di Graziella Zaccone Languzzi
1) Nuovo ospedale, ponte Bormida, riqualificazione scalo merci e la “lista della spesa” del sindaco di Alessandria Giorgio Abonante si sta allungando vertiginosamente. Mi spiego meglio: su ogni argomento il sindaco vuole opere aggiuntive di contorno, e così finirà che non si farà nulla. Mia nonna materna Petronilla mi ha insegnato che l’erba voglio non cresce neanche nel giardino del re, giacchè non è possibile ottenere tutto ciò che vogliamo, soprattutto quando lo pretendiamo senza il minimo sforzo o con la consapevolezza che tutto ci è dovuto. Lo si legge tra le righe di questo articolo: “Nuovo ospedale, Abonante: La Regione valuti anche le aree di futuro sviluppo della città”. In sintesi: Abonante parla di una grande opportunità ma occorre ragionare in termini sistemici e urbanistici, visto che nei prossimi dieci anni si deciderà il futuro anche di lungo periodo di Alessandria e della provincia, e sul progetto di riqualificazione dello scalo merci dichiara: “… solo se lo si legge in parallelo alla disponibilità della Regione nel rivedere la scelta dell’area del nuovo ospedale e alla necessità del secondo ponte sul Bormida …”. Per il sindaco Abonante la Regione Piemonte dovrebbe valutare bene tutte le opzioni privilegiando invece dell’area Galimberti/Borsalino, la parte est di Alessandria dove il nuovo ospedale dovrebbe essere sulla direttrice che da est di Alessandria passa da sud per poi andare a ovest, un possibile asse di sviluppo che toccherebbe anche lo scalo merci e il secondo ponte sul Bormida. Con ‘sta bussola mi sono persa sul ghirigoro tra nord, est, sud e ovest. Ma se ho capito bene per il sindaco di Alessandria la Regione dovrebbe evitare di spendere risorse per dotare la città di opere strutturali che forse si fermerebbero al nuovo ponte o al rilancio dello scalo merci, mentre serve un accordo di grande responsabilità e lucidità tra forze politiche. Così si leggerebbe nell’articolo. Insomma, a me pare che nei vari vari collegamenti dettati dalla bussola tra est, sud, ovest, nord qui qualcuno stia cercando di buttare la palla in tribuna, per evitare di realizzare anche ciò che è realizzabile, ma dall’altra parte politica. Significa che Alessandria alla fine rimarrà a mani vuote con le pive nel sacco? Chi troppo vuole nulla stringe, sindaco Abonante. Anche questo lo diceva nonna Petronilla.
Voto: 2
2) Gira e rigira a portare vantaggi ad Alessandria e provincia è sempre e solo l’on. Riccardo Molinari, grazie ad un lavoro cominciato con metodo a Roma nel 2018, e di cui ora si vedono i primi concreti risultati. E pazienza se ci sono politici da facebook, già dimissionati dagli alessandrini alle urne, che rosicano, o tentano di appendere il cappello a casa d’altri. La maggioranza piddino grillina che guida Palazzo Rosso dallo scorso giugno (pare in pessime acque, partecipate incluse: ma informazioni ne circolano poche sui media, come mai?) farebbe bene ad approfittare della presenza di un politico alessandrino ascoltato e autorevole a livello nazionale, e a dialogarci senza preclusioni, e senza arroganza. In caso contrario, povera Alessandria tra quattro anni: non oso neanche pensarci. Anche di recente l’on. Molinari ha mostrato di saper andare oltre alla sua appartenenza partitica, per il bene della nostra città: “L’On. Molinari (Lega) chiede al Premier Meloni “maggiori risorse per i comuni capoluogo di provincia che hanno intrapreso un percorso di risanamento finanziario”. Non ci sono elezioni imminenti, almeno da noi, quindi non offro vantaggi o svantaggi a nessuno, e posso tracciare un promemoria sui provvedimenti dell’On. Molinari nel 2018/2022, con tre governi e tre anni di pandemia