Boido: “Sulla ‘partita’ Expo 2015 c’è grande spirito di squadra: ma servono risorse, e ‘piovono’ tagli!”

Boido“Expo 2015 è certamente un’opportunità da cogliere, e che stiamo affrontando con uno spirito di squadra davvero notevole: il che, intendiamoci, non significa ignorare le enormi criticità con cui ci dobbiamo confrontare. Ma affrontarle con un progetto che, per tutto il territorio provinciale, guardi ben oltre il prossimo anno, è l’unico modo per cominciare a superarle”. L’architetto Nino Boido lo incontrammo, giusto un anno fa, nella sua veste di imprenditore dell’edilizia, e rappresentante del Collegio Costruttori. E ci colpì la sua capacità di analisi pacata e concreta della situazione del mercato, e delle possibili vie d’uscita. All’epoca era appena stato nominato anche all’interno della giunta di Camera di Commercio, e con prudenza si definiva ‘un neofita, diciamo che sto imparando”. Poiché nelle settimane scorse a Boido è stata affidata l’importante delega legata a Expo 2015, e alla contestuale valorizzazione del Monferrato alessandrino, lo abbiamo incontrato per capire cosa si sta facendo, e si potrà fare in questi mesi, per trasformare davvero la kermesse internazionale che si terrà alla periferia di Milano da maggio a ottobre in un vòlano economico anche per casa nostra.

Architetto, in occasione della firma del Protocollo d’Intesa per la valorizzazioneExpo 1 del Monferrato e di tutto il territorio alessandrino in vista di Expo 2015 si respirava un’atmosfera di forte determinazione, anche se ci sembra difficile ignorare le difficoltà sul tappeto…
Infatti nessuno intende negarle, anzi dobbiamo prenderne atto, e da lì partire per cercare di superarle. Però davvero lo spirito di squadra è forte, e vede certamente la Camera di Commercio svolgere un importante ruolo di coordinamento, chiamiamola se preferisce cabina di regia. Sia chiaro: a me è stata assegnata la delega, ma il merito di quanto è stato fatto, in particolare, negli ultimi mesi, è di una serie di soggetti che vorrei ricordare. Penso alla Fondazione CrAl, che insieme alla Camera di Commercio sta cercando a reperire le risorse necessarie alle attività di promozione dei prossimi mesi. Ma anche ad Alexala, la nostra agenzia di promozione territoriale che ha al suo interno competenze davvero importanti e da valorizzare, a partire dalla sua direttrice, Rita Brugnone. Ma mi faccia ricordare anche altre due figure: Roberto Cava, che fa da coordinatore del tavolo delle associazioni, con un importante lavoro di sintesi fra i diversi direttori delle stesse, e Bruno Barosio, funzionario della Provincia di Alessandria che sta mettendo a disposizione del progetto una serie importante di dati, progetti, idee e competenze che ci sono a Palazzo Ghilini, e che occorre semplicemente valorizzare. E poi, naturalmente, c’è l’insostituibile ruolo di Roberto Livraghi, segretario generale della Camera di Commercio: persona tanto competente e cordiale nelle relazioni personali, quanto determinatissima sui risultati da raggiungere, e capace di stimolare tutti a dare il meglio.

 
Comune Alessandria seraLi abbiamo citati tutti architetto, tranne i comuni: loro che ruolo potranno avere?
Fondamentale, a partire naturalmente dal comune capoluogo, per arrivare ai centri capozona, che hanno capito l’importanza di un percorso unitario e coordinato, e a loro volta potranno fare da riferimento sul fronte divulgativo e organizzativo per tutti i centri piccoli e piccolissimi che rappresentano una peculiarità e una risorsa per il nostro territorio. E poi credo che non sia sfuggita ai più l’adesione al Protocollo del comune di Asti: che, considerata la storica rivalità che è sempre esistita con Alessandria, rappresenta davvero un segnale importante. Significa che tutti abbiamo ormai compreso che, per operazioni di promozione turistica ed economica di ampio respiro, occorre muoversi con progetti comuni, di area vasta, o non si va da nessuna parte.

Invece così dove si prevede di andare? Ossia, cosa farete concretamente neiExpo 2015 nuova prossimi mesi, e quali risultati vi aspettate di ottenere, sul fronte Expo 2015?
Expo sarà una manifestazione di portata mondiale, su cui peraltro circolano anche tanti dati un po’ ‘raffazzonati’: affermare, a priori che i visitatori saranno 18 o 22 milioni, e quanti saranno gli italiani o gli stranieri, è forse un po’ azzardato. In più, occorre essere realisti: gli stranieri che arrivano hanno certamente in mente alcune priorità, che si chiamano Roma, Venezia, Firenze. Magari i laghi, da molti amatissimi, e naturalmente le località marine più note.

