o per passione, Lorenzo Fornaca lo fa soprattutto per passione. La storia locale, ovvero l’interesse per le vicende storiche relative ad un territorio ben delimitato, da tempo ha acquisito una sua rivalutazione creando sempre più interesse per un’editoria specializzata basata su una rigorosa valutazione delle fonti documentate. E’ storia, la storia del nostro Monferrato di cui facciamo parte e che tutti dovremmo conoscere, anche chi arrivando da lontano ha deciso di piantare le sue radici in questa magnifica parte d’Italia. In un’epoca tecnologica, in cui l’informatica ha sostituito sempre di più il libro cartaceo, i volumi che escono dalle “mani” di Fornaca (che qualcuno ha definito “architetto di magnifiche opere editoriali”) mi sento di definirli capolavori interessanti, con splendide immagini. Amo la storia del nostro Piemonte e del nostro Monferrato, possiedo i libri dell’Editore Fornaca, un piccolo patrimonio culturale che avrò il piacere di tramandare a chi ci sarà dopo di me. Lorenzo Fornaca ha ricevuto innumerevoli onorificenze per le sue opere, che hanno varcato i confini del nostro paese per raggiungere gli italiani monferrini emigrati nel lontano sud d’America. La sua ultima fatica editoriale, “Monferrato splendido patrimonio”, è stata donata al Pontefice in San Pietro, il 18 settembre 2013, da Nella Bergoglio, cugina del Santo Padre.
Voto: 10