in mezzo. Zone Logistiche Semplificate (decreto Genova 2018) nuovi insediamenti ad Alessandria – Decreto Salva Alessandria 2019: 20 milioni al Comune di Alessandria, 10 nel 2020 e 10 nel 2021 – Stop al Deposito Unico Scorie Nucleari in tutto l’Alessandrino, e in tutto il Piemonte, quando altri già spingevano per Bosco Marengo – Legge di tutela delle Centrali del Latte – Eliminazione vincolo patto di stabilità per i comuni: fondamentale per poter fare investimenti – Automotive: Mozione per stoppare transizione totale verso l’elettrico entro il 2035, come da voto del Pd in Unione Europea. Purtroppo il Parlamento Europeo, con l’appoggio di Pd e 5 Stelle, è andato in senso contrario, ma ancora speriamo in un ravvedimento strada facendo. Sanità: grazie alla Lega avviato percorso per realizzare nuovo ospedale di Alessandria – No a chiusura Ilva, caldeggiata da Pd e 5 Stelle – Valorizzazione Monferrato come patrimonio Unesco – Più risorse ai comuni per sicurezza e videosorveglianza – 10 milioni per nuovo Teatro ad Alessandria – Upo: via libera a Medicina e Campus universitario – Secondo ponte Bormida 13 milioni finanziato – Messa in sicurezza Rio Lovassina 15 milioni finanziato – Primo firmatario della mozione presentata dalla Lega che impegna il governo a scongiurare l’entrata in vigore dell’assurda direttiva UE sulle case green nell’ambito della Fit for 55. Ne ho dimenticata qualcuna? Forse sì. Dei giorni scorsi anche quest’altro intervento a vantaggio della provincia: “Idrogeno, Molinari (Lega): bene intervento Mit su stazioni rifornimento in Piemonte: comprese Tortona, Belforte e Arquata Scrivia”. Troppo spesso negli ultimi decenni l’Alessandrino ha mandato a Roma semplici comprimari. Per una volta che abbiamo la fortuna di poter contare su una figura in grado di incidere davvero, cerchiamo di meritarcelo. E approfittiamone.
Voto: 10
3) Rinasce lo scalo merci di Alessandria il secondo in Italia dopo Bologna, in abbandono da decenni: “Lega Alessandria: Il progetto di rilancio dello scalo merci di Alessandria si rimette in moto: è il frutto di sei anni di lavoro della Lega qui e a Roma”. Si legge: “Dalle parole ai fatti. Dopo decenni di chiacchiere inconcludenti sulla logistica nella nostra provincia da parte del centro sinistra, con la firma del Protocollo da parte del Ministro Salvini nasce finalmente il progetto del nuovo terminal di Alessandria Smistamento”. Si legge che gli investimenti saranno importanti, un punto di riferimento per le merci in arrivo dai porti liguri di Genova e Savona, e saranno un importante volàno occupazionale per Alessandria e per tutta la nostra provincia. A corollario della notizia non è mancata la solita manfrina partitica nel volersi prendere una porzione di maternità/paternità di tale importante risultato. Questa notizia mi spinge ad una considerazione: Matteo Salvini, oggi Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, nei giorni scorsi è venuto personalmente in Alessandria a presentare questo importante progetto, ma se qualcuno non ci ha fatto mai caso, Salvini nei suoi panni di Segretario Federale della Lega ad Alessandria e provincia in tanti anni non ha mai fatto mancare la sua presenza, al contrario di tante altre figure che vediamo comparire solo per la campagna elettorale. E’ certamente anche merito del fatto che Alessandria è la città del capogruppo della Lega alla Camera Riccardo Molinari, ma è un fatto che per gli altri leader nazionali, a sinistra come a destra, questa provincia è una presenza marginale sulla cartina geografica, in cui passare ogni tanto. Sarò anche di parte, ma per la Lega in questi anni non è stato così: e che a Roma sappiano che esistiamo male non fa!
Voto: 10