Insomma, il rischio che la provincia di Alessandria sia solo un transito autostradale verso altre mete esiste…..
Certamente è il rischio da scongiurare, ed è per questo che, attraverso il portale www.expomonferrato.it, che sarà naturalmente multilingue, punteremo alla valorizzazione di percorsi, progetti, località e prodotti di casa nostra. Facendo fattor comune anche rispetto ad una serie di informazioni che già esistono su altri siti web, a partire da quello di Alexala. E puntando poi sul contributo di una figura come Paolo Massobrio, che di eventi e iniziative, soprattutto in ambito enogastronomico (Nutrire il Pianeta è appunto il tema portante di Expo 2015, ndr), è un esperto di riconosciuto valore.

Marengo-museum.-I3Il capoluogo di Provincia, Alessandria, con location come la Cittadella e Marengo potrà dire la sua, o siamo tagliati fuori?
L’auspicio è che sia la Cittadella (soprattutto se nel frattempo, come da previsioni, sarà inaugurato il nuovo ponte progettato dall’architetto Meier), sia il Marengo Museum possano rappresentare punti di riferimento importanti, all’interno dei quali organizzare eventi di richiamo, per un pubblico non solo italiano ma internazionale. Queste settimane comunque saranno decisive, sul piano della definizione dei progetti e dei contenuti, e tutti i soggetti che hanno sottoscritto il Protocollo d’Intesa sono al lavoro, per presentare al più presto un programma ricco e dettagliato.

Veniamo ad un nodo essenziale architetto: a quanto ammonta l’investimentoCamera di Commercio Alessandria previsto in termini di attività di promozione e marketing, e chi paga? Tra i soggetti da lei citati, per tante ragioni note verrebbe da pensare Camera di Commercio e Fondazione CrAl…gli enti locali ci sembra difficile, dati i tempi…
Purtroppo questo, delle risorse scarse, è oggi il vero principale ostacolo con cui il progetto di valorizzazione del nostro territorio deve confrontarsi. Non voglio fare quello che si lamenta a tutti i costi, ma alcuni dati vanno ricordati: Camera di Commercio subirà dal 2015 un taglio di risorse di circa il 35%, che andranno addirittura a crescere negli anni a venire. E qui forse qualcuno non ha capito bene che le Camere di Commercio, soprattutto quelle ben gestite come la nostra, hanno rappresentato e rappresentano un vòlano di sostegno a tantissime iniziative a sostegno delle imprese, che ora rischiano di sparire. Ora stiamo parlando di Expo 2015, naturalmente: ma il discorso è assai più ampio, e va dal sostegno per fiere e export, al micro finanziamento di tante piccole iniziative sul territorio, in piccoli centri, che ora verranno meno. Ripeto: se si considera che le risorse passeranno nel 2015 da base 100 a base 65, e che 50 è ciò che serve, più o meno, per il mantenimento della struttura, del personale e di tutte le attività di tipo gestionale al servizio delle imprese, il rischio e anzi purtroppo la certezza è che per tutte le attività rivolte all’esterno rimangano davvero briciole. Questo è lo scenario con cui, però, dobbiamo confrontarci, che ci piaccia o no.

Palazzo Ghilini nuova 2Ultima annotazione sul territorio architetto: giusto promuoverlo, farlo conoscere, organizzare iniziative. Ma come ignorare la situazione creatasi anche (ma non solo) per le recenti emergenze ambientali? Già si teme che tra poche settimane manchino persino le risorse per la manutenzione delle strade, e per far fronte a frane o nevicate….
Lo so, questi sono tutti elementi che naturalmente esulano dal progetto Expo 2015, ma che potrebbero condizionarlo fortemente. L’auspicio è, naturalmente, che nei prossimi mesi la situazione possa migliorare, ossia che si individuino le risorse necessarie a rendere casa nostra, a partire dalle strade e dai corsi d’acqua, sicura e vivibile. E’ un discorso che naturalmente interessa anche il mio comparto professionale, l’edilizia, che attraversa una fase tragica: per cui si figuri se non avverto la questione come prioritaria…

Ettore Grassano