Lega Alessandria: “Il progetto di rilancio dello scalo merci di Alessandria si rimette in moto: è il frutto di sei anni di lavoro della Lega qui e a Roma”

“Dalle parole ai fatti. Dopo decenni di chiacchiere inconcludenti sulla logistica nella nostra provincia da parte del centro sinistra, con la firma del Protocollo da parte del Ministro Salvini nasce finalmente il progetto del nuovo terminal di Alessandria Smistamento”. Così la Lega di Alessandria festeggia la sottoscrizione del Protocollo sul rilancio dello scalo merci cittadino, il secondo in Italia per dimensioni e potenzialità dopo Bologna, che ora potrà essere al centro di investimenti importanti, e diventare punto di riferimento per le merci in arrivo dai porti liguri di Genova e Savona, e importante vòlano occupazionale per Alessandria e tutta la nostra provincia.

“Gli alessandrini non dimenticano la sequenza degli eventi. Sulla logistica il centro sinistra aveva praticamente gettato la spugna, arrivando a proporre la liquidazione della Fondazione Slala. Il nuovo inizio, con la progettualità innovativa di cui oggi si vedono i frutti concreti, risale al 2017, quando la giunta guidata dal sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco riportò il tema dello scalo merci di Alessandria al centro dell’agenda politica non cittadina, ma del nord Italia, proponendolo come retroporto dei porti liguri di Genova e Savona. Grazie all’impegno dell’on. Riccardo Molinari nel 2108 il Decreto Genova ha dato il via libera alle zone logistiche semplificate in gran parte della nostra provincia, e a seguire è partito il percorso progettuale che sfocia oggi nella firma del Protocollo da parte del Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini”.

“Sta ora al sindaco Abonante e alla sua maggioranza – sottolinea la nota del Carroccio – proseguire con impegno sulla strada tracciata dalla Lega, e lavorare efficacemente affinché il nuovo terminal di Alessandria Smistamento diventi operativo quanto prima operativo, e consenta alla nostra città di sfruttare pienamente il proprio potenziale logistico, baricentrico rispetto non solo al basso Piemonte, ma a buona parte del nord ovest. Se i porti liguri hanno scelto come proprio retroporto Alessandria, e non Piacenza o altre città che pure ambivano a questo ruolo non è un caso, ma il frutto di un impegno costante della Lega, tra casa nostra e Roma. Ora cerchiamo di non fermarci!”